Michael Bennett (coreografo)

coreografo e ballerino statunitense

Michael Bennett (Buffalo, 8 aprile 1943[1]Tucson, 2 luglio 1987[1]) è stato un regista, coreografo, ballerino e drammaturgo statunitense.

Biografia

modifica

Bennett debuttò a teatro come ballerino di fila in West Side Story (Oakdale, 1960), Subway Are For Sleeping (Broadway, 1961), Here's Love (Broadway, 1963) e Bajour (Broadway, 1964). Iniziò a lavorare come assistente coreografo o alla regia con il musical Coco, con Katharine Hepburn; il musical debuttò a Broadway nel 1969 e rimase in scena per più di trecento repliche. Negli anni settanta collaborò con il regista Harold Prince e il compositore Stephen Sondheim nei musical Company (1970) e Follies (1971; Tony Award alla miglior regia di un musical, il Tony Award alla miglior coreografia).

Nel 1975 ottenne il suo più grande successo con A Chorus Line, un musical che ideò, diresse e coreografò. A Chorus Line debuttò a Broadway nell'aprile 1975 dopo una lunga gestazione e fu il frutto di una collaborazione tra Bennett, il compositore Marvin Hamlisch, il paroliere Edward Kleban, il librettista James Kirkwood Jr. e lo scrittore e ballerino Nicholas Dante. Il musical ebbe un successo senza precedenti, rimase in scena per 15 anni e valse a Bennett il Tony Award alla miglior regia di un musical, il Tony Award alla miglior coreografia, il Drama Desk Award al miglior regista e coreografo ed il Premio Pulitzer per la drammaturgia.[2]

Curò la regia e la coreografia di altri musical, tra cui Promises, Promises (1968; segnò la prima collaborazione con la sua musa Donna McKechnie), Coco (1969), Seesaw (1973), Ballroom (1978), Dreamgrils (1981) e Chess (1986).[1]

Nel corso della sua carriera, Michael Bennett vinse 7 Tony Awards (su 17 candidature), 5 Drama Desk Awards (su 8 candidature), 1 Outer Critics Circle Award e 1 Premio Pulitzer.[3]

Vita privata

modifica

Michael Bennett era bisessuale e nel corso della sua vita ebbe relazioni con il ballerino Larry Fuller, con Sabine Cassel (ai tempi moglie dell'attore Jean-Pierre Cassel) e con il produttore David Geffen.[4] Tuttavia, la sua relazione più significativa fu con la ballerina Donna McKechnie, che frequentò dalla fine degli anni sessanta e sposò nel 1976; i due si separarono dopo pochi mesi e divorziarono nel 1979. Da allora la McKechnie interruppe ogni rapporto con il coreografo, al punto da apprendere della morte di Bennett dai giornali.[5]

Michael Bennett morì per complicazioni dovute all'AIDS nel 1987[1].

Teatrografia

modifica

Coreografo

modifica
  • A Joyful Noise, libretto di Dore Schary ed Edward Padula, colonna sonora di Oscar Brand e Paul Nassaun, regia di Edward Padula. Mark Hellinger Theatre di Broadway (1966)
  • Henry, Sweet Henry, libretto di Nunnally Johnson, colonna sonora di Bob Merril, regia di George Roy Hill. Palace Theatre di Broadway (1967)
  • How Now, Dow Jones, libretto di Max Shulman, parole di Carolyn Leigh, musiche di Elmer Bernstein, co-coreografie di, Gillian Lynne. Lunt-Fontanne Theatre di Broadway (1967)
  • Promises, Promises, libretto di Neil Simon, musiche di Burt Bacharach, regia di Robert Moore. Broadway (1968), Londra (1969), tour statunitense (1970)
  • Coco, André Previn e libretto di Alan Jay Lerner, regia di Michael Benthall. Mark Hellinger Theatre di Broadway (1969)
  • Company, libretto di George Furth, colonna sonora di Stephen Sondheim, regia di Harold Prince. Broadway (1970), Londra (1971) e tour statunitense (1972)

Regista e coreografo

modifica
  1. ^ a b c d (EN) Michael Bennett Biography (1943-), su Film Reference, Advameg. URL consultato il 9 maggio 2016.
  2. ^ (EN) Scheda su Promises, Promises, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
  3. ^ (EN) Michael Bennett, su Playbill. URL consultato il 9 maggio 2016.
  4. ^ (EN) Alex Witchel, THEATER;A Long and Twisting Road Back to Broadway, in The New York Times, 24 marzo 1996. URL consultato il 9 maggio 2016.
  5. ^ (EN) Donna McKechnie, Time Steps: My Musical Comedy Life, New York, Simon & Schuster, 2006, p. 48, ISBN 9780743255202.

Bibliografia

modifica
  • (EN) Vincent J. Lamano, Michael Bennett, in George Carpetto e Diane M. Evanac (a cura di), Italian Americans of the Twentieth Century, Tampa, Loggia Press, 1999, pp. 38-39.
  • (EN) Lisa Jo Sagolla, Michael Bennett, in S.J. LaGumina (a cura di), The Italian American Experience: An Encyclopedia, New York, Garland, 2000, pp. 59-60.

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN139135736 · ISNI (EN0000 0001 2059 6655 · SBN TSAV014020 · LCCN (ENn85185137 · GND (DE118919938 · BNF (FRcb16555260h (data) · J9U (ENHE987007408410805171
pFad - Phonifier reborn

Pfad - The Proxy pFad of © 2024 Garber Painting. All rights reserved.

Note: This service is not intended for secure transactions such as banking, social media, email, or purchasing. Use at your own risk. We assume no liability whatsoever for broken pages.


Alternative Proxies:

Alternative Proxy

pFad Proxy

pFad v3 Proxy

pFad v4 Proxy