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Anna d'Orléans

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Anna d'Orléans
Anna d'Orléans fotografata nel 1925
Duchessa d'Aosta
Stemma
Stemma
In carica4 luglio 1931 –
3 marzo 1942
PredecessoreElena d'Orléans
SuccessoreIrene di Grecia
Nome completofrancese: Anne Hélène Marie d'Orléans
italiano: Anna Elena Maria d'Orléans
TrattamentoSua Altezza Reale
NascitaLe Nouvion-en-Thiérache, 5 agosto 1906
MorteSorrento, 19 marzo 1986
Luogo di sepolturaBasilica dell'Incoronata Madre del Buon Consiglio
DinastiaBorbone-Orléans per nascita
Savoia-Aosta per matrimonio
PadreGiovanni d'Orléans, duca di Guisa
MadreIsabella d'Orléans
ConsorteAmedeo di Savoia, duca di Aosta
FigliMargherita
Maria Cristina
ReligioneCattolicesimo

Anna d'Orléans (Le Nouvion-en-Thiérache, 5 agosto 1906Sorrento, 19 marzo 1986) è stata una principessa francese poi divenuta duchessa d'Aosta come consorte di Amedeo di Savoia-Aosta.

Anna d'Orléans nacque il 5 agosto 1906 a Le Nouvion-en-Thiérache, in Francia. Era figlia di Giovanni d'Orléans, Duca di Guisa e Isabella d'Orléans.

Anna d'Orléans il giorno del matrimonio con Amedeo, duca di Aosta, a Napoli nel 1927

Sposò il 5 novembre 1927, a Napoli, Amedeo di Savoia-Aosta, terzo duca d'Aosta.

Viceregina d'Etiopia

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Anna d'Aosta fu Viceregina d'Etiopia a seguito dell'assunzione del titolo di Viceré d'Etiopia da parte del marito. Dopo aver risieduto con Amedeo al Castello di Miramare a Trieste, seguì il marito ad Addis Abeba, ma rientrò in Italia prima dello scoppio della guerra.

Seconda guerra mondiale

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Divenuta vedova nel 1942, alla data dell'8 settembre 1943 Anna d'Aosta risiedeva a Palazzo Pitti a Firenze. All'annuncio dell'armistizio Anna non volle lasciare Palazzo Pitti per solidarietà con i fiorentini. Arrestata con le due bambine dai tedeschi, venne deportata in Austria assieme alla cognata Irene di Grecia e all'infante Amedeo, figlio di quest'ultima e di Aimone di Savoia-Aosta.[1]

"Giunsero a fine luglio le due Duchesse d'Aosta, Anna di Francia con le giovanissime Principesse Margherita e Maria Cristina, e Irene di Grecia, con un amore di bimbo di otto mesi, il Principino Amedeo. La brutalità tedesca non aveva avuto riguardi di sorta, né per la tenera età dei figli, né per il lutto grave che portava nel cuore la Duchesa Anna per la perdita del marito, Duca Amedeo d'Aosta, che, pur infermo, volle eroicamente restare fino alla morte nell'Africa lontana, al posto del dovere; né per la personale condotta delle due Duchesse, rimaste com'erano a Firenze, solo per non abbandonare nell'ora del pericolo la popolazione. Avrei bisogno di un volume per narrare gli atti compiuti verso tutti. Non posso però tacere un episodio della angelica bontà della Duchessa Anna.(...) compresi subito che la mia ora fosse giunta. La Duchessa Anna allora mi chiamò e mi rivolse parole così alte che sentii di poter affrontare la morte con serenità". C. Senise, "Quando ero Capo della Polizia", Ruffolo editore, Roma, 1946, p. 275-76.

L'imperatore Hailé Selassié, che era stato impressionato dal rispetto che Amedeo, Duca d'Aosta dimostrò nei suoi confronti, durante la sua visita ufficiale in Italia, nel 1953, invitò per un tè la vedova Anna d'Orléans, ma, quando il governo italiano lo informò che ricevere la duchessa avrebbe offeso la repubblica, Haile Selassie fu costretto a cancellare l'incontro con dispiacere. In sostituzione, invitò il quinto duca d'Aosta in Etiopia verso la metà degli anni sessanta e gli accordò tutti gli onori di un capo di Stato.

Anna d'Orléans, morì a Sorrento nel 1986. È sepolta nella Basilica dell'Incoronata Madre del Buon Consiglio di Napoli insieme alla suocera Elena d'Orléans.

Nella cultura di massa

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Il grande poeta triestino Umberto Saba le ha dedicato due madrigali nel suo "Canzoniere". Il primo la ricorda giovane nel parco di Miramare ("Così giovane sei, così leggera/cammini incontro alla dubbia fortuna,..."), il secondo la sua deportazione ad opera dei tedeschi dopo l'8 settembre ("Penso le mani, le tue belle mani./Sono passati per farle duemila/anni di storia di Francia. Le fila/del destino il destino rompe. Ostaggio/sei -dicono- al tedesco...".)

Anna e Amedeo, duca di Aosta ebbero due figlie:

Titoli e trattamento

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  • 5 agosto 1906 – 4 luglio 1931: Sua Altezza Reale, Anna d'Orléans, principessa di Francia
  • 4 luglio 1931 - 3 marzo 1942: Sua Altezza Reale, Anna di Savoia, duchessa d'Aosta
  • 3 marzo 1942 – 19 marzo 1986: Sua Altezza Reale, la Duchessa vedova d'Aosta
Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Ferdinando Filippo d'Orléans Luigi Filippo di Francia  
 
Maria Amalia di Borbone-Due Sicilie  
Roberto d'Orléans  
Elena di Meclemburgo-Schwerin Federico Ludovico di Meclemburgo-Schwerin  
 
Carolina Luisa di Sassonia-Weimar-Eisenach  
Giovanni di Guisa  
Francesco d'Orléans Luigi Filippo di Francia  
 
Maria Amalia di Borbone-Due Sicilie  
Francesca Maria d'Orléans  
Francesca del Brasile Pietro I del Brasile  
 
Maria Leopoldina d'Asburgo-Lorena  
Anna d'Orléans  
Ferdinando Filippo d'Orléans Luigi Filippo di Francia  
 
Maria Amalia di Borbone-Due Sicilie  
Luigi Filippo Alberto d'Orléans  
Elena di Meclemburgo-Schwerin Federico Ludovico di Meclemburgo-Schwerin  
 
Carolina Luisa di Sassonia-Weimar-Eisenach  
Isabella d'Orléans  
Antonio d'Orléans Luigi Filippo di Francia  
 
Maria Amalia di Borbone-Due Sicilie  
Maria Isabella d'Orléans  
Luisa Ferdinanda di Borbone-Spagna Ferdinando VII di Spagna  
 
Maria Cristina di Borbone-Due Sicilie  
 
  1. ^ Amedeo di Savoia, su savoia-aosta.it. URL consultato il 24-11-2007 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2007).
  2. ^ Membership of the Constantinian Order Archiviato il 21 settembre 2013 in Internet Archive. su www.costantinianorder.org; consultato il 4 aprile 2013
  • Edoardo Borra, "Amedeo d'Aosta", Mursia, Milano, 1985.
  • Francesco Cognasso, "I Savoia", Corbaccio Editore, Milano, 1999.
  • Giulio Vignoli, "Donne di Casa Savoia. Da Adelaide di Susa a Maria José", ECIG, Genova, II ed. 2002, pag. 39.

Altri progetti

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Predecessore Duchessa d'Aosta Successore
Elena d'Orléans 1931-1942 Irene di Grecia
Controllo di autoritàVIAF (EN316737508 · ISNI (EN0000 0004 5096 3825 · BNF (FRcb162260784 (data)
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