Symphodus ocellatus
Symphodus ocellatus (Forsskål, 1775), conosciuto comunemente come tordo ocellato è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Labridae.
Tordo ocellato | |
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Esemplare maschio | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa Bilateria |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Gnathostomata |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Perciformes |
Sottordine | Labroidei |
Famiglia | Labridae |
Genere | Symphodus |
Specie | S. ocellatus |
Nomenclatura binomiale | |
Symphodus ocellatus (Forsskål, 1775) | |
Sinonimi | |
Crenilabrus ocellatus (Forsskål, 1775) |
Distribuzione e habitat
modificaQuesta specie è diffusa nel Mar Mediterraneo, nel Mar Nero e nel Mare di Azov e, forse, in una ristretta zona dell'Oceano Atlantico orientale circostante lo stretto di Gibilterra. È comunissimo nei mari italiani[2].
Vive su fondali rocciosi poco profondi, gli individui giovanili si possono incontrare anche nelle praterie di Posidonia oceanica[3].
Descrizione
modificaL'aspetto è simile a quello degli altri comuni Symphodus mediterranei; in questa specie il profilo dorsale della testa presenta una leggera concavità nella regione frontale. Come negli altri membri del genere i caratteri della livrea sono essenziali per la determinazione ma questa è complicata dalla grande variabilità della colorazione, diversa tra i due sessi, nelle diverse stagioni e molto variabile anche da individuo a individuo. Sono evidenti due macchie, una grande e ovale con centro più scuro (ocello) sull'opercolo branchiale, l'altra scura, piccola, posizionata sul peduncolo caudale, lungo la linea laterale. L'ocello è di colore verde bordato di rosso vivo nel maschio e nero o blu scuro con bordo rosso più chiaro nelle femmine. Il colore di fondo è marrone o verdastro, verde vivo negli esemplari delle praterie. Al centro del fianco è quasi sempre presente una fascia scura orizzontale che talvolta è suddivisa in una serie di brevi barre verticali allineate; sopra la fascia scura si evidenzia di solito un'altra fascia chiara, spesso bianca. Durante il periodo riproduttivo il maschio assume una colorazione più accesa, talvolta con colore di fondo rosato o arancio, con punti e linee blu sulla parte inferiore della testa e la gola e linee ondulate rosse o blu-verdi che formano una raggiera con centro sull'occhio. Talvolta il colore può essere uniformemente giallo dorato o arancio con solo l'ocello e la macchietta sul peduncolo caudale[2][3][4].
Fino a circa 12 centimetri[5].
Biologia
modificaLa longevità massima è di circa 5 anni[5].
Riproduzione
modificaLa stagione riproduttiva si protrae per circa 2 mesi tra maggio e giugno. In questo periodo i maschi costruiscono dei nidi composti principalmente da frammenti di alghe che vengono disposte in una piccola cavità rocciosa circolare del diametro di circa 15 cm.[6] Le femmine selezionano un nido e vi depongono le uova che sono immediatamente fecondate dal maschio. Avvenuta la fecondazione, il maschio provvede alla protezione delle uova fino alla loro schiusa, che avviene in genere in 3-4 giorni.
In funzione della taglia e dell'età, i maschi di S. ocellatus possono assumere quattro tipologie di comportamento:[7][8]
- bourgeois o nest builder, di taglia maggiore, che costruiscono il nido e sviluppano cure parentali;
- satelliti o helper, di taglia intermedia, che collaborano con i costruttori nella difesa del nido e partecipano in misura minore alla fecondazione delle uova;
- parassiti, o sneaker, di piccola taglia, che fecondano le uova deposte nei nidi costruiti da altri maschi;
- non riproduttori, troppo piccoli per partecipare alla riproduzione.
I potenziali predatori possono essere individui cogenerici o altri labridi come Coris julis, Thalassoma pavo e Labrus bergylta[9].
Per quanto riguarda la composizione algale dei nidi un recente studio condotto all'interno della AMP Capo Gallo - Isola delle Femmine ha mostrato che le specie maggiormente utilizzate sono l'alga calcarea Jania rubens assieme a Dictyota linearis e Lophocladia lallemandii. Altre specie utilizzate in misura minore sono Corallina officinalis, Halopteris filicina, Cystoseira spp., Laurencia spp., Cladophora spp., Amphiroa spp. e Valonia spp.[10]
Alimentazione
modificaSi nutre di crostacei, molluschi, idrozoi, briozoi e vermi[5].
Pesca
modificaViene catturato in abbondanza con tramagli, nasse e lenze ma le carni, come gli altri labridi, non sono apprezzate se non per la zuppa di pesce[4].
Acquariofilia
modificaI colori sgargianti rendono questa specie particolarmente attraente per gli acquari marini mediterranei[4].
Conservazione
modificaLa specie non è minacciata ed è comune in tutto l'areale[1].
Note
modifica- ^ a b (EN) Symphodus ocellatus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ a b Enrico Tortonese, Osteichthyes, Bologna, Calderini, 1975.
- ^ a b Patrick Louisy, Guida all'identificazione dei pesci marini d'Europa e del Mediterraneo, a cura di Trainito, Egidio, Milano, Il Castello, 2006, ISBN 88-8039-472-X.
- ^ a b c Francesco Costa, Atlante dei pesci dei mari italiani, Milano, Mursia, ISBN 88-425-1003-3.
- ^ a b c (EN) Symphodus ocellatus, su FishBase. URL consultato il 25/07/2014.
- ^ Lejeune P, Le comportment sociaux des labridés méditerranéens, in Cahiers d'Etologie Appliquee 1985; 5: 1-208.
- ^ Alonzo S.H. and Heckman K.L., The unexpected but understandable dynamics of mating, paternity and paternal care in the ocellated wrasse, in Proc. R. Soc. B 2010; 277: 115-122.
- ^ Taborsky M, Sneakers, satellites, and helpers: parasitic and cooperative behaviour in fish reproduction (PDF), in Adv. Study Behav. 1994, 21: 1-100.
- ^ Taborsky M, Bourgeois and parasitic tactics: do we need collective, functional terms for alternative reproductive behaviours?, in Behavioral Ecology and Sociobiology 1997; 41: 361-362.
- ^ Timpanaro A, Fattori ecologici nel processo riproduttivo di una specie marina nidificante, Symphodus ocellatus: ruolo dell'habitat e delle risorse (PDF)[collegamento interrotto], 2010.
Bibliografia
modifica- Patrick Louisy, Guida all'identificazione dei pesci marini d'Europa e del Mediterraneo, a cura di Trainito, Egidio, Milano, Il Castello, 2006, ISBN 88-8039-472-X.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Symphodus ocellatus
- Wikispecies contiene informazioni su Symphodus ocellatus
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Catalogue of Life [collegamento interrotto], su catalogueoflife.org.
- (EN) ITIS Standard Report Page: Symphodus ocellatus, in Integrated Taxonomic Information System. URL consultato il 27/03/2008.
- (EN) Symphodus ocellatus, su FishBase. URL consultato il 25/07/2014.
- MondoMarino.net.
- AIAM - schede organismi, su aiamitalia.it.