04 - Le Armoniche
04 - Le Armoniche
A.1
ORIGINI DELLE ARMONICHE
A.2
FONDAMENTALE H1 DISTORTA DA ARMONICA H3
A.3
ORIGINI DELLE ARMONICHE
• lampade fluorescenti
• apparecchiature ad induzione magnetica con saturazione
• utenze informatiche
• raddrizzatori AC-DC
• inverter fotovoltaici
• convertitori
• alimentatori switching
• avviatori statici di motori
• variatori di velocità
• gruppi statici di continuità
• saldatrici
• forni ad arco
• carichi non lineari
A.4
CARICO LINEARE
A.5
CARICO NON LINEARE
A.6
TENSIONI E CORRENTI DI CARICHI NON LINEARI
A.7
CLASSI DI ARMONICHE
A.8
NOTA SULLE ARMONICHE DI SEQUENZA OMOPOLARE
Le correnti delle tre fasi sono sfasate di un terzo di periodo e le loro
rispettive armoniche IH3 sono in fase e si sommano in valore istantaneo.
Di conseguenza
• Quando non ci sono armoniche la corrente nel neutro è nulla
IN = I1 + I2 + I3 = 0
• Quando ci sono armoniche
I1 + I2 + I3 = 3 IH3
A.9
IN PRESENZA DI ARMONICHE DI CLASSE 3 E DEI
SUOI MULTIPLI, LA CORRENTE NEL NEUTRO NON
SARÀ UGUALE A ZERO MA SARÀ PARI ALLA
SOMMA DELLE CORRENTI OMOPOLARI.
A.10
GRANDEZZE DELLE ARMONICHE
Valore efficace delle armoniche
- IH1 è la componente fondamentale (a 50 o 60 Hz).
- IHk è la componente armonica di classe k (k volte 50 o 60 Hz).
Il THDI (o THDU) viene anche espresso in funzione dei singoli tassi di armoniche.
Fattore di cresta
Il fattore di cresta (Fc) caratterizza la forma del segnale (corrente o tensione) grazie
al rapporto tra il valore di cresta rispetto al valore efficace.
A.11
Fattore di potenza
È il rapporto della potenza attiva P (kW) rispetto alla potenza apparente S (kVA) ai morsetti del
carico non lineare considerato.
Non esprime più uno sfasamento tra tensione e corrente poiché non più sinusoidali.
Fattore di distorsione
Il fattore di distorsione viene definito come segue:
Potenze
Carichi lineari
Ai morsetti di un carico lineare trifase equilibrato, alimentato da una tensione composta U e
percorso da una corrente I con sfasamento j, le potenze saranno:
- P apparente = S = UI, in kVA,
- P attiva = S cos j, in kW,
- P reattiva = Q = S sin j, in kvar.
Carichi non-lineari
Ai morsetti di un carico non lineare, l’espressione di P è molto più complessa, infatti
U e I contengono le armoniche. Semplificando è possibile scrivere:
w P = S l (l = fattore di potenza).
Per le fondamentali U1 e I1 sfasate di j1, le potenze diventano:
- P apparente fondamentale = S1 = U1 I1 3
- P attiva fondamentale = P1 = S1 cos j1
- P reattiva fondamentale Q1 = S1 sin j1
A.12
EFFETTI DELLE ARMONICHE
Gli effetti principali sono:
• perdita di potenza apparente
• riscaldamento dei cavi e delle connessioni (effetto joule causate dalle
singole armoniche di corrente)
• presenza di corrente nel neutro (riscaldamento e perdite)
• inquinamento nell’impianto
- la distorsione in corrente THDI introduce una distorsione in tensione
THDU
- la tensione di sbarra risulta deformata per cui le altre utenze collegate
sono alimentate a loro volta da una tensione deformata con ulteriore
cattivi funzionamenti.
A.13
• rischio di rottura dei condensatori
- la corrente è I = UCω
- con corrente armonica di classe k
ω = 2πkf per cui
I = 2πkfUC
A.14
• problemi nei trasformatori
- riduzione della potenza
- aumento delle perdite a vuoto
- aumento delle perdite a carico
- aumento rumore
A.15
• disturbi su rete dati
• blocco di apparecchiature elettroniche
• errate misure di grandezze elettriche
- particolare attenzione all’utilizzo dei contatori per la misura
dell’energia scambiata e della energia generata, in impianti di
produzione da fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico, biomasse, ecc.)
• costi aggiuntivi
A.16
RIDUZIONE DELLE ARMONICHE
STRATEGIE
⇓
• accettazione della presenza delle armoniche sovradimensionando le
apparecchiature
• eliminazione parziale o totale delle armoniche utilizzando filtri o
conpensatori attivi.
A.17
RIDUZIONE DELLE ARMONICHE
CON SOVRADIMENSIONAMENTO DELLE
APPARECCHIATURE
A.18
AUMENTO DELLA SEZIONE DEI CAVI AL FINE DI LIMITARE LA
DISTORSIONE E LE PERDITE
ω/R.
INFLUENZA DELLA SEZIONE DEI CAVI SUL RAPPORTO Lω
A.19
FILTRI ANTIARMONICHE
FILTRI PASSIVI
• Sono di tipo LC ed accordati sulla frequenza da eliminare oppure
ottenuano una banda di frequenza
• il disinquinamento è efficace solo per l’impianto allo stato attuale
(diagnosi, analisi armoniche, dimensionamento filtro).
FILTRI OMOPOLARI
• filtraggio delle armoniche omopolari di classe 3
• riequilibrio delle correnti di fase
A.20
COMPENSATORI ATTIVI DI ARMONICHE
I compensatori attivi di armoniche misurano le singole correnti armoniche e ne producono
di eguali e contrarie.
Vantaggi della compensazione attiva
- Soluzione "larga banda" che agisce sulle armoniche di ogni singola fase dalla classe 2a
alla 25a (compensazione globale).
- Possibilità di selezionare le classi di armoniche che si vogliono compensare
(compensazione locale).
- Nessun rischio di sovraccarico.
- Si adatta automaticamente ad ogni tipo di utenza, monofase o trifase.
- Compatibile con tutti i regimi di neutro.
- Compensazione del Cos j.
- Riutilizzabile in altre installazioni.
- Aggiornabile con altre unità connesso in parallelo.
- Dimensioni ridotte, estremamente compatto.
- Installazione semplice, con trasformatore di corrente a monte o a valle.
- Tempo di risposta 40 msec
A.21
PRINCIPIO DELLA COMPENSAZIONE ATTIVA CON “SINEWAVE”
A.22
MODALITÀ D’INSTALLAZIONE COMPENSATORI ATTIVI
A.23
INSTALLAZIONE CON UN TA A MONTE DEL CARICO.
A.24