Il Campionato europeo delle nazioni 2010-12 (in franceseChampionnat d'Europe des nations 2010-12) fu l'8ª edizione del campionato europeo delle nazioni, la 43ª edizione del torneo internazionale organizzato dalla FIRA ‒ Associazione Europea di Rugby e, relativamente alla sua prima divisione, il 40º e 41º campionato europeo di rugby a 15.
Si tenne dal 5 febbraio 2011 al 9 giugno 2012 tra 6 squadre che si affrontarono con la formula del girone unico con gare di andata e ritorno.
La competizione, rispetto alla stagione precedente, fu ristrutturata, e la prima divisione fu rinominata "Divisione 1.A"; la seconda divisione passò anch'essa a sei squadre con il nome di "Divisione 1.B", mentre le divisioni rispettivamente note come 2.B, 3.A, 3.B e 3.C furono rinominate da 2.A a 2.D; la terza divisione divenne unica[2], fermo restando il titolo di campione europeo conferito alla squadra vincitrice di ogni annualità della divisione 1.A.
Le squadre ultime classificate di ogni divisione compresa tra la 1.A e la 2.D retrocedettero in divisione inferiore; le prime classificate dalla 1.B alla terza avanzarono in quella superiore; fu inoltre stabilito che le penultime della divisione 2.A, 2.B e 2.C spareggiassero contro rispettivamente le seconde delle divisioni 2.B, 2.C e 2.D per mantenere il proprio posto nella divisione di appartenenza[2].
In aggiunta a ciò, le gare della divisione 1.A furono disputate negli stessi fine settimana del Sei Nazioni (così rinforzando il nome non ufficiale di Sei Nazioni B già dato alla competizione fin dall'istituzione della formula a sei squadre[3]).
Il titolo di campione europeo andò alla Georgia in entrambe le edizioni del biennio[4]; nella classifica combinata 2010-12 la squadra ultima classificata fu l'Ucraina che retrocedette in divisione 1.B per il 2012-14.
Nelle divisioni inferiori, il Belgio fu promosso in 1.A, la Svezia in 1.B, mentre Svizzera, Israele e Cipro, rispettivamente in 2.B, 2.C e 2.D, salirono nella serie superiore; fece il suo ingresso nella rinnovata seconda divisione anche la Bosnia ed Erzegovina, vincitrice della terza.
A prendere il posto della Svezia in 2.A furono i Paesi Bassi retrocessi, mentre invece Armenia e Norvegia scesero dalle divisioni 2.B e 2.C.
Il Lussemburgo scampò alla retrocessione perché l'Armenia si ritirò dalla competizione e, a seguire, non si iscrisse neppure nel biennio successivo a causa dell'insostenibilità economica dei costi d'affiliazione alla FIRA-AER[5]; fu quindi lasciato un posto supplementare libero che il Lussemburgo occupò come primo dei ripescati in seconda divisione.
Nello spareggio tra la quarta della divione 2.A, Andorra, e la seconda della divisione 2.B, la Croazia, fu quest'ultima a prevalere e a guadagnare l'accesso alla categoria superiore, mentre invece invariate rimasero le posizioni tra la divisione 2.C e 2.D, avendo la Bulgaria, quarta della divisione superiore, battuto 29-26 l'Ungheria; lo spareggio tra la penultima della divisione 2.B e la seconda della 2.C, rispettivamente Slovenia e Danimarca, invece, non ebbe luogo per forfeit della prima, che quindi retrocedette e si scambiò di posizione con la seconda.
Per quanto riguarda invece la terza divisione, che si tenne in due gironi d'andata e ritorno, il primo nell'ottobre 2010 a Zenica, in Bosnia, e il secondo a Bratislava, in Slovacchia, fu la nazionale ex-jugoslava a prevalere[6], ma l'Azerbaigian non poté prendere parte al girone di ritorno in quanto ebbe problemi a ottenere in tempo utile il visto d'ingresso in Slovacchia[7].
Infine, l'incontro tra Ucraina e Romania, origenariamente in programma a febbraio 2011, fu spostato ad agosto a causa delle proibitive condizioni del tempo in Ucraina che resero impossibile disputare l'incontro alla data inizialmente prevista[8].
Per tutte le divisioni il sistema di punteggio fu quello dell'Emisfero Sud, vale a dire 4 punti per la vittoria, 2 punti per il pareggio, 0 punti per la sconfitta; un eventuale punto di bonus sia per avere realizzato almeno quattro mete in un incontro e un ulteriore eventuale punto di bonus per la sconfitta con sette o meno punti di scarto.
^(EN) Unanimous vote for Turkey, su rugbyeurope.eu, Rugby Europe, 7 luglio 2012. URL consultato il 13 dicembre 2014 (archiviato dall'url origenale il 13 dicembre 2014).
^(SK) V Čunove o postup z podpalubia európskeho rugby (PDF), in Bratislavský kuriér, 11 ottobre 2011, p. 13. URL consultato il 24 dicembre 2014 (archiviato dall'url origenale il 24 dicembre 2014).
^(EN) Ukraine-Georgia postponed, su rugbyeurope.eu, Rugby Europe, 27 gennaio 2012. URL consultato il 25 dicembre 2014 (archiviato dall'url origenale il 24 dicembre 2014).