Sutra del Loto: XIV capitolo
Il bodhisattva Mañjuśrī fece allora presente al Buddha Śākyamuni che il voto pronunciato delle ottanta schiere di infiniti bodhisattva pronti a predicare il Sutra del Loto nell'ultimo periodo del Dharma era assolutamente improbo, domandandosi conseguentemente come essi avessero potuto mantenerlo.
Lo Śākyamuni rispose a Mañjuśrī che il bodhisattva dell'ultimo periodo del Dharma dovrà rispettare "quattro gruppi di regole" per poter svolgere il suo compito.
- Il primo gruppo di regole riguarda la sua condotta e le frequentazioni per lui appropriate.
- Per quanto concerne la condotta e il comportamento adeguato il bodhisattva:
- deve essere mite, paziente e tollerante, mai violento;
- non turbato o allarmato, privo di paure e non indignato;
- non attratto da alcuna cosa, vedendo chiaramente nella reale natura delle cose, senza mia discriminare.
- Per quanto concerne le frequentazioni, un bodhisattva:
- non deve frequentare intimamente re, principi, ministri o alti funzionari;
- non deve frequentare intimamente i non buddhisti, i giainisti o i brahmani;
- non deve frequentare intimamente i lokayata (materialisti);
- non deve praticare passatempi violenti come il pugilato o la lotta, né deve frequentare intimamente chi coltiva tali passioni;
- non deve frequentare intimamente attori o chi si dedica ad attività illusorie;
- non deve frequentare intimamente i chandala, o chi alleva bestiame o gli imbroglioni;
- non deve frequentare intimamente i cacciatori o i pescatori;
- non deve frequentare intimamente i lenoni, né le donne di natura lasciva;
- Per quanto concerne la condotta e il comportamento adeguato il bodhisattva:
- solo quando queste persone vadano da lui egli gli predicherà il Sutra del Loto, ma senza aspettarsi nulla in cambio.
- solo quando queste persone vadano da lui egli gli predicherà il Sutra del Loto, ma senza aspettarsi nulla in cambio.
- Un bodhisattva quando predica alle donne deve anche:
- predicare evitando che sorgano in loro dei desideri;
- predicare evitando di provare piacere nel vederle;
- predicare evitando di chiacchierare da solo con fanciulle, donne non sposate o vedove;
- così non deve frequentare gli uomini privi di virilità, non deve entrare da solo in casa di un'altra persona, non deve predicare ad una donna sorridendogli, né mostrandolgi il torace, e non deve avere rapporti intimi con lei nemmeno per amore del Dharma;
- il bodhisattva non deve provare piacere a insegnare ai fanciulli o ai bambini e non deve apprezzare il fatto di avere lo stesso maestro con loro, deve piuttosto ambire a sedere in meditazione in luogo tranquillo imparando a calmare la mente;
- poi il bodhisattva deve considerare tutti i fenomeni come vuoti, riconoscendo nella vacuità la loro vera caratteristica, questa è la seconda regola dei bodhisattva; egli non deve fare distinzioni tra un uomo e una donna, non deve dibattere su dottrine superiori o inferiori, dal disordine derivano le distinzioni.
- Un bodhisattva quando predica alle donne deve anche:
- Il secondo gruppo di regole riguardano ancora il modo di predicazione da parte del bodhisattva degli ultimi giorni:
- egli non dove parlare degli errori altrui o delle altre scritture;
- non deve denigrare i maestri di altre scuole;
- non deve menzionare per nome gli śrāvaka quando elenca le mancanze o ne apprezzi pubblicamente le qualità;
- non deve conservare il risentimento;
- non deve preoccuparsi del cibo, dei vestiti o delle medicine ma concentrarsi sulla predicazione del Sutra
- deve sempre rispondere alle domande sul Dharma con le dottrine Mahāyāna e mai con quelle Hīnayāna.
- Il terzo gruppo di regole riguarda il comportamento da tenere nei confronti di coloro che seguono le altre dottrine buddhiste:
- egli non deve turbare gli śrāvaka o i pratyekabuddha o i bodhisattva accusandoli di essere indulgenti e lontani dalla via;
- non deve impegnarsi in dibattiti sulla dottrina, né litigare in merito ad esse;
- deve tenere un contegno rispetto nei confronti dei buddha e dei bodhisattva;
- deve predicare a tutti gli esseri senzienti in modo equanime;
- deve essere sempre gentile e paziente.
- Il quarto gruppo di regole riguarda la profonda compassione nei confronti di tutti gli esseri senzienti:
- deve utilizzare i vari espedienti (upāya) per predicare il Sutra del Loto facendoli dimorare in essa.
Allora il Tathāgata si comporterà in questo modo:
«Egli è il re della dottrina,
che possiede il grande potere della perseveranza
e il prezioso forziere della saggezza,
e per la sua grande pietà e compassione
converte le generazioni con la Legge.
Egli osserva tutte le persone
colpite da sofferenza e angosce,
che cercano di ottenere l'emancipazione
lottando contro i demoni,
e, per il bene di questi esseri viventi,
espone diverse dottrine;
utilizzando grandi espedienti,
predica questi sutra.
Quando capisce che gli esseri viventi
grazie a loro hanno sviluppato le proprie capacità,
allora, all'ultimo momento, a loro beneficio
predica questo Sutra del Loto,
proprio come il re che scioglie la crocchia
e dona il suo splendete gioiello.»
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- I capitolo: Prologo, l'Assemblea del Gṛdhrakūṭaparvata
- II capitolo: I mezzi abili, il dharma profondo e il buddhaekayāna
- III capitolo: Parabola della casa in fiamme
- IV capitolo: Parabola del figlio dell'uomo ricco
- V capitolo: Parabola delle erbe medicinali
- VI capitolo: Predizione dell'illuminazione agli arhat
- VII capitolo: Parabola della città illusoria
- VIII capitolo: Predizione dell'illuminazione a cinquecento śrāvaka e parabola del gioiello nascosto nel vestito
- IX capitolo: Predizione dell'illuminazione ad Ānanda e Rāhula
- X capitolo: I predicatori del Dharma del Sutra del Loto
- XI capitolo: Apparizione dello stūpa ingioiellato e del Buddha Prabhūtaratna
- XII capitolo: Predizione dell'illuminazione di Devadatta e predicazione della fanciulla drago
- XIII capitolo: Predizione alle monache del loro futuro stato di buddha e decisione dei bodhisattva di diffondere il Sutra del Loto nell'ultimo periodo del Dharma
- XIV capitolo: Le condotte adeguate dei bodhisattva dell'ultimo periodo del Dharma
- XV capitolo: I bodhisattva emersi dalla Terra
- XVI capitolo: La rivelazione del Buddha eterno e la parabola dei figli avvelenati e della medicina che li salva
- XVII capitolo: Centralità della dottrina del Buddha eterno e della pāramitā della prajña
- XVIII capitolo: I meriti di coloro che accoglieranno con gioia il Sutra del Loto
- XIX capitolo: I benefici del predicatore della dottrina del Sutra del Loto
- XX capitolo: Il bodhisattva Sadāparibhūta (Mai Disprezzare)
- XXI capitolo: I poteri sovrannaturali del Tathāgata
- XXII capitolo: L'affidamento del Dharma
- XXIII capitolo: Le pratiche religiose del bodhisattva Bhaiṣajyarāja (Re della Medicina)
- XXIV capitolo: Il bodhisattva Gadgadasvara (Voce Balbuziente)
- XXV capitolo: La porta universale del bodhisattva Avalokiteśvara
- XXVI capitolo: Dhāraṇī
- XXVII capitolo
- XXVIII capitolo: L'incoraggiamento del bodhisattva Samantabhadra.