Dicumilperossido

composto chimico

Il dicumilperossido, noto anche come agente di vulcanizzazione DCP, è un perossido organico di tipo F utilizzato come promotore della polimerizzazione.[1]

Dicumil perossido
Nome IUPAC
1,1'-(dioxydipropane-2,2-diyl)dibenzene
Nomi alternativi
Bis(1-metil-1-feniletil) perossido, Bis(alfa,alfa-dimetilbenzil)perossido, Diisopropilbenzene perossido
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC18H22O2
Peso formula (u)270 g/mol
Aspettopolvere
Numero CAS80-43-3
Numero EINECS201-279-3
PubChem6641
SMILES
CC(C)(C1=CC=CC=C1)OOC(C)(C)C2=CC=CC=C2
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/l, in c.s.)1,107 g/mL a 20 °C
Solubilità in acqua0,43 mg/L a 20 °C
Coefficiente di ripartizione 1-ottanolo/acqua5,6 a 25 °C
Temperatura di fusione39 - 40,6 °C
Temperatura di ebollizione130°C a 760 mmHg
Tensione di vapore (Pa) a {{{tensione_di_vapore_temperatura}}} K<0.1 mbar (60 – 80°C), 1,53 mbar (120°C),
Proprietà tossicologiche
DL50 (mg/kg)4100 mg/kg (orale - ratti)
Indicazioni di sicurezza
Punto di fiamma71 °C
Simboli di rischio chimico
comburente irritante tossico a lungo termine corrosivo
Frasi HH242, H315, H319, H360D, H411
Consigli PP203, P210, P234, P235, P240, P260, P264, P264+P265, P273, P280, P301+P330+P331, P302+P352, P302+P361+P354, P304+P340, P305+P351+P338, P305+P354+P338, P316, P318, P321, P332+P317, P337+P317, P362+P364, P363, P370+P378, P391, P403, P405, P410, P411, P420, P501

Caratteristiche strutturali e fisiche

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Il composto risulta stabile a temperatura ambiente presentandosi come un solido di colore bianco o giallo chiaro dall'odore caratteristico[2] che si decompone rapidamente se riscaldato e sottoposto alla luce.[3]

Particelle finemente disperse formano miscele esplosive in aria, se ne consiglia la conservazione separato da sostanze combustibili, agenti riducenti, forti ossidanti, acidi forti, basi e metalli pesanti, in ambiente a temperatura controllata, al buio, in contenitori ben chiusi e sotto gas inerte.[4]

Il composto presenta:[3]

Sintesi del composto

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Il composto viene sintetizzato attraverso la reazione dell'idroperossido di cumene con il 2-fenil-2-proponalo in presenza di un catalizzatore minerale acido con una resa quantitativa quasi simile.[5]

Un altro metodo di sintesi è attraverso l'auto-ossidazione del cumene.[6]

Tossicologia

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Se inalato sottoforma di polvere aerosol può provocare tosse e mal di gola, inoltre la sostanza risulta irritante per gli occhi, la cute e il tratto respiratorio.[4] Il composto è considerato un potenziale interferente endocrino.[7]

In forma liquida può essere assorbito attraverso la pelle.[8] Le fiamme possono produrre gas irritanti, corrosivi e/o tossici.[3]

È stato riportato un caso di asma professionale e un 33,3% di casi di malattie delle prime vie respiratorie legate a questa sostanza.[6] Il composto può inoltre portare all'insorgenza della metaemoglobinemia.[9]

Tra le patologie correlate all'esposizione al composto troviamo anche l'iperplasia e neoplasie della pelle.[10]

Applicazioni

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Viene utilizzato come:[11][12]

  • promotore nella (co)polimerizzazione dello stirene
  • sinergico per ritardante di fiamma alogenato in EPS
  • agente reticolante per polimeri ed elastomeri (gomme naturali e sintetiche, poliolefine termoplastiche) utilizzati nella produzione di tubi flessibili, fili, pneumatici e guarnizioni in gomma per il settore delle costruzioni
  • agente indurente nella gomma sintetica
  • curing agent

Impatto ambientale

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Il composto è tossico per gli organismi acquatici e può verificarsi bioaccumulo nei pesci.[4] Il composto è considerato non biodegradabile.[13]

L'emivita in sistemi d'acqua dolce è pari a 142 giorni. L'emivita più breve riscontrata a temperature rilevanti dal punto di vista ambientali è pari a 77 giorni n condizioni di pH 7 e ad una temperatura di 10°C. Non è però stato possibile rilevare prodotti di degradazione. La mineralizzazione raggiunge un massimo del 12,9% dopo 90 giorni (50 µg/L). Il coefficiente di assorbimento a livello del suolo risulta pari a 9550.[1]

  1. ^ a b Registration Dossier - ECHA, su echa.europa.eu. URL consultato il 25 aprile 2024.
  2. ^ Faye V. Andrews, Stephanie M. Kim e Lariah Edwards, Identifying adipogenic chemicals: Disparate effects in 3T3-L1, OP9 and primary mesenchymal multipotent cell models, in Toxicology in Vitro, vol. 67, 2020-09, pp. 104904, DOI:10.1016/j.tiv.2020.104904. URL consultato il 25 aprile 2024.
  3. ^ a b c (EN) PubChem, Dicumyl peroxide, su pubchem.ncbi.nlm.nih.gov. URL consultato il 25 aprile 2024.
  4. ^ a b c ICSC 1346 - DICUMIL PEROSSIDO, su webapps.ilo.org. URL consultato il 25 aprile 2024.
  5. ^ Herbert Klenk, Peter H. Götz e Rainer Siegmeier, Peroxy Compounds, Organic, in Ullmann's Encyclopedia of Industrial Chemistry, 15 giugno 2000, DOI:10.1002/14356007.a19_199. URL consultato il 25 aprile 2024.
  6. ^ a b (EN) PubChem, Hazardous Substances Data Bank (HSDB) : 320, su pubchem.ncbi.nlm.nih.gov. URL consultato il 25 aprile 2024.
  7. ^ (EN) Andres, Sandrine e Dulio, Valeria1, S109 | PARCEDC | List of 7074 potential endocrine disrupting compounds (EDCs) by PARC T4.2, su Mohammed Taha, Hiba (a cura di), zenodo.org. URL consultato il 25 aprile 2024.
  8. ^ Thomas A Rejent, Methodology for Analytical Toxicology. I. Sunshine, Ed. CRC Press, Inc., Cleveland, Ohio 44128, 1975, 478 pp. $28.50, in Clinical Chemistry, vol. 21, n. 10, 1º settembre 1975, pp. 1553–1554, DOI:10.1093/clinchem/21.10.1553c. URL consultato il 25 aprile 2024.
  9. ^ Dicumyl peroxide - Hazardous Agents | Haz-Map, su haz-map.com. URL consultato il 25 aprile 2024.
  10. ^ dicumyl peroxide | CTD, su ctdbase.org. URL consultato il 25 aprile 2024.
  11. ^ DCP, su MPI Chemie. URL consultato il 25 aprile 2024.
  12. ^ GC DICUMIL PEROSSIDO Perossidi, su Greenchemicals. URL consultato il 25 aprile 2024.
  13. ^ Merck Life Science S.r.l., Perossido di dicumile - Scheda di sicurezza. URL consultato il 25 aprile 2024.

Bibliografia

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  • The Chemical and Products Database, a resource for exposure-relevant data on chemicals in consumer products, Scientific Data, volume 5, Article number: 180125 (2018), DOI:10.1038/sdata.2018.125
  • Hazardous Substances Data Bank (HSDB)
  • Larranaga, M.D., Lewis, R.J. Sr., Lewis, R.A.; Hawley's Condensed Chemical Dictionary 16th Edition. John Wiley & Sons, Inc. Hoboken, NJ 2016., p. 459
  • You, P., Zhang, P., Chen, P. et al. Strong, self-healing and flame-retardant elastomer composite based on epoxidized natural rubber, polylactic acid, chitosan and guanidine phosphate. J Polym Res 31, 65 (2024). https://doi.org/10.1007/s10965-024-03886-9
  • Feng, H., Deng, W., Xiao, C. et al. Synergetic enhancement of the electrical-thermal-mechanical properties of EPDM composites modified by Kaolin and BNNSs. J Polym Res 31, 23 (2024). https://doi.org/10.1007/s10965-024-03872-1
  • Sharma, A., Kumar, P. & Mahapatra, S.P. Morphology and mechanical and rheological studies of zinc oxide/silicone rubber nanocomposites. J Rubber Res (2023). https://doi.org/10.1007/s42464-023-00227-1

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