Vai al contenuto

Akh-Menu

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Akh-Menu che significa "luminoso di monumenti" era il tempio giubilare di Thutmosis III, ubicato nel Cortile del Medio Regno a Karnak, e chiamato Tempio di Milioni di Anni.

G25 Aa1 mn
n
W24 W24 W24

3ḫ mn w - Akh menu

Veduta dell'Akh-Menu tempio giubilare di Thutmosis III

È anche chiamato, in modo generico, Sala delle Feste per le celebrazioni che vi venivano svolte in occasione della ricorrenza giubilare del re, chiamata festa Sed e per le numerose ricorrenze sacre che vi venivano celebrate come la festa di Opet.

1 - primo pilone (XXX dinastia)
2 - tempio di Seti II (XVIII dinastia)
3 -grande cortile porticato
4 - tempio di Ramesse III (XX dinastia)
5 - sala ipostila (Seti I, Ramesse II)
6 -Tempio di Amon
7 - Akh-Menu
8 - lago sacro
9 - propilei sud
10 - tempio giubilare di Amenhotep II (XVIII dinastia)
11 - tempio di Khonsu
12 - tempio di Opet

La Sala delle Feste si trova alla fine della corte del Medio Regno, con il suo asse ad angolo retto rispetto all'asse est-ovest principale del tempio. È stata originariamente costruita per celebrare il giubileo (Heb-Sed) del faraone della diciottesima dinastia Tutmose III, e in seguito venne usato come parte della festività annuale dell'Opet. Sembra essere decorato per richiamare una gigante tenda che funge da tempio, completa di tende e pali.[1] Situata in questo tempio, la lista dei re di Karnak mostra Tutmose III con alcuni dei primi re che contribuirono a costruire parti del complesso del tempio.

Risulta costituito da vestiboli, magazzini, camere, due cappelle, giardino botanico, dalla grande sala delle feste e dalla sala degli antenati.

  • Cappelle rituali: situate all'estremità della Sala delle Feste, hanno raffigurazioni di processioni rituali Sed con offerte alle divinità. Vi è ancora una statua frammentaria di Thutmosis III con il dio Amon e la dea Mut.
  • Camera della clessidra: è un piccolo ambiente ove era custodita una clessidra ad acqua indispensabile per misurare la durata dei riti.
  • Sala delle Feste di Thutmose III: ampia sala composta da navate con il soffitto sorretto da dieci colonne di particolare impatto visivo. Infatti sono rosse, hanno un capitello non usuale, sono con base ridotta e nell'insieme richiamano i sostegni delle tende militari. Le raffigurazioni sulle colonne, sistematicamente distrutte, indicavano il re con varie divinità.
  • Giardino botanico di Thutmose III: è una camera rettangolare con colonne papiriformi e con pareti decorate con bassorilievi rappresentanti piante e animali trovati durante le campagne militari, in Asia e Africa orientale, da Thutmosis III[2]. Molte specie hanno destato curiosità e sono state oggetto di studi identificativi per appurare la veridicità di quanto rappresentato. Scoprendo che, a volte, le raffigurazioni nel bassorilievo erano parziali, molte sono state identificate anche nella provenienza e la camera è stata rinominata Camera delle Meraviglie per la rarità e la stranezza della flora e della fauna rappresentate. Tutto ciò indicava la grande potenza di Amon che aveva creato anche cose che il popolo egizio stesso non conosceva e quindi, essendo un dio universale, i suoi confini andavano ben oltre i templi della valle del Nilo.
  • Sala degli Antenati di Thutmose III: annessa alla Sala delle Feste, vi è la sala dove fu scoperta nel XIX secolo un'iscrizione nota come Lista regale di Karnak il cui scopo era quello di legittimare la sovranità di Thutmose III e da cui prese il nome di sala degli antenati. Nel fregio, che ornava la parete, il sovrano stesso era raffigurato nell'atto di porgere offerte a 61 suoi antenati identificati attraverso i loro nomi. Rispetto ad altre liste reali egizie (Abido, Saqqara, Canone Reale) la lista di Karnak presenta un minore interesse storico non essendo stata realizzata con ordine cronologico[2]. Le lastre parietali con la lista incisa furono trafugate, nottetempo, nel 1843, dal francese Émile Prisse d'Avennes e si trovano attualmente (2008) presso il Museo del Louvre di Parigi.
  1. ^ Kemp, 1989, p.202
  2. ^ a b Franco Cimmino, Dizionario delle dinastie faraoniche, pag. 252

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Antico Egitto: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di antico Egitto
pFad - Phonifier reborn

Pfad - The Proxy pFad of © 2024 Garber Painting. All rights reserved.

Note: This service is not intended for secure transactions such as banking, social media, email, or purchasing. Use at your own risk. We assume no liability whatsoever for broken pages.


Alternative Proxies:

Alternative Proxy

pFad Proxy

pFad v3 Proxy

pFad v4 Proxy