Vipulzano
Vipulzano[1][2][3][4][5][6] (in sloveno Vipolže, in friulano Vipolç[7] o Vipulzan[8]) è un paese frazione del comune di Còllio, all'estremità meridionale del Còllio sloveno.
Vipulzano insediamento | |
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Vipolže | |
Localizzazione | |
Stato | Slovenia |
Regione statistica | Goriziano |
Comune | Collio |
Territorio | |
Coordinate | 45°58′24.6″N 13°32′06.72″E |
Altitudine | 126,7 m s.l.m. |
Superficie | 2,23 km² |
Abitanti | 459 (2002) |
Densità | 205,83 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 5212 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
La località è situata a 3,6 km a sud da Castel Dobra (Dobrovo), sede comunale, ed a 1,2 km dall'Italia con cui confina direttamente; in essa sono inoltre presenti gli agglomerati di Berjač, Dolnji Konec, Na Vrhu e Podgrad.[9] È sede di una delle 15 comunità locali (krajevna skupnost) in cui è suddiviso il comune del Collio, ed esprime 7 consiglieri all'assemblea comunale delle comunità locali.[10]
Storia
modificaDopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, e la parentesi del Regno ostrogoto, i Longobardi si insediarono nel suo territorio, seguiti poi attorno al VI secolo da popolazioni slave. Fu così che tutto il Collio entrò a far parte del Ducato del Friuli[11]. Alla caduta del Regno longobardo subentrarono quindi i Franchi; nell'887 Arnolfo, Re dei Franchi orientali, istituì la marca di Carniola; tra il 952 e il 957 il Patriarcato di Aquileia (assieme a Istria, Carinzia e Carniola) passò sotto l'autorità del Duca di Baviera e poi nel 976 nel Ducato di Carinzia appena costituito dall'imperatore Ottone II.
Tutto il Collio restò in mani patriarcali fino al 1300[11] quando la sua parte orientale venne annessa dalla Contea di Gorizia, mentre la sua parte occidentale (comprendente anche San Lorenzo di Brizza, San Lorenzo di Nèbola (Šlovrenc) e la maggior parte di Nèbola) rimase ai Patriarchi e passando a sua volta, dopo il 1420, sotto l'autorità della Repubblica di Venezia.
Nel 1500 gli Asburgo s'impossessano della Contea di Gorizia, di cui Vipulzano faceva parte, e quindi di territori fortemente ambiti dalla Serenissima la quale mirava ad espandersi ad est dell'Isonzo; l'assetto territoriale tra le due potenze, stabilito dal Trattato di Noyon (1516) e sancito da quello di Worms (1521), diede luogo a una linea di confine tortuosa ed incerta, con enclavi arciducali in territorio veneziano e viceversa[12]; anche la pace firmata a Madrid dopo la sanguinosa Guerra di Gradisca ristabilì con meticolosa precisione il confine preesistente[12].
Con la Convenzione di Fontainebleau del 1807, passò, per un breve periodo fino al 1814, assieme a tutti i territori sulla sponda destra del fiume Isonzo, nel Regno d'Italia napoleonico sotto il Dipartimento di Passariano[13].
Col Congresso di Vienna nel 1815 rientrò in mano austriaca nel Regno d'Illiria; passò in seguito sotto il profilo amministrativo al Litorale austriaco nel 1849. Costituiva un comune catastale autonomo,[14][15] assieme al vicino insediamento di Cosana (Kozana),[16] divenendo però già nell'Ottocento frazione del comune di San Martino-Quisca.[3]
Dopo la prima guerra mondiale fu frazione del comune di San Martino-Quisca della Provincia del Friuli[4] per poi passare, nel 1927, alla ricostituita Provincia di Gorizia[17] nel medesimo comune.
Fu soggetto alla Zona d'operazioni del Litorale adriatico (OZAK) tra il Settembre 1943 e il 1945 e tra il 1945 e il 1947, trovandosi a ovest della Linea Morgan, fece parte della Zona A della Venezia Giulia sotto il controllo Britannico-Americano del Governo Militare Alleato (AMG); passò poi alla Jugoslavia e quindi alla Slovenia. Una parte del territorio della frazione rimase invece in Italia, aggregata al comune di San Floriano del Collio.[1]
Il Castello di Vipulzano
modificaNei pressi del paese vi è un castello eretto nell'XI secolo, una volta la residenza di caccia dei conti di Gorizia[18]. I proprietari successivi del castello furono i Herberstein, i Della Torre, gli Attems e gli ultimi i Teuffenbach. Nel XVI e nel XVII secolo il castello subì le guerre tra gli Imperiali e Veneziani, da questi ultimi occupato. L'edificio danneggiato fu restaurato agli inizi del XVII secolo in villa rinascimentale di stile veneziano usato come residenza estiva.
Il castello, a base rettangolare e con due torri, vanta un parco con cipressi plurisecolari. Durante la Grande Guerra servì da ospedale militare.
Dopo un restauro sia interno sia esterno, l'edificio è ora adibito ad eventi nuziali, congressi e ristorante con cantina degustazioni vini della zona[19].
Corsi d'acqua
modificaNote
modifica- ^ a b Comuni censuari dell'ufficio tavolare di Gorizia (PDF), su regione.fvg.it.
- ^ Via i confini, Collio e Brda più uniti, in Il Piccolo, 22 febbraio 2012.
- ^ a b Gemeindelexikon, der im Reichsrate Vertretenen Königreiche und Länder. Herausgegeben von der K.K. Statistischen Zentralkommission. VII. Österreichisch-Illyrisches Küstenland (Triest, Görz und Gradiska, Istrien). Wien 1910, su austriahungary.info. URL consultato il 9 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2014).
- ^ a b Regio Decreto 29 marzo 1923, G.U. 27 aprile 1923, n.99
- ^ Blatt 31-46 der Generalkarte von Mitteleuropa 1:200.000 der Franzisco-Josephinischen Landesaufnahme, Österreich-Ungarn, ab 1887
- ^ Görz und Gradisca 1911 - K.u.K. Militärgeographisches Institut - 1:75 000 - ZONE 22 - KOL IX
- ^ Cornelio Cesare Desinan, Problemi di toponomastica friulana, vol. 2, Udine, Società filologica friulana, 1977, p. 199.
- ^ (FUR) Grant Dizionari Bilengâl Talian Furlan, su arlef.it.
- ^ a b Geoportale della Repubblica Slovena - archivio ZKN, su gis.gov.si. URL consultato il 9 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2022).
- ^ (SL) Krajevne in vaške skupnosti, su obcina-brda.si.
- ^ a b Collio - Cuèi - Brda - in den Ecken, su nuovolitorale.org. URL consultato il 28 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2012).
- ^ a b rielaborazione G.I.S. a p. 21 con i confini attuali e quelli del Josephinische Landesaufnahme (1763-1787), in Isonzo-Soča n.79/80 – Ottobre/Novembre 2008, pg. 18-22, “La Contea di Gorizia tra vecchi e nuovi confini”, Michele Di Bartolomeo
- ^ “Vipulzano con Cosano” da: Mappa del Circondario comunale di Sant Martino, Dipartimento di Passariano, periodo napoleonico[collegamento interrotto]
- ^ (SL) Elenco dei comuni catastali sloveni, su cen.gov.si. URL consultato il 9 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2019).
- ^ (SL) Registro dei beni culturali sloveni, su geohub.gov.si.
- ^ Mappe catastali di Vipulzano, su archiviodistatogorizia.cultura.gov.it.
- ^ Archivio di Stato di Gorizia, su archiviodistatogorizia.beniculturali.it. URL consultato il 28 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2010).
- ^ Il paese dei Castelli
- ^ Vila Vipolže - in lingua slovena
- ^ Schede delle aree tutelate per legge e ulteriori contesti - Corsi d'acqua iscritti negli elenchi previsti nel Testo Unico (PDF), su regione.fvg.it, pp. 618-645.
Altri progetti
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