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Vetrina

Il teatro dell'Artico della seconda guerra mondiale, parte del più vasto teatro scandinavo del secondo conflitto mondiale, vide contrapporsi da una parte le forze della Germania e della Finlandia (quest'ultima fino all'armistizio del 19 settembre 1944), e dall'altra le forze degli Alleati, e in particolar modo quelle di Regno Unito, Unione Sovietica, Norvegia e Stati Uniti d'America; le operazioni militari svoltesi al di sopra del circolo polare artico compresero attività terrestri, navali ed aeree.
Le operazioni terrestri videro, nell'aprile del 1940, le forze tedesche impossessarsi con un'operazione anfibia dell'importante porto norvegese di Narvik, affrontando poi con successo il contrattacco di un corpo di spedizione anglo-francese. Successivamente, a seguito dell'avvio dell'operazione Barbarossa nel giugno del 1941, truppe tedesche e finlandesi aprirono un fronte di guerra nel nord della Lapponia, puntando alla conquista dello strategico porto sovietico di Murmansk; dopo l'abbandono dell'alleanza con i tedeschi nel settembre del 1944, i finlandesi cooperarono coi sovietici per cacciare i reparti della Wehrmacht dalla Lapponia e dal nord della Norvegia. Contemporaneamente, unità speciali britanniche, appartenenti al corpo dei British Commandos, condussero una serie di incursioni contro le installazioni tedesche in Norvegia, mentre scontri minori e azioni su piccola scala finirono per interessare anche territori remoti come le isole Svalbard o la costa orientale della Groenlandia.
A dispetto del clima ostile, le acque dell'artico videro un'intensa attività aeronavale durante quasi tutto l'arco del conflitto: in particolare, la Kriegsmarine da un lato e la Royal Navy e le marine militari alleate (soprattutto la Flotta del Nord sovietica, la United States Navy e la Royal Canadian Navy) dall'altro, supportate dalle rispettive forze aeree, ingaggiarono una serrata lotta lungo la rotta tra l'Islanda e Murmansk, utilizzata dagli Alleati per far giungere in URSS massicci quantitativi di armi e materiale bellico ceduti ai sovietici nell'ambito degli accordi Lend-Lease; ripetute furono anche le incursioni dei gruppi navali e delle forze aeree anglo-statunitensi contro le basi navali tedesche nel nord della Norvegia, volte alla caccia e alla distruzione delle principali unità da battaglia della Kriegsmarine.

Voci di qualità

Ḫattuša (Hattusha) fu la capitale dell'impero ittita, oltre che un centro religioso di primo ordine e un importante centro culturale. Oggi è un sito archeologico in Turchia, nei pressi dell'attuale villaggio di Boğazkale, nella provincia di Çorum, all'interno di un'ansa del fiume Kızılırmak (Marashantiya nelle fonti ittite e Halys in quelle greche) nell'Anatolia centrale, a circa 145 km a nord-est di Ankara, a una quota media di 1 100 metri sul livello del mare. Il sito è stato inserito tra i Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO nel 1986.
La parte più estesa del sito è costituita dalla Città Bassa che si estende a sud per circa 1 km², ed è cinta da mura con porte decorate con rilievi raffiguranti guerrieri, leoni e sfingi. All'esterno delle mura si trova la necropoli, contenente vari sepolcri. Le stime attuali indicano una popolazione tra i 20 000 e i 40 000 abitanti nel periodo d'oro. Le case comuni erano costruite in legno e mattoni di fango, e per questo motivo non restano altre testimonianze che le mura in pietra dei templi e dei palazzi.
Con più di 30 000 tavolette cuneiformi riportate alla luce ininterrottamente dall'inizio degli scavi, Ḫattuša rappresenta il sito dal quale provengono la maggior parte delle nostre conoscenze sulla civiltà ittita oltre che notevoli testimonianze, grazie all'importanza del regno, sulla situazione di tutto il Medio Oriente. Una tavoletta riporta i dettagli del trattato di pace fra Ittiti ed Egizi, ai tempi del faraone Ramesse II, dopo la battaglia di Qadeš attorno al 1283 a.C. Una copia è esposta presso le Nazioni Unite a New York quale esempio di uno dei primi trattati di pace internazionali.
La città venne distrutta intorno al 1200 a.C., alla caduta dell'impero ittita, durante quel periodo storico definito come il collasso dell'età del bronzo. Anche dopo la caduta del regno ittita il sito fu regolarmente occupato nel corso dei secoli successivi, fino all'attuale villaggio turco, senza però mai più avvicinarsi allo splendore della antica città.

Lo sapevi che...

L'elefante di Cremona (Asia, prima del 1228 - Parma, gennaio 1248) fu un esemplare di elefante donato nel 1228 a Federico II di Svevia da parte del sultano ayyubide al-Malik al-Kamil. Usato principalmente per le manifestazioni trionfali del sovrano, l'elefante è citato da numerosi cronachisti e testimoni dell'epoca ed è noto per aver trainato il Carroccio dopo la grande vittoria delle armate di Federico II nella battaglia di Cortenuova del 1237. Rimasto a lungo nell'immaginario popolare collettivo, l'animale venne ucciso durante alcuni scontri occorsi nelle settimane immediatamente precedenti alla Battaglia di Parma.
Nati...
...e morti
In questo giorno accadde...
- 1413 – Enrico V diventa re d'Inghilterra.
- 1556 – A Oxford l'arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer viene messo al rogo.
- 1935 – La Persia viene rinominata Iran.
- 1980 – Il presidente Jimmy Carter annuncia il boicottaggio degli Stati Uniti ai Giochi Olimpici di Mosca in segno di protesta contro l'invasione sovietica in Afghanistan.
- 1990 – La Namibia ottiene l'indipendenza dal Sudafrica dopo settantacinque anni.
Ricorre oggi: è il primo giorno di primavera. È inoltre la giornata mondiale della poesia, patrocinata dall'UNESCO, e la giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale, istituita dall'ONU. La Chiesa anglicana celebra la memoria di san Thomas Cranmer e la Chiesa cattolica celebra la memoria dei santi Benedetta Cambiagio Frassinello e Nicola di Flüe. Nel paganesimo si celebrano le feste di Ostara e Anna Perenna.

Nelle altre lingue
Di seguito sono elencate le 10 versioni maggiori di Wikipedia (per numero di voci, non necessariamente per qualità o dimensioni totali) e una selezione casuale di altre edizioni con un numero minore di voci:
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“Primavera non bussa, lei entra sicura, / come il fumo lei penetra in ogni fessura, / ha le labbra di carne, i capelli di grano, / che paura, che voglia che ti prenda per mano. / Che paura, che voglia che ti porti lontano.„
Fabrizio De André
Dolciumi in un punto vendita Jamin, ad Apeldoorn, nei Paesi Bassi. Il 21 marzo si celebra la giornata internazionale del colore, il cui effetto nello stabilire aspettative di gusto è all'origene della varietà nel colore delle caramelle.
Il tesoro del presidente del Paraguay
Emilio Salgari, Torino, 1898.
Capoluogo dell'omonima provincia in Veneto, è il quarto comune della regione per popolazione, ed il quinto più densamente popolato. La città è meta di turismo culturale per il suo patrimonio artistico ed è stata dichiarata Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO per i numerosi contributi architettonici di Andrea Palladio.