István Nyers: differenze tra le versioni

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la data di nascita di Istvan Nyers secondo il principale giornale sportivo ungherese Nemzetisport è, guardando tutti i documenti scolastici, il 25 Marzo 1924
 
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{{Sportivo
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|1941-1944 |[[Vasutas AK]] |
|1941-1944|ZAK Subotica|
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{{Carriera sportivo
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|sport = calcio |pos = G
|1944 |[[Zuglói GANZ]] |10 (3)
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|1948-1954|Inter|182 (133)
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|1945-1946 |{{Naz|CA|HUN 1946-1949}} | 2 (2)
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|Aggiornato = 31 dicembre 1961
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|Sesso = M
|Sesso = M
|LuogoNascita = Freyming-Merlebach
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|GiornoMeseNascita = 25 maggio (o 25 marzo<ref>https://www.nemzetisport.hu/kepessport/2024/04/szazeves-lenne-nyers-istvan-a-magyar-fuball-vilagcsavargoja-1-resz</ref>)
|GiornoMeseNascita = 25 marzo
|AnnoNascita = 1924
|AnnoNascita = 1924
|LuogoMorte = Subotica
|LuogoMorte = Subotica
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== Biografia ==
== Biografia ==
Fratello maggiore di [[Ferenc Nyers|Ferenc]], anch'egli calciatore, nacque in [[Alsazia]] dove il padre minatore (originario del [[Distretto di Ózd|distretto ungherese di Ózd]]<ref name=gazzetta>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it//2005/marzo/10/Ciao_bomber_Nyers_Hai_saputo_ga_10_0503106397.shtml|titolo=Ciao bomber Nyers|autore=Tomas Misur|autore2=Nicola Cecere|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport]]|data=10 marzo 2005}}</ref>) si era trasferito<ref name=monti>{{cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/istvan-nyers_%28Enciclopedia-dello-Sport%29/|titolo=NYERS, Istvan|autore=Fabio Monti|anno=2002}}</ref>: nel 1946 venne [[Apolide|privato della cittadinanza]] magiara per aver disertato il rientro a [[Budapest]] dopo un incontro con la [[Nazionale di calcio dell'Ungheria|selezione locale]]<ref name=camedda>{{cita web|url=https://www.goal.com/it/notizie/istvan-nyers-l-apolide-del-goal-la-leggendaria-ala-dell-inter-del-dopoguerra/blt50885cc30f6218e5|titolo=István Nyers, l'apolide del goal: la leggendaria ala dell'Inter del Dopoguerra|autore=Paolo Camedda|data=2 marzo 2022}}</ref>, salendo invece su un treno diretto a [[Praga]].<ref name=gazzetta/>
Fratello maggiore di [[Ferenc Nyers|Ferenc]], anch'egli calciatore, nacque in [[Alsazia]] dove il padre minatore (originario del [[Distretto di Ózd|distretto ungherese di Ózd]]<ref name=gazzetta>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it//2005/marzo/10/Ciao_bomber_Nyers_Hai_saputo_ga_10_0503106397.shtml|titolo=Ciao bomber Nyers|autore=Tomas Misur|autore2=Nicola Cecere|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport]]|data=10 marzo 2005}}</ref>) si era trasferito<ref name=monti>{{cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/istvan-nyers_%28Enciclopedia-dello-Sport%29/|titolo=NYERS, Istvan|autore=Fabio Monti|anno=2002}}</ref>: nel 1946 venne [[Apolidia|privato della cittadinanza]] magiara per aver disertato il rientro a [[Budapest]] dopo un incontro con la [[Nazionale di calcio dell'Ungheria|selezione locale]]<ref name=camedda>{{cita web|url=https://www.goal.com/it/notizie/istvan-nyers-l-apolide-del-goal-la-leggendaria-ala-dell-inter-del-dopoguerra/blt50885cc30f6218e5|titolo=István Nyers, l'apolide del goal: la leggendaria ala dell'Inter del Dopoguerra|autore=Paolo Camedda|data=2 marzo 2022}}</ref>, salendo invece su un treno diretto a [[Praga]].<ref name=gazzetta/>


Unitosi in matrimonio nel 1944 con Anna Zvekanović, sorella del compagno di squadra [[Ivan Zvekanović|Ivan]]<ref name=camedda/>, dopo il decesso di quest'ultima sposò la sua ex collaboratrice domestica Giulia<ref name=gazzetta/>: ridotto in condizioni di povertà e colto da un ictus nel gennaio 2005<ref name=gazzetta/>, morì a Subotica il 9 marzo seguente.<ref name=camedda/><ref name=gazzetta/>
Unitosi in matrimonio nel 1944 con Anna Zvekanović, sorella del compagno di squadra [[Ivan Zvekanović|Ivan]]<ref name=camedda/>, dopo il decesso di quest'ultima sposò la sua ex collaboratrice domestica Giulia<ref name=gazzetta/>: ridotto in condizioni di povertà e colto da un ictus nel gennaio 2005<ref name=gazzetta/>, morì a Subotica il 9 marzo seguente.<ref name=camedda/><ref name=gazzetta/>


La sua fama nelle cronache dell'epoca fu peraltro determinata dalla passione per il mercato di lusso e il [[gioco d'azzardo]].<ref name=repubblica>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/03/11/addio-al-grande-nyers-re-dei-gol.html|titolo=Addio al grande Nyers, re dei gol e della notte|pubblicazione=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=11 marzo 2005|p=62}}</ref>
La sua fama nelle cronache dell'epoca fu peraltro determinata dalla passione per il lusso e il [[gioco d'azzardo]].<ref name=repubblica>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/03/11/addio-al-grande-nyers-re-dei-gol.html|titolo=Addio al grande Nyers, re dei gol e della notte|pubblicazione=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=11 marzo 2005|p=62}}</ref>


== Caratteristiche tecniche ==
== Caratteristiche tecniche ==
[[Attaccante (calcio)#Ala|Ala sinistra]] capace di battere a rete coniugando potenza e precisione<ref name=gazzetta/>, eccelleva con entrambi i piedi<ref name=inter>{{Cita|Santo Pallone|titolo=71 - 25 marzo 1924: Stefano Nyers}}.</ref>: affinato il proprio fisico cimentandosi in allenamenti di [[pugilato]]<ref name=camedda/>, copriva i 100 metri con tempi inferiori a 11".<ref name=inter/> Degne di nota anche [[Rimessa dalla linea laterale|rimesse laterali]] da lui effettuate con gittate di 40 metri<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/03/08/da-angelillo-ibra-cento-anni-dell-inter.html|titolo=Da Angelillo a Ibra i cento anni dell'Inter|autore=[[Gianni Mura]]|pubblicazione=la Repubblica|data=8 marzo 2008|pp=1-13}}</ref><ref name=monti/>, utili a cogliere di soprassalto le difese avversarie.<ref name=monti/>
[[Attaccante (calcio)#Ala|Ala sinistra]] capace di battere a rete coniugando potenza e precisione<ref name=gazzetta/>, eccelleva con entrambi i piedi<ref name=inter>{{Cita|Santo Pallone|titolo=71 - 25 marzo 1924: Stefano Nyers}}.</ref>: affinato il proprio fisico cimentandosi in allenamenti di [[pugilato]]<ref name=camedda/>, copriva i 100 metri con tempi inferiori a 11".<ref name=inter/> Degne di nota anche [[Rimessa dalla linea laterale|rimesse laterali]] da lui effettuate con gittate di 40 metri<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/03/08/da-angelillo-ibra-cento-anni-dell-inter.html|titolo=Da Angelillo a Ibra i cento anni dell'Inter|autore=[[Gianni Mura]]|pubblicazione=la Repubblica|data=8 marzo 2008|pp=1-13}}</ref><ref name=monti/>, utili a cogliere di sorpresa le difese avversarie.<ref name=monti/> È inoltre il miglior [[Calcio di rigore|rigorista]] dell'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] in [[Serie A]], con 29 realizzazioni dal dischetto.<ref>{{cita web|url=https://sport.sky.it/calcio/serie-a/rigori-serie-a-giocatori-percentuali|titolo=Serie A, i migliori rigoristi della storia: Ibrahimovic è 21º|data=9 novembre 2020}}</ref>


Era solito indossare cavigliere bianche fuori dai calzettoni<ref name=repubblica/>, abitudine che lo rendeva facilmente riconoscibile sul terreno di gioco.<ref name=repubblica/>
Era solito indossare cavigliere bianche fuori dai calzettoni<ref name=repubblica/>, abitudine che lo rendeva facilmente riconoscibile sul terreno di gioco.<ref name=repubblica/>
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== Carriera ==
== Carriera ==
=== Gli esordi e l'approdo in Italia ===
=== Gli esordi e l'approdo in Italia ===
Messosi in luce con [[Újpest Football Club|Újpest]] e [[Fotbalový Klub Viktoria Žižkov|Viktoria Žižkov]] nei campionati magiaro e boemo<ref name=monti/>, fu notato da [[Helenio Herrera]] durante un'amichevole della primavera 1946 (seconda e ultima apparizione in maglia ungherese<ref name=gazzetta/>) nella quale segnò all'[[Nazionale di calcio dell'Austria|Austria]] calciando da fuori area<ref name=camedda/>: passato agli ordini del ''Mago'' militando nel transalpino [[Stade Français football|Stade Français]]<ref name=gazzetta/>, nell'estate 1948 venne tesserato dall'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] su segnalazione del direttore tecnico [[Giulio Cappelli]] dopo il fallimento di una trattativa con [[Valentino Mazzola]].<ref name=repubblica/>
Messosi in luce con [[Újpest Football Club|Újpest]] e [[Fotbalový Klub Viktoria Žižkov|Viktoria Žižkov]] nei campionati magiaro e boemo<ref name=monti/>, fu notato da [[Helenio Herrera]] durante un'amichevole della primavera 1946 (seconda e ultima apparizione in maglia ungherese<ref name=gazzetta/>) nella quale segnò all'[[Nazionale di calcio dell'Austria|Austria]] calciando da fuori area<ref name=camedda/>: passato agli ordini del ''Mago'' militando nel transalpino [[Stade Français football|Stade Français]]<ref name=gazzetta/>, nell'estate 1948 venne tesserato dall'Inter su segnalazione del direttore tecnico [[Giulio Cappelli]] dopo il fallimento di una trattativa con [[Valentino Mazzola]].<ref name=repubblica/>


=== Inter ===
=== Inter ===
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Andato a segno in entrambi i [[Derby di Milano|derby]] stagionali<ref name=derby>{{cita web|url=https://www.inter.it/en/news/2017-04-12-istvan-nyers-scourge-of-the-rossoneri|titolo=István Nyers, scourge of derby|autore=Roberto Brambilla|data=12 aprile 2017|lingua=inglese}}</ref>, firmò inoltre una doppietta nel rocambolesco 6-5 che il 6 novembre 1949 archiviò in favore della ''Beneamata'' l'evento-simbolo del [[Milano|capoluogo lombardo]].<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2012/gennaio/15/Derby_dieci_lode_Maghi_magie_ga_10_120115034.shtml|titolo=Derby dieci e lode|autore=Germano Bovolenta|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=15 gennaio 2012}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1604_02_1949_0263_0004_22357934/|titolo=All'Inter l'ultimo giro nella rumba dei gol: 6-5|autore=[[Ettore Berra]]|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|data=7 novembre 1949|p=4}}</ref> Da menzionare anche il curioso episodio che lo riguardò durante la trasferta di Firenze del 26 novembre 1950<ref name=camedda/>, in cui ricevette insulti e sberle dal compagno di squadra [[Benito Lorenzi]] per un'occasione da rete sciupata a porta sguarnita<ref name=lorenzi>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1602_02_1950_0280_0005_22408006/|titolo=Pugni a Firenze tra Lorenzi e Nyers|autore=G.C.|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|data=27 novembre 1950|p=5}}</ref>: convinto dalla dirigenza a rimanere in campo malgrado l'intenzione di abbandonare il gioco<ref name=lorenzi/>, si riscattò marcando con un colpo di testa il punto della vittoria.<ref name=lorenzi/>
Andato a segno in entrambi i [[Derby di Milano|derby]] stagionali<ref name=derby>{{cita web|url=https://www.inter.it/en/news/2017-04-12-istvan-nyers-scourge-of-the-rossoneri|titolo=István Nyers, scourge of derby|autore=Roberto Brambilla|data=12 aprile 2017|lingua=inglese}}</ref>, firmò inoltre una doppietta nel rocambolesco 6-5 che il 6 novembre 1949 archiviò in favore della ''Beneamata'' l'evento-simbolo del [[Milano|capoluogo lombardo]].<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2012/gennaio/15/Derby_dieci_lode_Maghi_magie_ga_10_120115034.shtml|titolo=Derby dieci e lode|autore=Germano Bovolenta|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=15 gennaio 2012}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1604_02_1949_0263_0004_22357934/|titolo=All'Inter l'ultimo giro nella rumba dei gol: 6-5|autore=[[Ettore Berra]]|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|data=7 novembre 1949|p=4}}</ref> Da menzionare anche il curioso episodio che lo riguardò durante la trasferta di Firenze del 26 novembre 1950<ref name=camedda/>, in cui ricevette insulti e sberle dal compagno di squadra [[Benito Lorenzi]] per un'occasione da rete sciupata a porta sguarnita<ref name=lorenzi>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1602_02_1950_0280_0005_22408006/|titolo=Pugni a Firenze tra Lorenzi e Nyers|autore=G.C.|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|data=27 novembre 1950|p=5}}</ref>: convinto dalla dirigenza a rimanere in campo malgrado l'intenzione di abbandonare il gioco<ref name=lorenzi/>, si riscattò marcando con un colpo di testa il punto della vittoria.<ref name=lorenzi/>

Dopo le 30 reti realizzate nella stagione precedente, nella stagione 1950-1951 Nyers realizzò 31 reti che sommate alle 23 realizzate da [[Faas Wilkes]] ne fanno la coppia più prolifica nella storia dell'Inter in una singola stagione di Serie A (54 reti), e che se sommate alle 21 di [[Benito Lorenzi]] nella medesima stagione ne fanno il trio più prolifico di sempre nella storia della Serie A in una singola stagione (75 reti).


==== 1952-1954: gli scudetti con Foni ====
==== 1952-1954: gli scudetti con Foni ====
Per apportare senso tattico ad un collettivo ricco di elementi estrosi ma lacunoso sotto il profilo dell'equilibrio<ref name=camedda/>, nell'estate 1952 il presidente [[Carlo Masseroni]] affidò all'ex terzino [[Alfredo Foni]] le redini della squadra<ref name=camedda/>: uno schieramento imperniato sui dettami del [[catenaccio]] non inficiò le doti offensive della compagine<ref name=camedda/>, di cui Nyers figurò quale ''top scorer'' con 15 segnature all'attivo.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,0033_02_1953_0022_0004_9520961/|titolo=Venticinquemila spettatori alla partita Inter-Como: 3-1|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|data=26 gennaio 1953|p=4}}</ref> Frattanto soprannominato ''Grand Etienne'' dalla [[Tifoseria del Football Club Internazionale Milano|tifoseria]]<ref name=camedda/>, il 3 maggio 1953 assurse a protagonista della sfida-scudetto contro il [[Palermo Football Club|Palermo]]<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,0050_02_1953_0105_0005_9592617/|titolo=Lorenzi sbatte in piena corsa contro un palo|autore=Leo Cattini|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|data=4 maggio 1953|p=5}}</ref>: fautore del vantaggio interista e quindi del conseguente raddoppio<ref name=scudetto>{{Cita|Santo Pallone|titolo=123 - 3 maggio 1953: Inter-Palermo 3-0}}.</ref>, servì infine a [[Lennart Skoglund|Skoglund]] un [[Assist (calcio)|assist]] per il definitivo 3-0.<ref name=scudetto/>
Per apportare senso tattico ad un collettivo ricco di elementi estrosi ma lacunoso sotto il profilo dell'equilibrio<ref name=camedda/>, nell'estate 1952 il presidente [[Carlo Masseroni]] affidò all'ex terzino [[Alfredo Foni]] le redini della squadra<ref name=camedda/>: uno schieramento imperniato sui dettami del [[Catenaccio (calcio)|catenaccio]] non inficiò le doti offensive della compagine<ref name=camedda/>, di cui Nyers figurò quale ''miglior marcatore'' con 15 segnature all'attivo.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,0033_02_1953_0022_0004_9520961/|titolo=Venticinquemila spettatori alla partita Inter-Como: 3-1|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|data=26 gennaio 1953|p=4}}</ref> Frattanto soprannominato ''Grand Etienne'' dalla [[Tifoseria del Football Club Internazionale Milano|tifoseria]]<ref name=camedda/>, il 3 maggio 1953 assurse a protagonista della sfida-scudetto contro il [[Palermo Football Club|Palermo]]<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,0050_02_1953_0105_0005_9592617/|titolo=Lorenzi sbatte in piena corsa contro un palo|autore=Leo Cattini|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|data=4 maggio 1953|p=5}}</ref>: fautore del vantaggio interista e quindi del conseguente raddoppio<ref name=scudetto>{{Cita|Santo Pallone|titolo=123 - 3 maggio 1953: Inter-Palermo 3-0}}.</ref>, servì infine a [[Lennart Skoglund|Skoglund]] un [[Assist (calcio)|assist]] per il definitivo 3-0.<ref name=scudetto/>


L'insorgere di attriti con Masseroni per una richiesta di aumento salariale non accolta dalla società ne determinò un temporaneo accantonamento dalla rosa<ref name=gazzetta/><ref name=repubblica/>, provvedimento revocato da Foni a stagione in corso<ref name=camedda/>: la punta celebrò il ritorno in campo nella stracittadina datata 1º novembre 1953<ref name=gazzetta/>, decidendo con una tripletta la sfida coi [[Associazione Calcio Milan|rossoneri]].<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,0051_02_1953_0256_0005_9595136/|titolo=Il Milan inizia col catenaccio e l'Inter vince nella ripresa: 3-0|autore=Vittorio Pozzo|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|data=2 novembre 1953|p=5}}</ref> Il 30 maggio 1954 appose nuovamente un sigillo sul tricolore<ref name=camedda/>, refertando una duplice marcatura nel 4-2 conseguito sul campo di Trieste.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1593_02_1954_0127_0005_22077641/|titolo=Festosa invasione|autore=Leo Cattini|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|data=31 maggio 1954|p=5}}</ref>
L'insorgere di attriti con Masseroni per una richiesta di aumento salariale non accolta dalla società ne determinò un temporaneo accantonamento dalla rosa<ref name=gazzetta/><ref name=repubblica/>, provvedimento revocato da Foni a stagione in corso<ref name=camedda/>: la punta celebrò il ritorno in campo nella stracittadina datata 1º novembre 1953<ref name=gazzetta/>, decidendo con una tripletta la sfida coi [[Associazione Calcio Milan|rossoneri]].<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,0051_02_1953_0256_0005_9595136/|titolo=Il Milan inizia col catenaccio e l'Inter vince nella ripresa: 3-0|autore=Vittorio Pozzo|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|data=2 novembre 1953|p=5}}</ref> Il 30 maggio 1954 appose nuovamente un sigillo sul tricolore<ref name=camedda/>, refertando una duplice marcatura nel 4-2 conseguito sul campo di Trieste.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1593_02_1954_0127_0005_22077641/|titolo=Festosa invasione|autore=Leo Cattini|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|data=31 maggio 1954|p=5}}</ref>
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Trasferitosi alla [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] per il [[Serie A 1954-1955|campionato 1954-55]]<ref name=camedda/>, inaugurò l'esperienza capitolina col decisivo rigore in quel di Novara nella gara disputata il 19 settembre 1954.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1594_02_1954_0223_0004_22091902/|titolo=Un'autorete apre alla Roma la via del successo a Novara: 2-1|autore=Paolo Bertoldi|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|data=20 settembre 1954|p=4}}</ref>
Trasferitosi alla [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] per il [[Serie A 1954-1955|campionato 1954-55]]<ref name=camedda/>, inaugurò l'esperienza capitolina col decisivo rigore in quel di Novara nella gara disputata il 19 settembre 1954.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1594_02_1954_0223_0004_22091902/|titolo=Un'autorete apre alla Roma la via del successo a Novara: 2-1|autore=Paolo Bertoldi|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|data=20 settembre 1954|p=4}}</ref>


Giocò in seguito nel [[Catalogna|catalano]] [[Terrassa Futbol Club|Terrassa]]<ref name=gazzetta/>, fornendo poi un contributo alla storica promozione del [[Calcio Lecco 1912|Lecco]] in Serie A nella primavera 1960<ref name=camedda/>: il passaggio al [[Football Club Valdagno|Valdagno]] ne calò il sipario sull'attività agonistica.<ref name=repubblica/>
Giocò in seguito nel [[Catalogna|catalano]] [[Terrassa Futbol Club|Terrassa]]<ref name=gazzetta/>, fornendo poi un contributo alla storica promozione del [[Calcio Lecco 1912|Lecco]] in Serie A nella primavera 1960<ref name=camedda/>: il passaggio al [[Football Club Valdagno|Valdagno]] fece calare il sipario sulla sua attività agonistica.<ref name=repubblica/>


== Statistiche ==
== Statistiche ==
=== Presenze e reti nei club ===
=== Presenze e reti nei club ===
''Statistiche aggiornate al 31 dicembre 1961''.


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|1944
|1944
|{{Bandiera|HUN 1940-1945}} [[Zuglói GANZ]]
|{{Bandiera|HUN 1940-1945}} [[Zuglói GANZ]] || [[Nemzeti Bajnokság II 1943-1944|NBI]] || 10 || 3 ||-||-||-||-||-||-||-||-||-|| 10 || 3
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|1945
|1945
|{{Bandiera|HUN 1940-1945}} [[Budapest Honvéd Football Club|Kispest FC]]
|{{Bandiera|HUN 1940-1945}} [[Budapest Honvéd Football Club|Kispest FC]]||[[Nemzeti Bajnokság I 1945|NBI]]|| 3 || 0 ||-||-||-||-||-||-||-||-||-|| 3 || 0
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|1945-1946
|1945-1946
|{{Bandiera|HUN 1940-1945}} [[Újpest Football Club|Újpest FC]]
|{{Bandiera|HUN 1940-1945}} [[Újpest Football Club|Újpest FC]]||[[Nemzeti Bajnokság I 1945-1946|NBI]]|| 22|| 20 ||-||-||-||-||-||-||-||-||-|| 22 || 20
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|1946
|1946
|{{Bandiera|CSK}} [[Fotbalový Klub Viktoria Žižkov|Viktoria Žižkov]]
|{{Bandiera|CSK}} [[Fotbalový Klub Viktoria Žižkov|Viktoria Žižkov]]||[[Státní liga 1946-1947|SL]]|| 3 || 1 ||-||-||-||-||-||-||-||-||-|| 3 || 1
|[[Státní liga 1946-1947|SL]]||3||1
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|1946-1947
|1946-1947
|rowspan="2" valign=center align=center|{{Bandiera|FRA}} [[Stade Français football|Stade Français]]
|rowspan="2" valign=center align=center|{{Bandiera|FRA}} [[Stade Français football|Stade Français]]||[[Division 1 1946-1947|D1]]|| 35 || 21 ||[[Coppa di Francia 1946-1947|CF]]||?||?||-||-||-||-||-||-|| 35 || 21
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|1947-1948
|[[Division 1 1947-1948|D1]]||27||13
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! colspan="3"|Totale Stade Français || 62 || 34 || ||?||?|| ||-||-|| ||-||-|| 62 || 34
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|[[Football Club Internazionale 1948-1949|1948-1949]]
|[[Football Club Internazionale 1948-1949|1948-1949]]||rowspan="6" valign=center align=center|{{Bandiera|ITA}} [[Football Club Internazionale Milano|Inter]]||[[Serie A 1948-1949|A]]|| 36 || 26 ||-||-||-||-||-||-||-||-||-|| 36 || 26
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|[[Football Club Internazionale 1949-1950|1949-1950]]||[[Serie A 1949-1950|A]]|| 36 || 30 ||-||-||-||-||-||-||-||-||-|| 36 || 30
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|[[Football Club Internazionale 1950-1951|1950-1951]]
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|[[Football Club Internazionale 1951-1952|1951-1952]]
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|[[Football Club Internazionale 1952-1953|1952-1953]]
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|[[Serie A 1952-1953|A]]||31||15
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|[[Football Club Internazionale 1953-1954|1953-1954]]
|[[Football Club Internazionale 1953-1954|1953-1954]]||[[Serie A 1953-1954|A]]|| 14 || 8 ||-||-||-||-||-||-||-||-||-|| 14 || 8
|[[Serie A 1953-1954|A]]||14||8
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|-
! colspan="3"|Totale Inter || 182 || 133
! colspan="3"|Totale Inter || 182 || 133 || ||-||-|| ||-||-|| ||-||-|| 182 || 133
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|1954||{{Bandiera|SWI}} [[Servette]]||[[Lega Nazionale A 1954-1955|A]]|| 0 || 0 ||-||-||-||-||-||-||-||-||-|| 0 || 0
|[[Associazione Sportiva Roma 1954-1955|1954-1955]]
|rowspan="2" valign=center align=center|{{Bandiera|ITA}} [[Associazione Sportiva Roma|Roma]]
|[[Serie A 1954-1955|A]]||25||11
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|[[Associazione Sportiva Roma 1955-1956|1955-1956]]
|[[Associazione Sportiva Roma 1954-1955|1954-1955]]||rowspan="2" valign=center align=center|{{Bandiera|ITA}} [[Associazione Sportiva Roma|Roma]]
|[[Serie A 1954-1955|A]]|| 25 || 11 ||-||-||-||-||-||-||[[Coppa Mitropa 1955|CM]]|| 2 || 1 || 27 || 12
|[[Serie A 1955-1956|A]]||29||9
|-
|-
|[[Associazione Sportiva Roma 1955-1956|1955-1956]]||[[Serie A 1955-1956|A]]|| 29 || 9 ||-||-||-||-||-||-||[[Pequeña Copa del Mundo|PCM]]||5||1|| 34 || 10
! colspan="3"|Totale Roma || 54 || 20
|-
|-
! colspan="3"|Totale Roma || 54 || 20 || ||-||-|| ||-||-|| ||7||2|| 61 || 22
|1956-1957
|{{Bandiera|ESP 1945-1977}} [[Centre d'Esports Sabadell Fútbol Club|Sabadell]]
|[[Segunda División 1956-1957 (Spagna)|SD]]||?||?
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|-
|[[Club de Fútbol Barcelona 1956-1957|1956-1957]]||{{Bandiera|Spagna 1945-1977}} {{Calcio Barcellona|N}}||[[Primera División 1956-1957 (Spagna)|PD]]|| 0 || 0 ||-||-||-||-||-||-||-||-||-|| 0 || 0
|1957-1958
|{{Bandiera|ESP 1945-1977}} [[Terrassa Futbol Club|Terrassa]]
|[[Segunda División 1957-1958 (Spagna)|SD]]||11||5
|-
|-
||1957||{{Bandiera|ESP 1945-1977}} [[Terrassa Futbol Club|Terrassa]]
|[[Associazione Calcio Lecco 1958-1959|1958-1959]]
|[[Segunda División 1956-1957 (Spagna)|SD]]|| 11 || 5 ||-||-||-||-||-||-||-||-||-|| 11 || 5
|rowspan="2" valign=center align=center|{{Bandiera|ITA}} [[Calcio Lecco 1912|Lecco]]
|[[Serie B 1958-1959|B]]||9||3
|-
|-
|1958||{{Bandiera|ESP 1945-1977}} [[Centre d'Esports Sabadell Fútbol Club|Sabadell]]|| [[Segunda División 1957-1958 (Spagna)|SD]] ||?||? ||-||-||-||-||-||-||-||-||-|| ? || ?
|[[Associazione Calcio Lecco 1959-1960|1959-1960]]
|[[Serie B 1959-1960|B]]||27||8
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|-
|[[Associazione Calcio Lecco 1958-1959|1958-1959]]||rowspan="2" valign=center align=center|{{Bandiera|ITA}} [[Calcio Lecco 1912|Lecco]]
! colspan="3"|Totale Lecco || 36 || 11
|[[Serie B 1958-1959|B]]|| 9 || 3 ||-||-||-||-||-||-||-||-||-|| 9 || 3
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|[[Associazione Calcio Marzotto 1960-1961|1960-1961]]
|[[Associazione Calcio Lecco 1959-1960|1959-1960]]||[[Serie B 1959-1960|B]]|| 27 || 8 ||[[Coppa Italia 1959-1960|CI]]||1||0||-||-||-||-||-||-|| 28 || 8
|{{Bandiera|Italia}} [[Associazione Calcio Nuova Valdagno|Marzotto Valdagno]]
|[[Serie B 1960-1961|B]]||11||2
|-
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! colspan="3"|Totale !! 378+ !! 221+
! colspan="3"|Totale Lecco || 36 || 11 ||||1||0||-||-||-||-||-||-|| 37 || 11
|-
|[[Associazione Calcio Marzotto 1960-1961|1960-1961]]||{{Bandiera|Italia}} [[Associazione Calcio Nuova Valdagno|Marzotto Valdagno]]
|[[Serie B 1960-1961|B]]|| 11 || 2 ||-||-||-||-||-||-||-||-||-|| 11 || 2
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! colspan="3"|Totale !! 394 !! 229 || ||1+||0+|| ||-||-|| ||7||2|| 402 || 231
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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|titolo=Inter tutti i santi giorni: 365+1 motivi per tifare Inter|autore=Santo Pallone|editore=Kowalski Editore|anno=2013|pp=128|ISBN=9788874965502|cid=Santo Pallone}}
* {{Cita libro|titolo=Inter tutti i santi giorni: 365+1 motivi per tifare Inter|autore=Santo Pallone|editore=Kowalski Editore|anno=2013|pp=128|ISBN=9788874965502|cid=Santo Pallone}}

== Altri progetti ==
{{interprogetto}}


== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
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[[Categoria:Calciatori della Nazionale ungherese]]
[[Categoria:Calciatori della Nazionale ungherese]]
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[[Categoria:Calciatori apolidi]]
[[Categoria:Capocannonieri della Serie A]]

Versione attuale delle 14:04, 19 ott 2024

István Nyers
Nyers durante un allenamento
NazionalitàUngheria (bandiera) Ungheria
Calcio
RuoloAttaccante
Termine carriera1961
Carriera
Giovanili
1941-1944ŽAK Subotica
Squadre di club1
1944Ganz10 (3)
1945Kispest3 (0)
1945-1946Újpesti22 (20)
1946Viktoria Žižkov3 (1)
1946-1948Stade Français62 (34)
1948-1954Inter182 (133)
1954Servette0 (0)
1954-1956Roma54 (20)
1956-1957Barcellona0 (0)
1957Terrassa11 (5)
1958Sabadell? (?)
1958-1960Lecco36 (11)
1960-1961Marzotto Valdagno11 (2)
Nazionale
1945-1946Ungheria (bandiera) Ungheria2 (2)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 31 dicembre 1961

István Nyers, detto anche Stefano o Etienne ( ˈiʃtvaːn ɲerʃ; Freyming-Merlebach, 25 maggio (o 25 marzo[1]) 1924Subotica, 9 marzo 2005), è stato un calciatore francese naturalizzato ungherese, di ruolo attaccante.

Fratello maggiore di Ferenc, anch'egli calciatore, nacque in Alsazia dove il padre minatore (originario del distretto ungherese di Ózd[2]) si era trasferito[3]: nel 1946 venne privato della cittadinanza magiara per aver disertato il rientro a Budapest dopo un incontro con la selezione locale[4], salendo invece su un treno diretto a Praga.[2]

Unitosi in matrimonio nel 1944 con Anna Zvekanović, sorella del compagno di squadra Ivan[4], dopo il decesso di quest'ultima sposò la sua ex collaboratrice domestica Giulia[2]: ridotto in condizioni di povertà e colto da un ictus nel gennaio 2005[2], morì a Subotica il 9 marzo seguente.[4][2]

La sua fama nelle cronache dell'epoca fu peraltro determinata dalla passione per il lusso e il gioco d'azzardo.[5]

Caratteristiche tecniche

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Ala sinistra capace di battere a rete coniugando potenza e precisione[2], eccelleva con entrambi i piedi[6]: affinato il proprio fisico cimentandosi in allenamenti di pugilato[4], copriva i 100 metri con tempi inferiori a 11".[6] Degne di nota anche rimesse laterali da lui effettuate con gittate di 40 metri[7][3], utili a cogliere di sorpresa le difese avversarie.[3] È inoltre il miglior rigorista dell'Inter in Serie A, con 29 realizzazioni dal dischetto.[8]

Era solito indossare cavigliere bianche fuori dai calzettoni[5], abitudine che lo rendeva facilmente riconoscibile sul terreno di gioco.[5]

Gli esordi e l'approdo in Italia

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Messosi in luce con Újpest e Viktoria Žižkov nei campionati magiaro e boemo[3], fu notato da Helenio Herrera durante un'amichevole della primavera 1946 (seconda e ultima apparizione in maglia ungherese[2]) nella quale segnò all'Austria calciando da fuori area[4]: passato agli ordini del Mago militando nel transalpino Stade Français[2], nell'estate 1948 venne tesserato dall'Inter su segnalazione del direttore tecnico Giulio Cappelli dopo il fallimento di una trattativa con Valentino Mazzola.[5]

1948-1952: i primi anni

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Autore di una tripletta alla Sampdoria nel giorno del suo debutto[9][10], l'attaccante denunciò un notevole impatto realizzativo che gli valse peraltro il titolo di cannoniere della stagione 1948-49[11]: l'Inter terminò il campionato in seconda posizione a 5 punti dal Torino[4], col giocatore vistosi annullare un gol per fuorigioco nello scontro diretto coi granata del 30 aprile 1949.[12]

Andato a segno in entrambi i derby stagionali[13], firmò inoltre una doppietta nel rocambolesco 6-5 che il 6 novembre 1949 archiviò in favore della Beneamata l'evento-simbolo del capoluogo lombardo.[14][15] Da menzionare anche il curioso episodio che lo riguardò durante la trasferta di Firenze del 26 novembre 1950[4], in cui ricevette insulti e sberle dal compagno di squadra Benito Lorenzi per un'occasione da rete sciupata a porta sguarnita[16]: convinto dalla dirigenza a rimanere in campo malgrado l'intenzione di abbandonare il gioco[16], si riscattò marcando con un colpo di testa il punto della vittoria.[16]

Dopo le 30 reti realizzate nella stagione precedente, nella stagione 1950-1951 Nyers realizzò 31 reti che sommate alle 23 realizzate da Faas Wilkes ne fanno la coppia più prolifica nella storia dell'Inter in una singola stagione di Serie A (54 reti), e che se sommate alle 21 di Benito Lorenzi nella medesima stagione ne fanno il trio più prolifico di sempre nella storia della Serie A in una singola stagione (75 reti).

1952-1954: gli scudetti con Foni

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Per apportare senso tattico ad un collettivo ricco di elementi estrosi ma lacunoso sotto il profilo dell'equilibrio[4], nell'estate 1952 il presidente Carlo Masseroni affidò all'ex terzino Alfredo Foni le redini della squadra[4]: uno schieramento imperniato sui dettami del catenaccio non inficiò le doti offensive della compagine[4], di cui Nyers figurò quale miglior marcatore con 15 segnature all'attivo.[17] Frattanto soprannominato Grand Etienne dalla tifoseria[4], il 3 maggio 1953 assurse a protagonista della sfida-scudetto contro il Palermo[18]: fautore del vantaggio interista e quindi del conseguente raddoppio[19], servì infine a Skoglund un assist per il definitivo 3-0.[19]

L'insorgere di attriti con Masseroni per una richiesta di aumento salariale non accolta dalla società ne determinò un temporaneo accantonamento dalla rosa[2][5], provvedimento revocato da Foni a stagione in corso[4]: la punta celebrò il ritorno in campo nella stracittadina datata 1º novembre 1953[2], decidendo con una tripletta la sfida coi rossoneri.[20] Il 30 maggio 1954 appose nuovamente un sigillo sul tricolore[4], refertando una duplice marcatura nel 4-2 conseguito sul campo di Trieste.[21]

Le 133 reti segnate con l'Inter (11 delle quali nei confronti cittadini[13]) lo pongono al terzo posto nella graduatoria dei marcatori in Serie A[4], preceduto in tal senso da Giuseppe Meazza e Lorenzi ma primo tra i calciatori stranieri.[4]

Ultime esperienze

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Trasferitosi alla Roma per il campionato 1954-55[4], inaugurò l'esperienza capitolina col decisivo rigore in quel di Novara nella gara disputata il 19 settembre 1954.[22]

Giocò in seguito nel catalano Terrassa[2], fornendo poi un contributo alla storica promozione del Lecco in Serie A nella primavera 1960[4]: il passaggio al Valdagno fece calare il sipario sulla sua attività agonistica.[5]

Presenze e reti nei club

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Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1944 Ungheria (bandiera) Zuglói GANZ NBI 10 3 - - - - - - - - - 10 3
1945 Ungheria (bandiera) Kispest FC NBI 3 0 - - - - - - - - - 3 0
1945-1946 Ungheria (bandiera) Újpest FC NBI 22 20 - - - - - - - - - 22 20
1946 Cecoslovacchia (bandiera) Viktoria Žižkov SL 3 1 - - - - - - - - - 3 1
1946-1947 Francia (bandiera) Stade Français D1 35 21 CF ? ? - - - - - - 35 21
1947-1948 D1 27 13 CF ? ? - - - - - - 27 13
Totale Stade Français 62 34 ? ? - - - - 62 34
1948-1949 Italia (bandiera) Inter A 36 26 - - - - - - - - - 36 26
1949-1950 A 36 30 - - - - - - - - - 36 30
1950-1951 A 36 31 - - - - - - - - - 36 31
1951-1952 A 29 23 - - - - - - - - - 29 23
1952-1953 A 31 15 - - - - - - - - - 31 15
1953-1954 A 14 8 - - - - - - - - - 14 8
Totale Inter 182 133 - - - - - - 182 133
1954 Svizzera (bandiera) Servette A 0 0 - - - - - - - - - 0 0
1954-1955 Italia (bandiera) Roma A 25 11 - - - - - - CM 2 1 27 12
1955-1956 A 29 9 - - - - - - PCM 5 1 34 10
Totale Roma 54 20 - - - - 7 2 61 22
1956-1957 Spagna (bandiera) Barcellona PD 0 0 - - - - - - - - - 0 0
1957 Spagna (bandiera) Terrassa SD 11 5 - - - - - - - - - 11 5
1958 Spagna (bandiera) Sabadell SD ? ? - - - - - - - - - ? ?
1958-1959 Italia (bandiera) Lecco B 9 3 - - - - - - - - - 9 3
1959-1960 B 27 8 CI 1 0 - - - - - - 28 8
Totale Lecco 36 11 1 0 - - - - - - 37 11
1960-1961 Italia (bandiera) Marzotto Valdagno B 11 2 - - - - - - - - - 11 2
Totale 394 229 1+ 0+ - - 7 2 402 231

Cronologia presenze e reti in nazionale

[modifica | modifica wikitesto]
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Ungheria
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
30-9-1945 Budapest Ungheria Ungheria (bandiera) 7 – 2 Romania (bandiera) Romania Amichevole 1
14-4-1946 Vienna Austria Austria (bandiera) 3 – 2 Ungheria (bandiera) Ungheria Amichevole 1
Totale Presenze 2 Reti 2
Ujpest: 1945-1946
Inter: 1952-1953, 1953-1954
Barcellona: 1957
1948-1949 (26 gol)
  1. ^ https://www.nemzetisport.hu/kepessport/2024/04/szazeves-lenne-nyers-istvan-a-magyar-fuball-vilagcsavargoja-1-resz
  2. ^ a b c d e f g h i j k Tomas Misur e Nicola Cecere, Ciao bomber Nyers, in La Gazzetta dello Sport, 10 marzo 2005.
  3. ^ a b c d Fabio Monti, NYERS, Istvan, su treccani.it, 2002.
  4. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q Paolo Camedda, István Nyers, l'apolide del goal: la leggendaria ala dell'Inter del Dopoguerra, su goal.com, 2 marzo 2022.
  5. ^ a b c d e f Addio al grande Nyers, re dei gol e della notte, in la Repubblica, 11 marzo 2005, p. 62.
  6. ^ a b Santo Pallone, 71 - 25 marzo 1924: Stefano Nyers.
  7. ^ Gianni Mura, Da Angelillo a Ibra i cento anni dell'Inter, in la Repubblica, 8 marzo 2008, pp. 1-13.
  8. ^ Serie A, i migliori rigoristi della storia: Ibrahimovic è 21º, su sport.sky.it, 9 novembre 2020.
  9. ^ Luca Curino, Germano Bovolenta e Lodovico Maradei, "E non sono ancora al massimo", in La Gazzetta dello Sport, 30 agosto 1999.
  10. ^ "Tre a solo" di Nyers, in Nuova Stampa Sera, 20 settembre 1948, p. 4.
  11. ^ Vittorio Pozzo, Tra l'Inter e il Milan difese instabili: 4-4, in Nuova Stampa Sera, 7 febbraio 1949, p. 4.
  12. ^ Luigi Cavallero, La grande partita di San Siro: 0-0, in La Nuova Stampa, 1º maggio 1949, p. 4.
  13. ^ a b (EN) Roberto Brambilla, István Nyers, scourge of derby, su inter.it, 12 aprile 2017.
  14. ^ Germano Bovolenta, Derby dieci e lode, in La Gazzetta dello Sport, 15 gennaio 2012.
  15. ^ Ettore Berra, All'Inter l'ultimo giro nella rumba dei gol: 6-5, in Nuova Stampa Sera, 7 novembre 1949, p. 4.
  16. ^ a b c G.C., Pugni a Firenze tra Lorenzi e Nyers, in Nuova Stampa Sera, 27 novembre 1950, p. 5.
  17. ^ Venticinquemila spettatori alla partita Inter-Como: 3-1, in Nuova Stampa Sera, 26 gennaio 1953, p. 4.
  18. ^ Leo Cattini, Lorenzi sbatte in piena corsa contro un palo, in Nuova Stampa Sera, 4 maggio 1953, p. 5.
  19. ^ a b Santo Pallone, 123 - 3 maggio 1953: Inter-Palermo 3-0.
  20. ^ Vittorio Pozzo, Il Milan inizia col catenaccio e l'Inter vince nella ripresa: 3-0, in Nuova Stampa Sera, 2 novembre 1953, p. 5.
  21. ^ Leo Cattini, Festosa invasione, in Nuova Stampa Sera, 31 maggio 1954, p. 5.
  22. ^ Paolo Bertoldi, Un'autorete apre alla Roma la via del successo a Novara: 2-1, in Nuova Stampa Sera, 20 settembre 1954, p. 4.
  • Santo Pallone, Inter tutti i santi giorni: 365+1 motivi per tifare Inter, Kowalski Editore, 2013, pp. 128, ISBN 9788874965502.

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