Premio Scanno

riconoscimento multidisciplinare organizzato e gestito dalla Fondazione Tanturri

Il Premio Scanno è un riconoscimento multidisciplinare organizzato e gestito dalla Fondazione Tanturri. Si svolge ogni anno a Scanno, in provincia dell'Aquila.

Il premio è stato istituito nel 1972 per iniziativa del professor Riccardo Tanturri de Horatio[1], docente universitario di Lingua e Letteratura italiana, scrittore, poeta, intellettuale e giornalista.

Tanturri, nominato presidente della Azienda di Soggiorno e Turismo di Scanno, per promuoverne l'immagine decise di trasformare il piccolo centro abruzzese in un centro culturale e montano, dando vita alla prima edizione del Premio con tre sezioni: Narrativa, Poesia e Giornalismo.

Fin dalle sue origini il premio è interdisciplinare e, negli anni, ha moltiplicato le sue sezioni, che oggi comprendono l'economia, la medicina, l'ecologia, il diritto, la sociologia, l'alimentazione, la musica, l'antropologia culturale e le tradizioni popolari, includendo un riconoscimento a chi si è distinto per il proprio impegno civile.

Dopo la scomparsa di Tanturri, avvenuta alla vigilia della trentesima edizione, il premio è stato intitolato a lui. Mandredi Tanturri de Horatio, figlio del fondatore, porta tuttora avanti l'opera della Fondazione, assicurandone la continuità della tradizione morale, culturale, sociale e scientifica.

Albo dei vincitori

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Letteratura

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Diritto

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Economia

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Sociologia

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Antropologia culturale e tradizioni popolari

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Medicina

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Alimentazione

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Ecologia

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Musica premio speciale

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  • 2012 - Vittorio Testa

Narrativa

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Giornalismo

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Poesia premio speciale

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Innovazione tecnologica

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Informatica

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  • 1992 - Luciano Gallino e Susanna Petruni
  • 1993 - Sergio Mello Grand e Chiara Sottocorona
  • 1994 - Il Sole 24 Ore e Stefania Garassini
  • 1995 - Francesco Di Martile e Lilly Jetto
  • 1996 - Maria Grazia Longoni
  • 2001 - Walter Cantino

Relazioni industriali

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Editoria

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Arti figurative

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Fotografia

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Diritti civili

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  • 1987 - Franca Sciuto e Antonio Patelli
  • 1988 - Moncef Marzouki
  • 1997 - Vittorio Sgarbi

Artigianato locale e poesia dialettale

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  • 1987 - Edoardo Gentile e Antonietta Gentile
  • 1988 - Giulia Del Monaco e Mauro Facella
  • 1989 - Art Idea e Celerina Spacone
  • 1990 - Cesidio Lucci e Maria Grazia Colantonio
  • 1991 - Luisa D'Alessandro e Amedeo Fusco

Diritto opera prima e speciale

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  • 1995 - Giovanni Passagnoli
  • 1996 - Raffaele Bifulco
  • 1997 - Giovanna Mancini
  • 1998 - Alessandra Giannelli e Alvaro Pollice
  • 1999 - Francesco Schiaffo
  • 2000 - Anna Veneziano
  • 2001 - Mario Fiorillo

Un libro per il cinema

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  • 1975 - Gino Maggiora e Franca Monari

Contributo alla cultura

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Critica d'arte internazionale

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Sanità

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  • 2002 - Raffaele Garofalo

Premio speciale alla carriera

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Rispetto dei Diritti Umani

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Arte e Architettura

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  • 2003 - Bruno Toscano

Saggistica

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  • 2003 - Gerardo Picardo

Linguaggio

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  • 2003 - Franco Matteucci

Premio speciale

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  • 2010 - Al giornalista Giustino Parisse, per i due volumi "Quant'era bella la mia Onna" e "Il secondo terremoto", raccolte di articoli sui fatti legati al sisma che ha distrutto l'aquilano nel 2009.
  • 2012 - Al Comitato Italiano World Food Programme per la capacità di sensibilizzare le istituzioni, la sfera economica e società civile sui programmi di assistenza alimentare nei Paesi in via di sviluppo.
  • 2014 - Al romanzo Ho vissuto troppe vite di Simonetta Benigni, menzione d'onore per la "paziente indagine delle fonti reali, altrimenti destinate a perdersi, coniugate a una puntuale e precisa analisi delle testimonianze" su Scanno.
  • 2015 - Kamal Abdulla[3][4]

Il premio è stato, inoltre, assegnato: nel 2007, a Nerio Nesi e nel 2006, ad Antonio Cocozza per la miglior analisi sociologica sul concetto di razionalità dell'agire umano e organizzativo.

Infine, nel 2004, a Maurizio Scelli per il coraggio, l'abnegazione e la solidarietà nel portare aiuti alla popolazione irachena e a Fee Italia per l'opera svolta nella valorizzazione del territorio abruzzese;

nel 2005, a Lucia Granati per l'alto impegno sociale nella sanità e a Enrico Auricchio per l'impulso dato alla tradizione musicale partenopea;

nel 2008 a Harry Wu, dissidente cinese, per il suo libro Controrivoluzionario, a Itala Gualtieri e Diana Cianchetta per il loro libro Leggende del lago di Scanno ed a Rosario Sorrentino e Cinzia Tani per il libro Panico[5];

nel 2009 a Ferdinando Di Orio, rettore dell'Università degli Studi dell'Aquila, ed al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per essersi "fin dai primi momenti del terremoto, prodigati instancabilmente, al limite del sacrificio personale [...] al punto da diventare nell'immaginario, pur sofferente, delle popolazioni colpite, i nostri angeli".

Collegamenti esterni

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