Ansaldo M43 da 75/46
Il Semovente M43 da 75/46 è stato il più potente semovente cacciacarri italiano della Seconda guerra mondiale. Progettato dalla Fiat Ansaldo, entrò in servizio in pochi esemplari con la Wehrmacht che occupava l'Italia settentrionale.
Semovente M43 da 75/46 | |
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Descrizione | |
Tipo | cacciacarri |
Equipaggio | 3 (capocarro/cannoniere, pilota, caricatore/operatore radio) |
Progettista | ing. Giuseppe Rosini |
Costruttore | Ansaldo |
Data impostazione | 1943 |
Data entrata in servizio | 1944 |
Data ritiro dal servizio | 1945 |
Utilizzatore principale | Germania |
Esemplari | 11 |
Sviluppato dal | Ansaldo 105/25 M.43 |
Dimensioni e peso | |
Lunghezza | 5,1 m |
Larghezza | 2,4 m |
Altezza | 1,75 m |
Peso | 15,8 t |
Capacità combustibile | 316 l |
Propulsione e tecnica | |
Motore | Fiat-SPA 15TB M42 a benzina, 8 cilindri a V da 11980 cm³, raffreddato ad acqua |
Potenza | 192 hp |
Rapporto peso/potenza | 12,15 hp/t |
Trazione | cingolata |
Sospensioni | molla verticale a balestra |
Prestazioni | |
Velocità | 35 km/h |
Autonomia | 180 km |
Armamento e corazzatura | |
Armamento primario | cannone Ansaldo 75/46 C.A. Mod. 1934 con 42 colpi |
Armamento secondario | 1 × 8mm Breda Mod. 38 con 500 colpi |
Corazzatura frontale | 100 mm |
Corazzatura laterale | 60 mm |
Corazzatura posteriore | 35 mm |
Corazzatura superiore | 15 mm |
Scheda su Italie 1935-1945. | |
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Storia
modificaIl mezzo deriva dal semovente M43 "Bassotto", adottato dal Regio Esercito nel 2 aprile del 1943 ed armato con l'obice da 105/25. Il progettista dell'Ansaldo, l'ingegnere Giuseppe Rosini, sviluppò il nuovo cacciacarri installando sullo stesso scafo M43 il potente cannone contraereo 75/46 C.A. Mod. 1934, rivelatosi eccellente come pezzo controcarri. L'armistizio di settembre non bloccò il programma, che venne ripreso dagli occupanti tedeschi, con la produzione di 8 esemplari nel '43 e 3 nel '44 ribattezzati StuG M43 mit 75/46 852(i). Nel 1945 tedeschi prevedevano di continuare la produzione di pochi mezzi corazzati italiani: questo semovente, le autoblinde AB43 e Lancia Lince insieme ad alcuni modelli di carri tedeschi e semoventi sullo scafo del carro cecoslovacco Panzer 38(t) che avrebbero importato nelle industrie italiane.
Tecnica
modificaLo scafo M43 deriva da quello del carro armato M.15/42, allargato e abbassato, con frontale ridisegnato e lamiere laterali saldate invece che imbullonate. Rispetto allo scafo M43 del "Bassotto", del quale mantiene le caratteristiche meccaniche e prestazionali generali, quello del semovente da 75/46 ha la corazzatura rinforzata che sul frontale passa da 70 mm a 100 mm, da 45 mm a 60 mm sulle piastre laterali e da 25 mm a 35 su quelle posteriori. Il vano di combattimento è costituito dalla casamatta fissa imbullonata e saldata, armata con il cannone Ansaldo 75/46 C.A. Mod. 1934 su supporto sferico, con brandeggio manuale di 34° ed alzo da -12° a + 22°[1]. Il cannone aveva una capacità di penetrazione (su piastre verticali) che andava da 98 mm (ad una distanza di 100 m) a 67 mm (ad una distanza di 2400 m)[2]. L'armamento è completato da una mitragliatrice Breda Mod. 38 da 8 mm per la difesa ravvicinata ed antiaerea operata dal capocarro/cannoniere, mentre il servente/operatore radio ha a disposizione per le comunicazioni a livello di batteria di una radio Magneti Marelli RF1 CA.
Note
modifica- ^ Fotodiguerra (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2014).
- ^ Бронетанковая техника - Италия, su aviarmor.net. URL consultato il 4 ottobre 2016.
Bibliografia
modifica- Gli autoveicoli da combattimento dell'Esercito Italiano, Volume secondo (1940-1945), Stato Maggiore dell'Esercito, Ufficio Storico, Nicola Pignato e Filippo Cappellano, 2002
- I mezzi blindo-corazzati italiani 1923-1943, Storia Militare, Nicola Pignato, 2005
- I reparti corazzati della Repubblica Sociale Italiana 1943/1945, Marvia Edizioni, Paolo Crippa, 2006
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ansaldo M43 da 75/46
Collegamenti esterni
modifica- Dati tecnici., su digilander.libero.it.
- Scheda tecnica e galleria fotografica su Italie 1935-1945., su italie1935-45.com. URL consultato il 14 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2012).