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La storia dell'Alfa Romeo, casa automobilisticaitaliana nota per la produzione di autovetture di carattere sportivo, iniziò il 24 giugno 1910 con la fondazione a Milano dell'ALFA (acronimo di "Anonima Lombarda Fabbrica Automobili"). Nel 1918 l'azienda cambiò nome in "Alfa Romeo" in seguito all'acquisizione del controllo della società da parte di Nicola Romeo.
Nel 1933 la proprietà dell'Alfa Romeo passò, attraverso l'IRI, allo Stato italiano a causa del forte indebitamento che la società aveva contratto con le banche a partire dal decennio precedente. L'Alfa Romeo continuò a produrre vetture in modo semi artigianale fino all'inizio degli anni cinquanta, quando si trasformò in un'industria automobilistica vera e propria grazie all'introduzione della catena di montaggio nei reparti produttivi. A partire da questo decennio l'Alfa Romeo conobbe una fase di crescente di successo che raggiunse il suo culmine negli anni sessanta. Negli anni settanta ci fu invece un'inversione di tendenza che causò una profonda crisi. I conti in rosso portarono poi lo Stato italiano, nel 1986, a vendere la casa automobilistica al gruppo Fiat. Il rilancio dell'Alfa Romeo avvenne infine nella seconda parte degli anni novanta.
Discendente del clan Comyn, ne ereditò il comando grazie alla rinuncia del fratello maggiore William, che preferì sposare un'altra ereditiera. Fu uno dei più importanti uomini politici della Scozia della seconda metà del XIII secolo, soprattutto durante i regni di Alessandro III e Margherita; per quest'ultima funse da reggente assieme agli altri Guardiani di Scozia. Dopo la morte dei due sovrani senza eredi, in virtù della sua discendenza da re Donald III tentò di reclamare il trono per sé durante la contesa dinastica nota come Grande causa, ma senza successo.
Dopo la sconfitta di suo cognato Giovanni di Scozia nella prima guerra d'indipendenza scozzese venne portato in Inghilterra come prigioniero, rimanendovi per circa un anno; morì poco dopo essere tornato in Scozia. Il suo unico erede, John Comyn III, fu il principale oppositore di Robert Bruce, e il suo assassinio nel 1306 scatenò la fase più sanguinosa della prima guerra d'indipendenza scozzese, così come la definitiva caduta del clan Comyn.
Martin Guerre (1525 - ante 1594) fu un contadinofrancese vissuto nel XVI secolo, protagonista di un famoso caso di furto d'identità.
Originario del Labourd, la sua famiglia si trasferì quando lui era piccolo ad Artigat, in Linguadoca; dopo esservisi sistemati, qui sposò Bertrande de Rols e da lei ebbe un figlio. Successivamente, Martin abbandonò la famiglia per diversi anni andando in Spagna. Durante la sua assenza un uomo finse di essere lui e tornò nel paese, vivendo per tre anni con sua moglie. Tuttavia, sospettato e accusato di essere un impostore, venne portato a processo dove fu scoperto essere in realtà Arnaud du Tilh; al tempo stesso ritornò il vero Martin Guerre, che riprese il proprio posto di capofamiglia.
Il caso suscitò clamore e interesse nella Francia dell'epoca e, dalle vicende, furono tratte diverse opere letterarie. Nel 1983 è stato realizzato un film intitolato Il ritorno di Martin Guerre.
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