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Brian Redman

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Brian Redman
NazionalitàRegno Unito (bandiera) Regno Unito
Automobilismo
CategoriaFormula Uno, Sport Prototipo, Formula 5000
Carriera
Carriera in Formula 1
Stagioni1968, 1970-1974
ScuderieCooper 1968
Italia (bandiera) De Tomaso 1970
Surtees 1971
McLaren 1972
BRM 1972
Shadow 1973-1974
Miglior risultato finale14º (1972)
GP disputati15 (12 partenze)
Podi1
Carriera in Campionato del mondo sportprototipi
Stagionidal 1967 al 2004
ScuderieItalia (bandiera) Ferrari
Gran Bretagna (bandiera) J.W. Automotive Engineering
Stati Uniti (bandiera) Chevron
Miglior risultato finale
GP vinti9
Podi8
 

Brian Herman Thomas Redman (Colne, 9 marzo 1937) è un ex pilota automobilistico britannico.

Ha corso 12 gran premi validi per il Campionato Mondiale di Formula 1, conquistando, come miglior risultato, il terzo posto nel Gran Premio di Spagna 1968.

Ottenne grossi risultati con le vetture sport e nel Campionato del mondo sportprototipi, vincendo l'edizione del 1970 della Targa Florio, con una Porsche 908, e due volte la 12 Ore di Sebring nel 1975, su BMW Coupé, e nel 1978 su Porsche 935; ha conquistato per quattro volte la 1000 km di Spa (1968–1970, 1972). Per molti anni è stato legato alla casa britannica Chevron fondata dal suo corregionale Derek Bennett.

Attualmente partecipa regolarmente al Monterey Historic Automobile Races disputato a Laguna Seca.

Dal 2002 è inserito nella Motorsports Hall of Fame of America.

Redman inizia la sua carriera da pilota con una Morris Mini Traveler, una piccola Familiare con una cilindrata di 1000cc, precedentemente utilizzata per vendite porta a porta[1]; successivamente la piccola vettura inglese verrà sostituita da una Alfa Romeo Giulia GTA.[2]

Nel 1967 fece il suo esordio in Formula 2, ingaggiato da David Bridges, che gli mise a disposizione prima una Brabham poi una Lola. Corse quattro gare, e chiuse il campionato al nono posto, ottenendo 8 punti. L'anno successivo corse solo il Gran Premio di Pau, dove colse il secondo posto, sempre impiegato da Bridges con una Lola.

Brian Redman su McLaren al Gran Premio di Francia 1972.

La prima partecipazione nel Campionato Mondiale di Formula 1 avvenne al Gran Premio di Germania 1967, in cui venne iscritto dalla Lola, ancora con una vettura di Formula 2; tali monoposto, all'epoca, servivano per rimpinguare il novero dei partenti. Redman però non riuscì a prendere parte al gran premio in quanto la vettura venne ceduta a David Hobbs, suo compagno di scuderia. Nell'anno partecipò, sempre con vetture Lola di Formula 2 della scuderia di Bridges, all'International Gold Cup e al Gran Premio di Spagna, prove non valide per il campionato mondiale.

L'esordio iridato effettivo avvenne nella prima gara del 1968, il Gran Premio del Sudafrica, in cui fu costretto al ritiro. Il pilota britannico affrontò la stagione al volante di una Cooper. Nella gara successiva, il GP di Spagna, ottenne il suo miglior risultato nel mondiale, il terzo posto, in una gara conclusa da soli 5 piloti. In stagione corse in Belgio, dove fu vittima di un brutto incidente. Redman uscì di pista, al quinto giro, sfiorando un commissario di pista. L'auto prese fuoco, ma il pilota fu capace di salvarsi, pur con delle ustioni al viso e la rottura di un braccio. Lui e il commissario di pista vennero trasportati all'ospedale di Spa.

L'impegno di Redman nella massima formula fu sporadico, pur protraendosi per diverse stagioni. Nel 1970 venne iscritto a due gare dalla scuderia di Frank Williams, che curava le vettura della De Tomaso: al Gran Premio di Gran Bretagna (in cui non partì) e nel Gran Premio di Germania, in cui non si qualificò.

Giunse settimo nel Gran Premio del Sudafrica 1971, con la Surtees, mentre nel 1972 corse tra gare con la McLaren, cogliendo due quinti posti (a Monaco e in Germania). Sempre nel 1972 corse il GP degli USA con la British Racing Motors.

Nel 1973 corse ancora il GP degli USA con la Shadow. L'anno successivo disputò tre gare sempre per la scuderia statunitense, non ottenendo punti iridati.

Dopo alcune interessanti parentesi, disputate a bordo di una McLaren M18, nel campionato europeo di Formula 5000 del 1971 Redman approdò negli Stati Uniti d'America.

Ingaggiato da Carl Haas a partire dal 1973 che gli mette a disposizione una Lola T330 e T332 conquistando il titolo dal 1974 al 1976 a seguito di numerosi duelli con Mario Andretti.[3][1]

Nel 1977, durante le prove libere del primo gran premio della stagione, che stava disputando con una Lola T-333, ebbe un grave incidente che lo costrinse a un anno di stop.[4]

Le gare endurance

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Fin dal 1967 Redman prese parte a gare di durata in circuito e su strada; debuttò alla 24 Ore di Le Mans 1967 su una Ford GT40 gestita da J.W. Automotive Engineering senza però portare a termine la gara.

Colse il successo alla 24 Ore di Daytona del 1970 che dominò con la Porsche 917 di J.W. Automotive Engineering e successivamente nel 1981 con la Porsche 935 di Garretson Racing.

Corse nel Campionato internazionale marche con la Ferrari 312 PB che condusse al successo a Spa-Francorchamps nel 1972 e a Monza nel 1973.[2]

Prese parte anche alla Targa Florio 1973 in coppia con Jacky Ickx che incidentò la vettura alla prima tornata.[1]

24 Ore di Le Mans

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Anno Scuderia Copiloti Vettura Classe Giri Pos. Pos.
Classe
1967 Regno Unito (bandiera) J.W. Automotive Regno Unito (bandiera) Mike Salmon Ford GT40 Mk I S 5.0 220 Rit Rit
1969 Svizzera (bandiera) Hart Ski Racing Svizzera (bandiera) Jo Siffert Porsche 908/2L P 3.0 60 Rit Rit
1970 Regno Unito (bandiera) John Wyer Automotive Engineering Ltd. Svizzera (bandiera) Jo Siffert Porsche 917K S 5.0 156 Rit Rit
1973 Italia (bandiera) SpA Ferrari SEFAC Belgio (bandiera) Jacky Ickx Ferrari 312PB S 3.0 332 Rit Rit
1976 Germania (bandiera) B.M.W. Motorsport GmbH Stati Uniti (bandiera) Peter Gregg BMW 3.0CSL Turbo Gr 5 23 Rit Rit
1978 Stati Uniti (bandiera) Dick Barbour Racing Stati Uniti (bandiera) John Paul Sr.
Stati Uniti (bandiera) Dick Barbour
Porsche 935/77A IMSA
+2.5
337
1979 Germania (bandiera) Essex Motorsport Porsche Belgio (bandiera) Jacky Ickx
Germania (bandiera) Jürgen Barth
Porsche 936 S
+2.0
200 Rit Rit
1980 Stati Uniti (bandiera) Dick Barbour Regno Unito (bandiera) John Fitzpatrick
Stati Uniti (bandiera) Dick Barbour
Porsche 935 K3/80 IMSA 318
1981 Stati Uniti (bandiera) Cooke-Woods Racing Stati Uniti (bandiera) Bobby Rahal Lola T600-Porsche S
+2.0
- NQ NQ
1982 Stati Uniti (bandiera) Cooke Racing - Malardeau Stati Uniti (bandiera) Ralph Kent-Cooke
Stati Uniti (bandiera) Jim Adams
Lola T610-Ford Cosworth C 28 Rit Rit
1984 Stati Uniti (bandiera) Jaguar Group 44 Stati Uniti (bandiera) Doc Bundy
Stati Uniti (bandiera) Bob Tullius
Jaguar XJR-5 IMSA
GTP
291 Rit Rit
1985 Stati Uniti (bandiera) Jaguar Group 44 Stati Uniti (bandiera) Hurley Haywood
Stati Uniti (bandiera) Jim Adams
Jaguar XJR-5 GTP 151 Rit Rit
1986 Regno Unito (bandiera) Silk Cut Jaguar Germania (bandiera) Hans Heyer
Stati Uniti (bandiera) Hurley Haywood
Jaguar XJR-6 C1 53 Rit Rit
1988 Australia (bandiera) Takefuji Schuppan Racing Team Svezia (bandiera) Eje Elgh
Francia (bandiera) Jean-Pierre Jarier
Porsche 962C C1 359 10° 10°
1989 Regno Unito (bandiera) Aston Martin
Regno Unito (bandiera) Ecurie Ecosse
Grecia (bandiera) Costas Los
Irlanda (bandiera) Michael Roe
Aston Martin AMR1 C1 340 11°
  1. ^ a b c Brian Redman « Interviews « OldRacingCars.com, su www.oldracingcars.com. URL consultato il 15 novembre 2022.
  2. ^ a b Brian Redman | Racing career profile | Driver Database, su www.driverdb.com. URL consultato il 15 novembre 2022.
  3. ^ Brian Redman, su myf5000.com. URL consultato il 15 novembre 2022.
  4. ^ Brian Redman - Two Days with a Racing Legend at the Simeone Museum: Part Two | Jaguar Media Newsroom, su media.jaguar.com. URL consultato il 15 novembre 2022.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • (EN) Brian Redman, su racing-reference.info, NASCAR Digital Media LLC. Modifica su Wikidata
  • (EN) Brian Redman, su driverdb.com, DriverDB AB. Modifica su Wikidata
Controllo di autoritàVIAF (EN7763147872020375170008 · ISNI (EN0000 0004 5974 6157 · LCCN (ENnb2016020094








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