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Filippina Elisabetta di Borbone-Orléans

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Filippina Elisabetta di Borbone-Orléans
Filippina Elisabetta ritratta da Gobert
Principessa del Sangue
Mademoiselle de Beaujolais
In carica18 dicembre 1714 –
21 maggio 1734
Nome completoPhilippine Élisabeth Charlotte de Bourbon-Orléans
TrattamentoSua Altezza Reale
NascitaReggia di Versailles, 18 dicembre 1714
MorteParigi, 21 maggio 1734
PadreFilippo II, Duca d'Orléans
MadreFrancesca Maria di Borbone
ReligioneCattolicesimo

Filippa Elisabetta Carlotta di Orléans (Versailles, 18 dicembre 1714Parigi, 21 maggio 1734) fu la figlia di Filippo II di Borbone, duca d'Orléans e della moglie Francesca Maria di Borbone-Francia, la più giovane tra le figlie femmine legittimate di re Luigi XIV e dell'amante, Madame de Montespan. In quanto membro della Casa regnante di Borbone e della Casa d'Orléans, Filippa Elisabetta era una Principessa del Sangue.

Filippa Elisabetta Carlotta d'Orléans nacque al Palazzo di Versailles; era la quinta figlia femmina sopravvissuta dei suoi genitori ed in gioventù era conosciuta come Mademoiselle de Beaujolais. Allevata in un convento assieme alla sorella minore Luisa Diana, crebbe nel periodo della reggenza.

Furono suoi fratelli e sorelle:

La nonna paterna, Elisabetta Carlotta del Palatinato, era profondamente affezionata alla nipote e la visitava quasi ogni giorno al Palais-Royal a Parigi. La nonna materna era invece Madame de Montespan, morta nel 1707, sette anni prima della nascita di Filippa.

A partire dal 1715 suo padre fu il governante de facto della Francia, come reggente per il piccolo re Luigi XV; nel 1718 scoppiò la Guerra della Quadruplice Alleanza tra Francia e Spagna. Nel 1720 re Filippo V di Spagna manifestò la propria intenzione di riappacificarsi con la potenza nemica e propose un triplo matrimonio: la sua figlia di tre anni, l'infanta Marianna Vittoria, avrebbe sposato il quindicenne Luigi XV, mentre il suo figlio ed erede, l'infante Luigi, avrebbe sposato una delle figlie del Reggente, e così pure avrebbe fatto l'infante Carlo.

Fu quindi stabilito che Filippa Elisabetta avrebbe sposato l'infante Carlo, il più giovane tra i figli di Filippo V; nel 1721 la sorella dodicenne di Filippa, Luisa Elisabetta, raggiunse Madrid.

Il futuro marito di Filippa Elisabetta era destinato a diventare il governante della Toscana,[1] dal momento che il fratellastro Luigi era l'erede al trono di Spagna, essendo il figlio primogenito del Re. La dote, simile a quella della sorella divenuta Principessa delle Asturie, fu stabilita in 400 000 écu dati dal Re di Francia (a cui aggiunse numerosi altri doni), 40 000 dal padre di lei e 50 000 in gioielli donati dal Re di Spagna. Il Reggente ed il Duca di Chartres, rispettivamente suo padre e suo fratello, viaggiarono con Filippa Elisabetta fino a Bourg-la-Reine, come avevano fatto in precedenza con la sorella Luisa Elisabetta l'anno precedente; viaggiò con lei anche il fratellastro Charles de Saint-Albin.

Ella giunse a poi a Buitrago, ad un giorno di viaggio da Madrid, e qui incontrò la famiglia reale spagnola, tra cui il re Filippo V, la regina Isabella, il Principe delle Asturie con la moglie (sorella di Filippa) ed il suo promesso sposo, l'infante Carlo. La regina Isabella, nata principessa di Parma e Piacenza e ultima erede della famiglia Farnese, in seguito, scrisse a Filippo II d'Orléans ed alla moglie:

«Credo, che non sarete dispiaciuti dall'apprendere del suo primo colloquio con il suo piccolo marito. Si sono abbracciati molto affettuosamente e si sono baciati, e mi sembra che lei non gli dispiaccia. Meglio, a partire da questa sera difficilmente si lasceranno. Ella ha detto un centinaio di cose carine; alcuni potrebbero non credere alle cose che disse, se non le avesse udite. Lei ha la mente di un angelo e mio figlio è solo troppo felice di averla [...] Ella mi ha incaricato di dirvi che vi ama con tutto il cuore, e che è piuttosto contenta con il marito.»

Alla Duchessa d'Orléans scrisse poi:

«Trovo che lei sia la più bella e la più amabile bambina del mondo. È la cosa più piacevole che sia possibile immaginare di vedere con il suo piccolo marito: come si accarezzano l'un l'altra e come già si amano! Hanno mille piccoli segreti da raccontarsi e non riescono a separarsi per un istante.[2]»

La relazione con la sorella, che non era mai stata buona, si guastò ulteriormente a causa del fatto che la giovane Filippa riuscì a guadagnarsi le attenzioni della corte spagnola per la sua bellezza ed intelligenza, cosa che non era invece mai accaduta all'arrivo di Luisa Elisabetta. Il fidanzamento di Filippa Elisabetta con l'Infante venne in seguito annullato, cosicché essa e la sorella, rimasta vedova, vennero richiamate in Francia nel 1728; la partenza della principessina d'Orléans venne salutata con tristezza, a differenza di quanto non era avvenuto con la sorella, che non era mai stata popolare a corte. Filippa e Luisa arrivarono alla frontiera francese nei pressi di Saint-Jean-Pied-de-Port e poi proseguirono oltre, ma le due ragazze non poterono entrare nella città di Bayonne perché il loro cugino Luigi Enrico, duca di Borbone e primo ministro di Francia, non era riuscito ad inviare ordini per procurare un alloggio sicuro alle giovani cugine. Francesca Maria, loro madre, fu quindi obbligata a provvedere di fornir loro delle stanze nel castello di Vincennes, dove arrivarono in giugno.

Quando il precedente fidanzato divenne Duca di Parma nel 1731, le speranze di Filippa Elisabetta e della madre si ravvivarono, sperando che il matrimonio fosse comunque ancora possibile. Francesca Maria prese quindi contatti con il Marchese di Bissy, l'ambasciatore francese a Parma, e ne ottenne informazioni incoraggianti: Carlo si era infatti mantenuto fedele alla fidanzata e aveva fatto tesoro di un anello che gli aveva donato Filippa. Con l'incoraggiamento dell'ormai Duchessa Madre d'Orléans, il diplomatico andò a parlare con Carlo e gli chiese cosa pensava a proposito della possibilità di ricreare la coppia di un tempo. Il nuovo Duca Regnante affermò che era intenzionato ancora a sposare Filippa e quindi diede ordini al premier parmense di utilizzare qualunque misura per assicurarsi la mano dell'amata; quest'ultimo disse però che egli non avrebbe potuto acconsentire ad aiutare il sovrano finché non avesse visto che sul fronte spagnolo non vi erano ostilità.

Nel 1733 lo scoppiò della guerra di successione polacca causò un cambiamento delle relazioni internazionali e, in seguito, portò Carlo di Borbone-Spagna a diventare Re delle Due Sicilie. Nonostante questo, Filippa Elisabetta non vide il giorno in cui il suo fidanzato divenne Re; mentre risiedeva nel tranquillo castello di Bagnolet a Parigi, la residenza preferita della madre, essa morì di vaiolo all'età di diciannove anni. In occasione della sua morte lo scrittore francese Matthieu Marais scrisse al presidente Bouhier:

«Tutti sono in lacrime, ed io pure; era una principessa affascinante.[3]»

Titoli nobiliari

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  • 18 dicembre 1714 – 21 maggio 1734: "Sua Altezza Serenissima" Mademoiselle de Beaujolais
Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Luigi XIII di Francia Enrico IV di Francia  
 
Maria de' Medici  
Filippo I di Borbone-Orléans  
Anna d'Asburgo Filippo III di Spagna  
 
Margherita d'Austria-Stiria  
Filippo II di Borbone-Orléans  
Carlo I Luigi del Palatinato Federico V Elettore Palatino  
 
Elisabetta Stuart  
Elisabetta Carlotta del Palatinato  
Carlotta d'Assia-Kassel Guglielmo V d'Assia-Kassel  
 
Amalia Elisabetta di Hanau-Münzenberg  
Filippa Elisabetta di Borbone-Orléans  
Luigi XIII di Francia Enrico IV di Francia  
 
Maria de' Medici  
Luigi XIV di Francia  
Anna d'Asburgo Filippo III di Spagna  
 
Margherita d'Austria-Stiria  
Francesca Maria di Borbone-Francia  
Gabriel de Rochechouart-Mortemart Gaspard de Rochechouart  
 
Louise de Maure  
Françoise-Athénaïs di Montespan  
Diane de Grandseigne Jean de Grandseigne  
 
Catherine de La Béraudière  
 
  1. ^ Il cugino di Filippa Elisabetta, Gian Gastone de' Medici, granduca di Toscana, senza figli, non aveva un erede e quindi il suo Stato era una possibile aggiunta all'impero spagnolo
  2. ^ Unruly daughters; a romance of the house of Orléans
  3. ^ Matthieu Marais, Mémoires intéressants sur les premières années du règne de Louis XV

Voci correlate

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Altri progetti

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