Trickster
[1] Nella mitologia, nella religione e nello studio del folclore il trickster (traducibile approssimativamente con "imbroglione" o "truffatore") è un personaggio, uomo, donna o animale antropomorfo, vorace, abile nell'inganno e caratterizzato da una condotta amorale, al di fuori delle regole convenzionali. Questa figura liminale e ambigua ha spesso nei miti un ruolo altrettanto importante di quello delle classiche divinità o personaggi, aventi invece una funzione precisa e determinata.
Lewis Hyde nel suo saggio Trickster Makes the World, definisce una divinità ingannevole che rappresenta la "paradossale categoria dell'amoralità sacra".[1] E ancora:[2]
«Ogni comunità ha i suoi confini, il suo senso del fuori e del dentro, e l'impostore ("trickster") è sempre lì alle porte della città o alle porte della vita, facendo in modo che ci sia sempre scambio. Egli presiede anche ai confini attraverso cui i gruppi articolano la loro vita sociale. Distinguiamo costantemente giusto e sbagliato, sacro e profano, pulito e sporco, maschio e femmina, giovane e vecchio, vivente e morto, e ogni volta l'impostore varcherà la linea e confonderà le distinzioni. Egli incorpora dunque l'ambiguità e l'ambivalenza, la doppiezza e la duplicità, la contraddizione e il paradosso»
Tra gli animali/personaggi che in miti e leggende sono considerati ingannevoli nelle varie culture si ricordano il coyote, la volpe, il ragno, la lepre, il corvo (vedi Kutkh), il lupo.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Nel folclore il personaggio appare come uno scaltro mentitore che con pochi lungimiranti sotterfugi riesce a uscire sano e salvo anche dalle situazioni più ingarbugliate (delle quali spesso è artefice), come nella maschera di Pulcinella o nell'ʿIfrīt delle tradizioni arabo-islamiche. In questo differisce dal brigante, poiché la sua attitudine raramente lo porta a notevoli guadagni o cambi radicali di vita; piuttosto le sue furberie sono un contorto lasciapassare per la riuscita di piccoli imbrogli, sia commerciali sia sessuali, che spesso sfociano nella comicità.
Il trickster, spesso un ladro o un folle, è colui che mette in moto cambiamenti imprevedibili nelle storie. Non crea, ma concrea, dando alla creazione aspetti imprevedibili, o, in alternativa, distrugge il mondo conosciuto o l'ordine costituito, creandone uno differente (vedi ad esempio Loki per la tradizione mitologica norrena; Prometeo o Ermes per la cultura greca). Echi di questa figura si ritrovano negli eroi aristofaneschi i quali appunto condividono con essa il potere di concreare, di plasmare la realtà creandone una nuova secondo la loro volontà. Questa particolare retorica dell'eroe imbroglione costituisce una delle costanti anche dei suoi rappresentanti medievali e moderni.[3]
Dei e semidei caratterizzati come trickster
[modifica | modifica wikitesto]- ʿIfrīt nella cultura araba e islamica
- Anansi nei miti del continente africano
- Coyote in Nord America
- Ermes, Eris, Prometeo e a volte Dioniso in Grecia
- Eshu in Africa occidentale
- Huehuecoyotl in Messico
- Kitsune nel mito giapponese
- Kokopelli presso la tribù dei Navajo
- Loki in Scandinavia
- Maui in Polinesia
- Puck nella mitologia celtica
- Rudra nella mitologia vedica
- Kubera nell'induismo
- Seth ed Iside in Egitto
- Veles in Slovenia
- Lucifero nella religione cristiana
- Kutkh nella mitologia dei popoli dell'estremo oriente russo
- Nanabozho nella cultura degli Ojibwe
- Wakdjunkagao in America
- Corvo in America
- Azeban della tribù americana degli Abenachi
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Hyde, p. 10.
- ^ Hyde, p. 7.
- ^ Ne tratta uno studio di Massimo Bonafin, «Il complotto della volpe (e della donnola), ovvero: la retorica del trickster», in Le voci del Medioevo - Atti del VII convegno internazionale (Rocca Grimalda, 2002), Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2005, pp. 211-217, ISBN 88-7694-884-8. URL consultato l'8 agosto 2015.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Lewis Hyde, Trickster Makes This World: Mischief, Myth, and Art, New York, Farrar Straus & Giroux, 2010, ISBN 0-374-53255-9.
- Paul Radin, Carl Gustav Jung e Karl Kerényj, The Trickster: A Study in Native American Mythology, 1ª ed., New York, Schocken Books, 1956, ISBN 0-8052-0351-6.
- Paul Radin, Carl Gustav Jung e Karl Kerényj, Il briccone divino, traduzione di Neni Dalmasso e Silvano Daniele, Milano, SE, 2006 [1965 (Bompiani)], ISBN 88-7710-674-3, SBN SBL0345687.
- Silvana Miceli, Il demiurgo trasgressivo. Studio sul trickster, Palermo, Sellerio, 2000 [1984], ISBN 88-389-1627-6, SBN CFI0081914.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su trickster
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN, FR) Amanda Robinson, Trickster, su Enciclopedia canadese.
- (EN) Trickster, su The Encyclopedia of Science Fiction.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85137487 · GND (DE) 4305613-1 · BNF (FR) cb13318642t (data) · J9U (EN, HE) 987007548886205171 |
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