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LE TROADI | 109 |
E a lutto recise ho le chiome,
disfatta la fronte, ed orrenda.
Dei Troiani maestri di cuspidi
o voi, misere spose, e voi, vergini
che non saprete connubio,
arde Ilio, si levino gemiti.
Come lancia la madre agli aligeri
l’appello, io lancio un cantico,
da quello assai dissimile
che, poggiata allo scettro di Priamo,
intonavo, guidando coi miei
piedi sicuri, le frigie
danze, ad onor degli Dei.