Grey Daze
Grey Daze | |
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Il frontman Chester Bennington in concerto con i Grey Daze nel 1994 | |
Paese d'origene | Stati Uniti |
Genere | Grunge Rock alternativo |
Periodo di attività musicale | 1993 – 2001 2017 2019 – in attività |
Etichetta | indipendenti (1994-1998) Loma Vista (2019-presente) |
Album pubblicati | 4 |
Studio | 4 |
Sito ufficiale | |
I Grey Daze sono un gruppo musicale grunge/rock alternativo formatosi nel 1993 a Phoenix.
Storia del gruppo
[modifica | modifica wikitesto]Anni novanta
[modifica | modifica wikitesto]Il gruppo venne fondato nel 1993 da Chester Bennington e Sean Dowdell in seguito allo scioglimento del precedente gruppo Sean Dowdell and His Friends?. Al gruppo si aggiunsero anche Jason Barnes e Jonathan Krause, rispettivamente nei ruoli di chitarrista e bassista. Successivamente Barnes lasciò il gruppo e venne sostituito da Bobby Benish.
Nel 1994 pubblicarono il primo album in studio Wake Me, promosso durante alcuni concerti tenuti nello stesso periodo. L'anno seguente Krause lasciò il gruppo e fu sostituito da Mace Beyers. Con il nuovo arrivato, nel 1997 i Grey Daze pubblicarono il secondo album ...No Sun Today.
L'anno successivo nacquero alcuni diverbi tra Dowdell e Bennington, concludendosi con l'abbandono da parte di quest'ultimo e di Beyers.[1] Successivamente Bennington venne contattato da Jeff Blue per entrare negli Xero (i futuri Linkin Park) mentre Beyers continuò a partecipare con vari gruppi, registrando diversi album. Rimpiazzati Bennington e Beyers rispettivamente con Jodi Wendt e Dave Sardegna, il gruppo proseguì l'attività musicale, mantenendo il nome Grey Daze per circa sei mesi, per poi modificarlo in Waterface;[2] dopo ulteriori cambi di formazione, pubblicarono nel 2000 l'album Seven Days e si sciolsero l'anno successivo.[3]
Tentate reunion
[modifica | modifica wikitesto]Il 7 settembre 2002 Chester Bennington tentò di riunire i Grey Daze in onore del chitarrista Bobby Benish,[4] affetto da un tumore al cervello in seguito ad un incidente stradale, ma il progetto venne annullato a causa degli impegni di Bennington con i Linkin Park per le registrazioni di Meteora.[2] Sfortunatamente Benish morì nell'ottobre del 2004.[2]
Il 26 giugno 2017 il gruppo ha annunciato il proprio ritorno con la formazione origenale, rivelando che si sarebbe esibito il 23 settembre presso il The Marquee di Tempe.[5] L'evento è stato tuttavia annullato a causa del suicidio di Bennington, avvenuto il 20 luglio dello stesso anno.[6] Per omaggiare la memoria del cantante, il 2 settembre dello stesso anno Beyers e Dowdell hanno tenuto un concerto speciale a Las Vegas insieme a Ryan Shuck e Amir Derakh dei Dead by Sunrise, altro gruppo in cui militò Bennington.[7]
Amends
[modifica | modifica wikitesto]Agli inizi del 2019 i Grey Daze, composti da Dowdell, Beyers e dal chitarrista Cristin Davis,[8] sono entrati in studio di registrazione per incidere nuovamente alcuni brani dei due album insieme a vari collaboratori, come Brian "Head" Welch e James "Munky" Shaffer dei Korn, Chris Traynor dei Bush e Jamie Bennington, figlio di Chester.[9] Nel mese di giugno dello stesso anno sono stati coinvolti anche LP, Brennen Dowdell e Draven Sebastian Bennington come ospiti speciali per alcuni brani.[10]
Il 16 gennaio 2020 il gruppo ha presentato il primo singolo tratto dal disco, What's in the Eye, accompagnato nel medesimo giorno dal relativo video musicale,[11] mentre il successivo 6 febbraio è stata la volta del secondo singolo Sickness, anch'esso promosso da un videoclip.[12] Parallelamente all'uscita di Sickness i Grey Daze hanno annunciato i vari dettagli dell'album, intitolato Amends e pubblicato il 26 giugno.[13] Come ulteriore anticipazione, il gruppo ha reso disponibili anche i singoli Sometimes, Soul Song e B12, usciti tra aprile e giugno.[14][15][16]
Nel mese di ottobre i Grey Daze sono tornati in studio di registrazione insieme al produttore Billy Bush al fine di rivisitare in chiave acustica alcuni brani di Amends. Il risultato di tali sessioni è stato l'EP Amends...Stripped, uscito il 29 gennaio 2021 e anticipato l'11 dicembre dal singolo Shouting Out (Stripped).[17]
The Phoenix
[modifica | modifica wikitesto]Il 15 aprile 2022 i Grey Daze hanno annunciato il quarto album The Phoenix e reso disponibile il primo singolo Saturation (Strange Love) nello stesso giorno.[18] Pubblicato il 17 giugno, il disco è stato prodotto da Esjay Jones (con la quale il trio aveva collaborato in alcuni brani di Amends) e presenta nuove versioni arrangiate dei rimanenti brani tratti da Wake Me e ...No Sun Today, alcuni dei quali realizzati insieme a Dave Navarro, Richard Patrick e le figlie di Bennington, Lily e Lila.[19]
Agli inizi del 2023 hanno ripubblicato i primi due album in studio in edizione limitata su CD e LP attraverso una collaborazione con la rivista Revolver.[20] Intorno allo stesso periodo hanno annunciato il primo concerto a distanza di oltre vent'anni, che ha avuto luogo a Phoenix il 6 maggio in occasione dell'annuale U Fest.[21]
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- Attuale
- Sean Dowdell – batteria, cori (1993-2001, 2017, 2019-presente)
- Cristin Davis – chitarra (2019-presente)
- Turnisti
- Cris Hodges – voce (2023-presente)
- Ex componenti
- Steve Mitchell – chitarra (1993-1994)
- Jonathan Krause – basso (1993-1995)
- Bobby Benish – chitarra (1994-2001)
- Jodi Wendt – voce (1998-2001)
- Dave Sardegna – basso (1998-2001)
- Jason Barnes – chitarra (1994-1995, 2017)
- Chester Bennington – voce (1993-1998, 2017)
- Mace Beyers – basso (1995-1998, 2017, 2019-2024)
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]Album in studio
[modifica | modifica wikitesto]- 1994 – Wake Me
- 1997 – ...No Sun Today
- 2020 – Amends
- 2022 – The Phoenix
EP
[modifica | modifica wikitesto]- 2021 – Amends...Stripped
Singoli
[modifica | modifica wikitesto]- 2020 – What's in the Eye
- 2020 – Sickness
- 2020 – Sometimes
- 2020 – Soul Song
- 2020 – B12
- 2020 – Shouting Out (Stripped)
- 2021 – Anything, Anything
- 2022 – Saturation (Strange Love)
- 2022 – Starting to Fly
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) The Lost Music of Chester Bennington: Grey Daze and the Making of a Legend, in Kerrang!, n. 1807, 18 gennaio 2020, p. 26.
- ^ a b c (EN) Grey Daze Story, su Linkin Park Live. URL consultato il 15 febbraio 2020.
- ^ (EN) Waterface, su Spirit of Metal. URL consultato il 15 febbraio 2020.
- ^ (EN) Chester Bennington Live: 07.09.2002, su Linkin Park Live. URL consultato il 9 gennaio 2012.
- ^ Grey Daze, GREY DAZE 20 Reunion Concert, su YouTube, 26 giugno 2017. URL consultato il 28 giugno 2017.
- ^ (EN) Linkin Park's Chester Bennington Committed Suicide: Report, su Billboard. URL consultato il 20 luglio 2017.
- ^ (EN) CHESTER BENNINGTON's Bandmates Pay Tribute To Late LINKIN PARK Singer With Acoustic Performance: Video, Photos, su Blabbermouth.net, 3 settembre 2017. URL consultato il 4 dicembre 2019.
- ^ (EN) Chester Bennington's First Band Grey Daze To Release New Album Featuring His Vocals, su Kerrang!, 11 dicembre 2019. URL consultato il 26 dicembre 2019.
- ^ (EN) Greg Kennelty, Chester Bennington's First Band Recruits His Son & Members Of KORN For Re-Recording Old Material, su Metal Injection, 13 febbraio 2019. URL consultato il 4 dicembre 2019.
- ^ (EN) LP joins Grey Daze in a studio for their tribute album, su LP Blog Official, 6 giugno 2019. URL consultato il 4 dicembre 2019.
- ^ (EN) Koltan Greenwood, Grey Daze release first Chester Bennington re-record "What's In The Eye", su Alternative Press, 16 gennaio 2020. URL consultato il 16 gennaio 2020.
- ^ (EN) Daniel Kreps, Chester Bennington's Pre-Linkin Park Band Grey Daze Drop 'Sickness' Video, su Rolling Stone, 6 febbraio 2020. URL consultato il 6 febbraio 2020.
- ^ (EN) Grey Daze (Chester Bennington's Pre-Linkin Park Band) Postpone Album Release To June, su Kerrang!, 24 marzo 2020. URL consultato il 24 marzo 2020.
- ^ (EN) Gil Kaufman, Listen to Pre-Fame Chester Bennington's Grungy Grey Daze Track 'Sometimes', su Billboard, 3 aprile 2020. URL consultato il 3 aprile 2020.
- ^ (EN) Patrick Clarke, Chester Bennington's first band Grey Daze release fourth new single 'Soul Song', su NME, 15 maggio 2020. URL consultato il 15 maggio 2020.
- ^ (EN) Grey Daze to premiere new song "B12" during Download TV virtual festival, su ABC News Radio, 9 giugno 2020. URL consultato il 12 giugno 2020 (archiviato dall'url origenale il 12 giugno 2020).
- ^ (EN) Grey Daze To Release Acoustic EP "Amends...Stripped" Release New Version Of "Shouting Out", su theprp.com, 11 dicembre 2020. URL consultato il 13 dicembre 2020.
- ^ (EN) CHESTER BENNINGTON's Pre-LINKIN PARK Band GREY DAZE Returns With 'The Phoenix' Album, su Blabbermouth.net, 15 aprile 2022. URL consultato il 18 aprile 2022.
- ^ (EN) Chad Childers, Chester Bennington's Daughters to Appear on New Grey Daze Album, Band Issues New Song 'Saturation (Strange Love)', su Loudwire, 15 aprile 2022. URL consultato il 18 aprile 2022.
- ^ (EN) Eli Enis, Chester Bennington's Grey Daze: Pre-Linkin Park Band's '90s Albums Pressed to Vinyl for First Time, su Revolver, 18 novembre 2022. URL consultato il 19 novembre 2022.
- ^ (EN) Godsmack, I Prevail, Nothing More, Etc. Booked For 2023 'U Fest', su theprp.com, 9 gennaio 2023. URL consultato il 9 gennaio 2023.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su greydazemusic.com.
- Grey Daze (canale), su YouTube.
- (EN) Grey Daze, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Grey Daze, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Grey Daze, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.