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Morto a 79 anni il compositore tedesco Karlheinz Stockhausen

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venerdì 7 dicembre 2007

Kalheinz Stockhausen nel 2005

Si è spento il 5 dicembre scorso il compositore tedesco Karlheinz Stockhausen, pioniere della musica elettronica tra i maggiori musicisti contemporanei. Solo oggi, la fondazione tedesca che porta il suo nome ha reso nota la notizia: Stockhausen è morto mercoledì scorso nella sua casa di Kuerten, nella Germania occidentale.

Compositore prolifico, scrisse più di 300 opere durante la sua carriera, affermandosi come pioniere della musica elettronica oltre che come esponente del serialismo. Studio I, risalente al 1953, è considerata una delle prime opere di musica elettronica mai prodotte.

Nato a Mödrath nel 1927, figlio di una madre di famiglia ricca e di un padre insegnante. Crebbe a Altenberg dove iniziò a prendere lezioni di pianoforte. Studiò pianoforte e pedagogia della musica alla Musikhochschule di Colonia. Presso l'università della stessa città studiò poi musicologia, filosofia e germanistica.

Influenzato da musicisti come Oliver Messiaen, Edgard Varèse, e Anton Webern e da pittori come Mondrian e Klee, i suoi lavori si sono spesso discostati dai canoni tradizionali della musica.

Nella sua vita di musicista Stockhausen ha esplorato i più diversi generi e stili: partendo dal puntillismo e dalla musica concreta agli albori della sua carriera, negli anni Cinquanta, iniziò poi a ricercare nel campo della musica elettronica, al tempo ancora in stato embrionale. Negli anni Sessanta compose opere di musica corale, affiancando l'uso di strumentazione elettronica al coro. Negli anni Settanta si dedicò invece al serialismo. Tra il 1977 e il 2003 fu impegnato in uno dei suoi progetto più ambiziosi: un ciclo di opere tematiche chiamato Licht: Die sieben Tage der Woche (Luce: i sette giorni della settimana).

Vari artisti hanno dichiarato di essere stati influenzati da Stockhausen come Frank Zappa, Björk e Miles Davis oltre che Roger Waters e Rick Wright, due membri dei Pink Floyd. I Beatles inserirono Stockhausen tra i personaggi sulla copertina del loro album Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band, mentre il cantautore Italiano Franco Battiato dedicò al compositore uno dei suoi primi album Sulle corde di Aries.

Da sempre artista controverso, Stockhausen era recentemente stato al centro di polemiche per aver affermato che gli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001 erano stati «l'opera d'arte più grande mai esistita», nonostante poi avesse chiarito il senso delle sue affermazioni che erano, a sua detta, state fraintese e mal riportate.

Fonti

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