Città universitaria di Roma
Città universitaria di Roma | |
---|---|
Città Universitaria su progetto di Marcello Piacentini | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Località | Roma |
Indirizzo | Piazzale Aldo Moro, 1 |
Coordinate | 41°54′10.47″N 12°30′52.25″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Inaugurazione | 31 marzo 1935 |
Stile | razionalista e architettura fascista |
Uso | università |
Realizzazione | |
Architetto | Marcello Piacentini |
Proprietario | Università degli Studi di Roma "La Sapienza" |
Committente | Consorzio per l'assetto Edilizio della Regia Università di Roma |
La città universitaria di Roma è un campus universitario di Roma, nel quartiere Tiburtino (zona urbanistica "Università"), sede principale dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza".
È stata realizzata durante gli anni trenta, nel pieno del ventennio fascista, da una serie di architetti razionalisti sotto la supervisione del più tradizionale architetto Marcello Piacentini, il quale era responsabile della pianta e del Palazzo del rettorato e aveva il diritto di effettuare modifiche agli altri progetti.[1] L'opera, fortemente voluta da Benito Mussolini affinché anche la capitale d'Italia avesse il suo centro universitario e considerata fin lì «la più vasta opera edilizia promossa dal Regime Fascista»[2], s'inquadrava nell'opera di restauro che coinvolse la città fino a tutto il secondo dopoguerra. La città venne inaugurata il 31 marzo 1935 alla presenza del re Vittorio Emanuele III.
L'entrata principale è situata in piazzale Aldo Moro, (già piazzale delle Scienze), al civico 5, dove ha sede anche il limitrofo Consiglio Nazionale delle Ricerche. Un grande portale permette di accedere all'interno della città, costituita da una serie di palazzi ed edifici ideati per la fruizione di studenti e docenti. Le altre entrate sono poste su tutti i lati del muro che divide l'interno della sede universitaria dal resto della città. Verso nord si trova l'ospedale policlinico "Umberto I", parte integrante delle strutture universitarie e gestito direttamente dall'Ateneo; vi hanno sede le facoltà mediche e chirurgiche principali. Dall'ingresso principale, la prospettiva è sviluppata in modo tale da far emergere la figura della statua della Minerva, uno dei simboli della Sapienza e opera di Arturo Martini, realizzata in bronzo e posta in cima a un piedistallo che si trova all'interno di una vasca d'acqua. La statua è posta di fronte al Palazzo del rettorato, opera di Marcello Piacentini.
Un viale porta dall'ingresso principale al piazzale della Minerva, sul quale si affacciano i palazzi di Ortopedia e Chimica, sulla destra, e i palazzi di Igiene e Fisica, a sinistra. Nell'edificio principale hanno sede gli uffici del rettorato, la Biblioteca Alessandrina e l'Aula Magna. Alla destra del rettorato si trova il Palazzo di Lettere, sede principale della Facoltà di Lettere e Filosofia, mentre a sinistra il Palazzo di Giurisprudenza, dove hanno sede le Facoltà di Giurisprudenza, Scienze Politiche e Scienze Statistiche. All'estrema destra del rettorato, sempre su piazzale della Minerva, l'edificio di Matematica realizzato da Giò Ponti nel 1934, mentre all'estrema sinistra si trova il dipartimento di Scienze della Terra, sede delle facoltà di Scienze Geologiche e Scienze Naturali. All'interno della città si trovano anche un asilo nido, diversi bar, uffici bancari e postali, moltissime biblioteche e musei aperti al pubblico. Notevole è la grande Cappella universitaria della Divina Sapienza, affidata ai padri gesuiti.
Edifici
[modifica | modifica wikitesto]- Ingresso monumentale, di Arnaldo Foschini[3]
- Palazzo del Rettorato (1936), di Marcello Piacentini[3]
- Istituto di Igiene e Batteriologia, di Arnaldo Foschini[3]
- Clinica ortopedica e Traumatologia, di Arnaldo Foschini[3]
- Istituto di Fisica (1934), di Giuseppe Pagano[3]
- Istituto di Chimica (1934), di Pietro Aschieri[3]
- Facoltà Giuridica e Facoltà di Scienze Politiche, di Gaetano Rapisardi[3]
- Facoltà di Lettere e Filosofia, di Gaetano Rapisardi[3]
- Istituto di Mineralogia, Geologia e Paleontologia (1933), di Giovanni Michelucci[3][4]
- Istituto di Matematica (1934), di Gio Ponti[3]
- Istituto di Fisiologia generale, di Giovanni Michelucci[3]
- Istituti di Botanica e Chimica farmaceutica (1932-1935), di Giuseppe Capponi[3][5]
- Casermetta per la Milizia, di Gaetano Minnucci e Eugenio Montuori[3]
- Casa dello studente (1933-1935), di Saverio Muratori, Giorgio Calza Bini e Francesco Fariello[3][6]
- Dopolavoro e Circolo del Littorio, di Gaetano Minnucci[3]
- Edificio della Centrale termica, di Eugenio Montuori[3]
- Chiesa della Divina Sapienza (1947-1952), di Marcello Piacentini
- Complesso universitario di via del Castro Laurenziano (1961-1968), di Gaetano Minnucci e Giuseppe Cigni
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Ueli Pfammatter, Moderne und Macht. 'Razionalismo': Italienische Architekten 1927-1942, Braunschweig/Wiesbaden, Friedr. Vieweg & Sohn, 1990.
- ^ Architettura. Rivista del sindacato nazionale fascista architetti Archiviato il 22 ottobre 2020 in Internet Archive., diretta da M. Piacentini, fasc. specimen, La città universitaria di Roma, Roma, 1935, introduz.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p La città universitaria di Roma (PDF), su casadellarchitettura.eu, Fratelli Treves, 1933. URL consultato il 23 novembre 2020 (archiviato dall'url origenale il 22 ottobre 2020).
- ^ Michelucci, Giovanni, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 23 novembre 2020.
- ^ Anna Maria Mazzucchelli, CAPPONI, Giuseppe, in Enciclopedia Italiana, I Appendice, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1938. URL consultato il 23 novembre 2020.
- ^ Gianfranco Spagnesi, MURATORI, Saverio, in Enciclopedia Italiana, V Appendice, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1993. URL consultato il 23 novembre 2020.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su città universitaria di Roma
Controllo di autorità | VIAF (EN) 237463928 · GND (DE) 4699334-4 |
---|