“Mi fai sentire come una vergine accarezzata per la prima volta / mi fai sentire come una vergine quando il tuo cuore batte accanto al mio” e la possiamo vedere ancora, Madonna, MTV VMA del 1984, scendere vestita di bianco dalla torta e poi raggiungere il palco e rotolarsi a terra, mostrando pizzi e reggicalze, rigorosamente tutta in bianco, nell’atto di sconvolgere, con la sua immagine sessualizzatissima nell’apparentemente puro total white, tutti i conservatori alla tv. Like a Virgin, che venderà in tutto 6.000.000 di copie in tutto il mondo, è però solo la title track di un album che consacra il momento d’oro e l’ascesa assoluta della più importante pop star donna del Novecento. Se è vero che per ogni artista esiste un momento perfetto e cristallizzabile destinato a proiettarsi di diritto nella storia dell’arte, questo Like a Virgin, del 1984, è quello di Madonna. Nel disco, prodotto da Nile Rodgers con Madonna stessa (che già ambiva al ruolo di produttrice unica), in seguito al grande successo ottenuto da Rodgers con Let’s dance di David Bowie, include tra gli altri anche Material girl che apre l’album e si porta poi dietro un video da annali omaggio a Marylin Monroe, e poi Angel e Dress You Up. Hook, musica da dancefloor, electropop e synth raffinatissimi: qui non manca proprio nulla, ancora adesso e per sempre, giusto per ribadirlo, se 23.000.000 copie vendute non bastassero a ricordarcelo.