Utente:S141739/Sandbox
Territorio | Comuni (o anche parte de essi) |
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Nurra | Alghero, Olmedo, Sassari, Stintino |
Logudoro | Sassari, Ossi, Tissi, Usini, Osilo, Uri, Ittiri, Siligo, Chilivani, Ozieri, Florinas, Codrongianos, Ploaghe, Ardara, Tula, Ittireddu. |
Meilogu | Thiesi, Torralba, Siligo, Semestene, Pozzomaggiore, Padria, Mores, Mara, Ittireddu, Giave, Cossoine, Cheremule, Borutta, Bonorva, Bonnannaro, Bessude, Banari. |
Anglona | Bulzi, Castelsardo, Chiaramonti, Erula, Laerru, Martis, Nulvi, Perfugas, Santa Maria Coghinas, Sedini, Sennori, Sorso, Tergu, Valledoria. |
Goceano | Illorai, Burgos, Esporlatu, Bottidda, Bono, Anela, Bultei, Benetutti e Nule. |
Trexenta | Barrali, Escolca, Gergei, Gesico, Guamaggiore, Guasila, Mandas, Ortacesus, Pimentel, Samatzai, San Basilio, Sant'Andrea Frius, Selegas, Senorbì, Serri, Siurgus Donigala Suelli |
Gerrei | Armungia, Ballao, Escalaplano, Goni, San Nicolò Gerrei, Silius, Villasalto |
Parteolla | Dolianova, Donori, Serdiana, Ussana |
Sarrabus | Burcei, Castiadas, Muravera, San Vito, Villasimius |
Campidano di Cagliari | Cagliari, Elmas, Maracalagonis, Monserrato, Quartu Sant'Elena, Quartucciu, Selargius, Sestu, Settimo San Pietro, Sinnai, Soleminis |
Iglesiente | Arbus, Buggerru, Domusnovas, Fluminimaggiore, Gonnesa, Guspini, Iglesias, Musei |
Campidano | Assemini, Curcuris, Decimomannu, Decimoputzu, Furtei, Gonnosfanadiga,Monastir, Morgongiori, Nuraminis, Pabillonis, Samassi, San Gavino Monreale, San Nicolò d'Arcidano, San Sperate, Sanluri, Sardara, Segariu, Serramanna, Serrenti, Siliqua, Uta, Vallermosa, Villacidro, Villasor, Villaspeciosa |
Sulcis | Calasetta, Capoterra, Carbonia, Carloforte, Domus de Maria, Giba, Masainas, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, Pula, S. Giovanni Suergiu, Sant'Anna Arresi, Sant'Antioco, Santadi, Sarroch, Teulada, Tratalias, Villa San Pietro, Villamassargia, Villaperuccio |
Supramonte | Baunei, Dorgali, Oliena, Orgosolo, Urzulei |
Gennargentu | Aritzo, Arzana, Belvì, Desulo, Fonni, Gadoni, Tonara, Villagrande Strisaili |
Ogliastra | Bari Sardo, Cardedu, Elini, Esterzili, Gairo, Girasole, Ilbono, Jerzu, Lanusei, Loceri, Lotzorai, Osini, Perdasdefogu, Sadali, , Seui, Seulo, Talana, Tertenia, Tortolì, Triei, Ulassai, Ussassai, Villaputzu |
Marmilla | Albagiara, Ales, Baradili, Baressa, Barumini, Collinas, Genuri, Gesturi, Gonnoscodina, Gonnostramatza, Gonnosnò, Las Plassas, Lunamatrona, Masullas, Mogoro, Pau, Pauli Arbarei, Pompu, Simala, Siddi, Sini, Siris, Setzu, Tuili, Turri, Uras, Ussaramanna, Villamar, Villanovafranca, Villanoaforru. |
Marghine | Birori, Bolotana, Bortigali, Borore, Dualchi, Lei, Macomer, Noragugume, Silanus. |
Planargia | Bosa, Flussio, Magomadas, Modolo, Montresta, Sagama, Sindia, Suni, Tinnura, Tresnuraghes. |
Montiferru | Bonarcado, Cuglieri, Paulilatino, Santu Lussurgiu, Scano di Montiferro, Seneghe, Sennariolo. |
Barigadu | Abbasanta, Aidomaggiore, Allai, Ardauli, Bidonì, Boroneddu, Busachi, Fordongianus, Ghilarza, Neoneli, Norbello, Nughedu Santa Vittoria, Paulilatino, Samugheo, Sedilo, Soddì, Sorradile, Tadasuni, Ulà Tirso, Villanova Truschedu |
Preistoria
modificaLe prime popolazioni che si insediarono nella zona nord-occidentale della Sardegna, nell'odierno territorio di Alghero risalgono al periodo Neolitico, quando grazie ai primi sviluppi della navigazione, alcune popolazioni del mediterraneo orientale si spinsero fino a quello occidentale e quindi anche sulle coste sarde. I primi insediamenti di popolazioni neolitiche trovarono principalmente dimora presso la Grotta Verde, la Grotta del "Disterru" (nell'odierna località Dragunara), e nella cosiddetta Frotta del "Macciòni", in località Calabona. È proprio in quest'ultima grotta che furono ritrovati circa quanta scheletri umani risalenti presumibimente al 3000 a.C.; nella relazione di uno degli studiosi che si occupò dei reperti, il professor Masia, si legge che l'età media si aggirava intorno ai 30-35 anni.
La seconda migrazione che interessò le coste della Sardegna e della zona dell'algherese, fu quella dei nuragici, popolazione Eneolitica molto più evoluta di quella neolitica, che portò con sé la tecnica di costruzione alquanto particolare della costruzione di edifici circolari di pietra: i nuraghi. In località I Piani è stata scoperta una delle più importanti necoropoli nuragiche della Sardegna: la Necropoli di Anghelu Ruju. Tra i nuraghi si annoverano il complesso nuragico di Palmavera, e il nuraghe Biancu, che dà il nome alla località ove sorge l'aeroporto di Fertilia; nel territorio sono presenti numerose altre costruzioni nuragiche minori.
I Shardana
modificaSe per quanto riguarda la zona meriodionale e sud-occidentale della Sardegna si hanno testimonianze di centri abitati fondati da popoli marinari, i Shardana provenienti verosimilmente dall'Asia Mediterranea (Karalis, Nora, Tharros, per citare i più importanti), stesso discorso non può essere fatto per la zona nord-occidentale dell'isola, ove non si sa quasi niente su quello che questo popolo fece. Alla luce delle recenti campagne di scavi è emerso tuttavia che nella zona di Porto Conte, località a nord della città, sotto le rovine romane di Sant'Imbenia sono emerse tracce di un centro abitato di origine punica. Tale centro era probabilmente un importante crocevia per le rotte da e per il Mediterraneo occidentale (penisola Iberica). Il sito infatti si colloca in posizione "centrale" rispetto ai giacimenti di argento dell'Argentiera, di rame di Calabona, e di ferro della località Canaglia.
Se i primi nuclei abitativi fondati dai Shardana furono costruiti su delle penisolette allora è probabile che anche la penisoletta dove oggi sorge il centro storico della città sia stata scelta come sito per l'insediamento di un centro abitato. Tale centro doveva essere Carbia. L'etimologia di questo toponimo rimanda alla ridice CAR (KAR), come Karalis, ecc... che testimoniano l'origine asiana di questo popolo. L'insediamento di Carbia venne tra l'altro citato nell'Itinerario dell'Imperatore Antonino Pio. Tuttavia non esistono fonti soddisfacenti per ricostruire la storia di Carbia; dalle uniche notzie che si hanno si sa che i sardi di carbia commerciavano con popolazioni mediterranee.
Periodo romano
modificaPer ora le poche fonti e i ritrovamenti archeologici dicono poco su ciò che potè interessare il territorio algherese, nel periodo in cui Cartagine affermo la sua supremazia nel mar Mediterraneo. Probabilmente il centro di Carbia e quello in zona Porto Conte (il nome del centro abitato si ignora tutt'oggi) avevano rapporti con gli abitanti di Massalia (antico nome di Marsiglia), ma non con Cartagine (il cui nome fenicio era Quart Hadasht), in quanto la collocazione geografica dei centri sardi era decentrata rispetto alle rotte cartaginesi. Per quanto rigurda il periodo romano il discorso è simile. Le uniche notizie che si hanno affermano che la conquista di Carbia e Porto Conte avvenne sicuramente dopo il 215 a.C., data nella quale venne distrutta Cornus, fatto che permise alle legioni l'occupazione della parte nord della Sardegna. Per avere una conferma dell'effettiva esistenza di Carbia bisogna attendere il II secolo d.C., secolo nel quale Antonino Pio nel suo Itinerario, parla di un centro abitato di nome Carbia, situato nella zona nord-occidentale della Sardegna, a sud di Nure, e a nord di Bosa. Tuttavia in questo periodo la Sardegna era già da tempo divenuta provincia romana e Carbia, a quanto si apprende dagli scritti, doveva essere un centro decaduto.
Corax
modificaTolomeo, geografo dell'antichità, nei suoi scritti riporta i nomi dei popoli che all'incircxa verso il I secolo d.C. abitavano la Sardegna. Per la parte settentrionale vengono citati, fra gli altri, i Tibulati, i Corsi, e i Coracensi. Questi ultimi abitavano l'intera zona nord-occidentale dll'isola, e il loro centro rpincipale fu, appunto, Corax. Probabilemente tale insediamento doveva collocarsi sulla Strada Alghero-Olmedo in prossimità dell'odierna cantoniera di Rudas. Varie ipotesi sono state fatte da alcuni storici circa la provenienza di questa popolazione, tuttavia le fonti non permettono di avere la certezza delle notizie.
Il periodo giudicale
modificaNel periodo che intercorre tra la fine del VII e l'inizio dell VIII secolo si assiste alla cacciata degli arabi dalla Sardegna da parte dei sardi stessi e la contestuale riorganizzazione delle città di Cagliari, Civita, Tharros e Torres che fanno prendere corpo a quello che oggi è comeunemente conosciuto come periodo giudicale. Il giudicato sotto il quale ricadeva l'odierno territorio algherese era quello di Torres. Parte del territorio ricadeva a sua volta nella curatoria del Nulauro (borgo di Carbia) e parte nella curatoria di Coros (Corax insieme ad altri villaggi). Dopo l'ultimo tentativo arabo di conquistare la Sardegna, nel 1015, i giudici e i maiorales, grazie al lento arrivo di commercianti via mare, cominciarono ad intessere rapporti di commercio con altre popolazioni. Tra le prerogative vi fu anche l'invito verso Genova, Marsiglia e Pisa di costruire chiese e monasteri nell'isola, affinché la popolazione potesse giovarne. Nel giudicato di Torres oltretutto erano concesse agevolazioni ai commercianti genovesi. In questo contesto contesto, proprio da Genova, vi fu l'arrivo dei Doria, che, fra tutti, costruirono un castello a S'Alighera.
La fondazione
modificaNon si hanno fonti certe sulla storia del territorio antecedente al 1102, anno in cui, secondo lo storico Giuseppe Manno, i genovesi popolarono Alghero. Un'altra ipotesi è quella secondo cui vi fu una spartizione della Sardegna attorno al 1054 ad opera di pisani e genovesi, in cui Alghero toccò a Pietro Doria. Tuttavia la data del 1102 è quella alla quale si fa risalire la fondazione, se non altro perché è proprio dal 1102 che si hanno fonti e riferimenti storici attendibili.
La fondazione del primo borgo di S'Alighera o l'Alighiera (era questo il nome con cui era chiamata dai genovesi), risalendo ai primi anni del XII secolo si inserisce nel pieno periodo giudicale. Grazie al suo porto, in questo periodo il borgo divenne punto di scambio commerciale con Genova e con la Liguria più in generale, e per i Doria, questo porto, seppur piccolo rivestiva un'importanza strategica in quanto i dazi doganali ivi esatti entravano direttamente nelle loro casse; era interesse dunque che il porto e conseguentemente il traffico commerciale si sviluppasse, per quanto possibile, al massimo. Nel guidicato di Torres infatti i porti principali erano proprio Alghero e quello di Torres. Nel porto algherese arrivano navi liguri che trasportavano stoffe, armi, legno ed altri prodotti manifatturieri; da Alghero invece partivano beni alimentarim quali orzo, bestiame, pesce, ma anche lana e pelli. Un altro punto di interesse è quello della pesca del corallo: nel 1289 infatti due abitanti di Marsiglia formarono una società per pescare il corallo nei mari prospicienti Alghero. Il corallo pescato veniva scambiati dai marsiglesi per l'acquisto di prodotti orientali, che all'epoca erano molto richiesti.
Durante questo periodo, quello che all'epoca era ancora un borgo, ebbe una sostanziale esapansione sia dal punto di vista commerciale che, conseguentemente, economico. Le uniche note, per così dire, negative sono datate una 1270, allorché ci fu un'interruzione dei rapporti di natura commerciale con Marsiglia dovuta alle ostilità che la stassa Marsiglia ebbe con Genova. L'altro fatto è datato 1283, occasione nella quale, in seguito alla lotta venutasi a creare tra Genova e Pisa, si ebbe l'assedio di Alghero da parte dei pisani e delle truppe del giudicato di Arborea guidate da Mariano II. In quest'occasione Alghero venne saccheggiata e parzialmente distrutta. La ricostruzione però cominciaò già dall'anno successivo quando i doria rientrarono in possesso del borgo.
Il periodo aragonese
modificaCon la campagna bellica del 1323 condotta da Giacomo II in Sardegna, gli aragonesi conquistarono la Sardegna meridionale, mentre quella settentrionale rimase in mano ai Doria. In quest'ultima zona, le ville fortificate di Alghero e Castelgenovese diventano sempre più punti strategici e soprattutto Alghero, che per la sua collocazione geografica rappresentava il principale porto di accesso per chi proveniva dalla Spagna e dalle Baleari.
- AA.VV., Storia Universale Feltrinelli, Voll. 1, 2, 3. Feltrinelli, Milano, 1968.
- Antoni ARCA, Alghero, città catalana d'Italia. La letteratura popolare a tutela delle lingue locali. Carocci, Roma, 2006. ISBN 8843038273.
- Raimondo CARTA RASPI, Storia della Sardegna. Mursia, Milano, 1971.
- Salvatore COLOMO, Alghero città catalana della Sardegna. Archivio Fotografico Sardo, 2001. ISBN 8860180155.
- Alfredo INGEGNO, Il centro storico di Alghero. S'Aluvre, Oristano, 1996. ISBN 8873830145.
- Antonio NUGHES, Alghero. Zonza Editori, 2005. ISBN 8884701430.
- Ilario PRINCIPE, Sassari, Alghero. Laterza, Bari, 1983. ISBN 884203648X.
- Ilario PRINCIPE, Sassari-Alghero. Castelsardo-Porto Torres. Laterza, Bari,1983. ISBN 8842022098.
- Roberto SALAMON, Alghero, la città antica e il parco di Porto Conte. Panoramika, Alghero, 2006. ISBN 8889486074.
- Sergio SERRA, Ville e palazzi della nobiltà in Sardegna. Alghero, Bosa, Oristano e i centri minori. AM&D, 1997. ISBN 8886799209.
«Lo 17 de maig
Era lo 17 de maig
de l'any 43
trista era la nit
pel poble alguerés,
Si me l'havia cregut
de fer aquesta bruta fi.
Tra bombes i espeçons
que l'Alguer nostra ha subit
en aquella hora se sap
eren tots dormits
en un so de sirena
se són tots figits
qui fugi per les bombes
qui per lo mitrallament
questa era la sort
d'aquesta pobra gent
qui fugi per le torres
qui fugi per les campanyes
quelles pobres mares
la sua família cercavan
és gent sense cor
que no comprèn raó
se són dats a mitrallar
al pobre pescador.
Ara que sem al·liats
qui més pot diure bé
i recordem-mo'u sempre
lo que han fet a l'Alguer.»
«Il 17 maggio
Era il 17 maggio
dell'anno 1943
Era una notte triste
per il popolo algherese
non avrei mai pensato
di fare questa brutta fine
tra bombe e spezzoni
che la nostra Alghero ha subìto
in quell'ora si sa
Erano tutti addormentati
dopo il suono della sirena
sono tutti scappati
chi è scappato per la bombe
chi per il mitragliamento
Questa era la sorte
di questa povera gente
chi fugge per le torri
chi fugge per le campagne
quelle povere madri
cercavano la loro famiglia
È gente senza cuore
che non sente ragioni
hanno mitragliato
il povero pescatore
Ora che siamo alleati
chi può più dire bene
Ricordiamoci sempre
quello che hanno fatto ad Alghero.»
Chiese
modificaChiesa di Nostra Signora del Carmelo
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Stato | Italia |
Regione | Sardegna |
Località | Alghero |
Religione | Cattolicesimo |
Diocesi | Diocesi di Alghero-Bosa |
Inizio costruzione | XVII secolo |
Chiesa di Santa Barbara
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Stato | Italia |
Regione | Sardegna |
Località | Alghero |
Religione | Ortodossa |
Stile architettonico | Barocco |
Inizio costruzione | XVI secolo |
La chiesa di Santa Barbara megalomartire è la più antica chiesa di Alghero. È situata nel centro storico della città sarda, in via Principe Umberto, nell'intersezione con la via Roma. Attualmente essa è adibita al culto della chiesa cristiana ortodossa Metropolia di Varsavia.
Strada Provinciale 105
Alghero-Bosa
Inizio | Alghero |
Fine | Bosa |
Lunghezza | xxxx km |
Regioni | Sardegna |
Gestione | Provincia di Sassari Provincia di Oristano |
Strade provinciali italiane
La Strada Provinciale 105 Alghero-Bosa (SP 105) è una strada di interesse regionale che scorre nella Sardegna nord-occidentale tra le province di Sassari e Oristano. Collega Alghero con Bosa, piccola cittadina sulle rive del fiume Temo.
Tracciato
modificaLa strada inizia ad Alghero, nella periferia sud della città e si snoda lungo costa, senza incrociare altre arterie di particolare rilevanza. Nel primo tratto, dopo aver passato il ponte di Calabona, il tracciato offre ampie vedute della Riviera del Corallo e della rada di Alghero, specialmente percorrendola in direzione della città "catalana".
Porto di Alghero
modificaPorto di Alghero | |
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Stato | Italia |
Regione | Sardegna |
Comune | Alghero |
Mare | Mar di Sardegna |
Infrastrutture collegate | SS 291 Aeroporto di Alghero-Fertilia |
Tipo | Commerciale, turistico |
Gestori | Porto di Alghero - Consorzio per i Servizi Interni Portuali |
Profondità fondali | 1 - 8 m |
Lunghezza max imbarcazioni | 70 m |
Posti barca totali | 2500 circa |
Rifornimento carburante | sì |
Assistenza | Alaggio, acqua, luce, telefono, gru, ormeggio, rimessaggio all'aperto, riparazione motori, riparazioni elettriche ed elettroniche, riparazione scafi in legno e vtr, riparazione vele, guardianaggio, sommozzatori, servizi antincendio, ritiro rifiuti, servizio meteo, servizi igienici, rifornimento alimentare. |
Coordinate | 40°33′36″N 8°18′36″E |
Il porto di Alghero è la più grande infrastruttura portule di Alghero. Si affaccia nell'omonima rada. La sua attuale struttura risale al XX secolo.
È un porto prevalentemente turistico, ma svolge anche un ruolo di rilievo locale per quanto concerne il settore della pesca e del corallo.
Storia
modificaCaratteristiche tecniche
modificaVoci correlate
modifica- Direziomare Cagliari
- Compamare La Maddalena
- Compamare Olbia
- Compamare Oristano
- Compamare Porto Torres
- Circomare Alghero
- Circomare Arbatax
- Circomare Bosa
- Circomare Carloforte
- Circomare Golfo Aranci
- Circomare Porto Scuso
- Circomare Sant'Antioco
- Locamare Cala Gonone
- Locamare Castelsardo
- Locamare Palau
- Locamare Porto Cervo
- Locamare Porto Conte
- Locamare Siniscola
- Delegazione di Spiaggia Calasetta
- Delegazione di Spiaggia Santa Teresa Gallura
- Delegazione di Spiaggia Stintino
Radio Onda Stereo
modificaRadio Onda Stereo | |
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Data di lancio | 1986 |
Editore | DR s.r.l. |
Motto | la radio del mare |
Diffusione | |
Terrestre | |
Analogico | 98.300 MHz FM |
Streaming web | |
Internet | In formato WMP |
Questo elenco raccoglie in ordine alfabetico le voci biografiche presenti in wikipedia di personalità di ogni periodo che siano nate o abbiano vissuto una parte significativa della propria esistenza nella città sarda.
A
modifica- Claudio Abbado, (Milano, 26 giugno 1933) direttore d'orchestra.
- Paolo Angioy, (Alghero, 7 aprile 1890 – Roma, 2 settembre 1975), militare e dirigente del SIM italiano.
B
modifica- Mauro Bulgarelli (Modena, 28 ottobre 1954), senatore e politico.
- Carlo Buragna (Alghero (secondo alcuni studiosi Cagliari), 1632 – Napoli, 3 ottobre 1679), studiò filosofia e matematica acquistando fama di valoroso scienziato e aprì a Napoli una scuola gratuita di filosofia.
- Salvatore Burruni (Alghero, 11 aprile 1933 – Alghero, 30 marzo 2004) campione del mondo dei pesi mosca.
C
modifica- Vittorio Calvino (Alghero, 4 febbraio 1909 – Monfalcone, 10 luglio 1956) giornalista, commediografo e sceneggiatore.
- Gabriella Carlucci (Alghero, 28 febbraio 1959), nota presentatrice TV nonché politica.
- Giovanni Carta (Alghero, 7 gennaio 1946 – Clear Lake (Sacramento - USA), 29 settembre 1990) noto come John "Birdman" Carta, uno dei primi Base jumper della storia.
- Antonello Cuccureddu (Alghero, 4 ottobre 1949), ex calciatore, attualmente allenatore di calcio.
D
modifica- Giuseppe Alberto Delitala (Alghero, 27 marzo 1778 – Alghero, 18 ottobre 1800), studiò legge, ma abbandonò gli studi per dedicarsi alla poesia; godette in quel tempo l’amicizia di vari letterati.
- Durante Duranti (Palazzolo, 1492 – Brescia, 24 dicembre 1558) fu vescovo della Diocesi di Alghero e successivamente venne nominato cardinale.
E
modifica- Antonio Era, (Alghero, 16 febbraio 1889 – Sassari, 17 novembre 1961), nominato nel 1960 membro del Consiglio superiore per gli Archivi di Stato.
F
modifica- Enzo Favata, (Alghero) musicista, vive e lavora ad Alghero. Ha pubblicato numerosi cd e scritto colonne sonore di film. Si è esibito in importanti manifestazioni e concerti intenazionali.
G
modifica- Tessa Gelisio (Alghero, 6 maggio 1977), conduttrice televisiva.
- Stefano Guberti (Alghero, 6 novembre 1984), calciatore dell'Associazione Sportiva Roma.
H
modificaI
modificaJ
modificaK
modificaL
modifica- Giacomo Lanzetti (Carmagnola (TO), 21 aprile 1942), vescovo della Diocesi di Alghero-Bosa.
- Antonio Lo Frasso (Alghero, 1521 – Cagliari, 1595), scrittore, poeta e soldato sardo della città di Alghero [1], a lui si deve la prima poesia di tema amoroso scritta in lingua sarda.
M
modifica- Giovanni Maciocco (Olbia (OT), 31 ottobre 1947), preside della Facoltà di Architettura di Alghero dell'Università degli studi di Sassari.
- Ambrogio Machin (Alghero, 1580 – Cagliari, 23 ottobre 1640), vescovo di Alghero prima e arcivescovo di Cagliari dopo, con la sua opera Defensio sanctitatis prese parte alla disputa, assai accesa nel periodo in cui visse, sulla supremazia ecclesiastica fra gli arcivescovi di Cagliari, Sassari e Arborea.
- Giuseppe Manno (Alghero, 17 marzo 1786 – Torino, 25 gennaio 1868), illustre politico, fu Presidente del Senato del Regno di Sardegna e poi del Regno d'Italia.
- Antonio Marras (Alghero, 1961), noto stilista di moda, vive e lavora ad Alghero.
- Gianandrea Massala, (Alghero, 27 aprile 1777 – Alghero, 20 febbraio 1817), nel 1805 divenne membro dell’Accademia italiana delle scienze, lettere e arti e nel 1816 Vittorio Emanuele I gli conferì un canonicato.
- Franca Masu, cantante
- Antonio Simon Mossa, (Padova, 22 novembre 1916 – Sassari, 14 luglio 1971), architetto, politico, giornalista, poeta e scrittore.
N
modifica- Pietro Nurra (Alghero, 5 dicembre 1871 – Genova, 1951), si deve a lui la scoperta di vari manoscritti di Gerolamo Serra e degli autografi Littardi Sauli, preziosi per la conoscenza della storia del Risorgimento.
- Giovanni Nuvoli (Alghero, 15 dicembre 1953 – Alghero, 23 luglio 2007), attivista per il riconoscimento del diritto di rifiutarsi all'accanimento terapeutico.
O
modifica- Franco Oliva (Alghero, 1885 – ?), architetto.
P
modifica- Maurizio Pugioni (Alghero, 25 settembre 1731 – Alghero, 9 febbraio 1803), studiò filosofia e teologia e fece parte dell’ordine di Sant'Ignazio di Loyola.
- Pino Piras (Alghero 18 marzo 1941 – Alghero 30 maggio 1989), compositore e cantante di apprezzate e appassionate canzoni melodiche, dal tono ironico, sulla città di Alghero e sui suoi abitanti.
Q
modificaR
modifica- Franco Restaino (Alghero, 1938), storico e filosofo.
- Giuni Russo, (Palermo, 10 settembre 1951 – Milano, 14 settembre 2004), cantante, ha dedicato alla città la canzone omonima, Alghero.
S
modifica- Antonio Serra (Alghero, 16 febbraio 1963), autore di fumetti.
- Domenico Simon (Alghero, 10 settembre 1758 – Torino, 1829), vicecensore generale dei Monti di Soccorso in Sardegna, segretario del Parlamento e ambasciatore a Torino.
- Giovan Francesco (Gianfranco) Simon (Alghero, 12 ottobre 1762 – Alghero, 12 dicembre 1819), consultore canonico e presidente del Collegio dei Nobili a Cagliari, fu nominato arcidiacono della cattedrale da Vittorio Emanuele I.
- Matteo Luigi Simon (Alghero, 21 settembre 1761 – Parigi, 10 marzo 1816), naturalizzato francese, fu nominato da Luigi XVIII presidente della Corte di Cassazione di Marsiglia.
- Maria Antonietta Sisini (Sorso, 1950), collaboratrice di Giuni Russo.
- Luigi Soffí, (Alghero, 19 ottobre 1742 – Cagliari, 28 gennaio 1816), nel 1798 ottenne il titolo di professore di eloquenza italiana; compose molte orazioni sacre e poesie in italiano e latino.
T
modificaU
modificaV
modifica- Antonio Vacca (Quartu Sant'Elena (CA), 8 agosto 1934), vescovo emerito della Diocesi di Alghero-Bosa.
- Elias Vacca (Alghero, 8 novembre 1964), politico.