Astrio
Astrio frazione | |
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Astrio dalla SS 345 | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Brescia |
Comune | Breno |
Territorio | |
Coordinate | 45°56′34″N 10°19′22″E |
Altitudine | 794 m s.l.m. |
Abitanti | |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 25043 |
Prefisso | 0364 |
Fuso orario | UTC+1 |
Patrono | San Vito, Modesto e Crescenzia |
Cartografia | |
«E più in alto al meriggio quella di Astrio, luogo pure di rettoria parochiale soto titolo di san Vito, e Modesto, decorato d'altra chiesa campestre di San Martino...»
Astrio (Ahtre in dialetto camuno[2]) è una frazione del comune di Breno in Val Camonica a 794 metri s.l.m.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Territorio
[modifica | modifica wikitesto]Astrio è il primo paese della Val Camonica che si incontra scendendo dal Passo di Crocedomini.
Giace in una conca naturale orientata a sud-est.
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Il nome potrebbe derivare da Ahtre, Oahtre, Castrum (fortezza), come ricordo del dominio romano.[3]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il 19 ottobre 1336 il vescovo di Brescia Jacopo de Atti investe iure feudi dei diritti di decima nei territori di Breno, Borno, Astrio, Monno e Ossimo Girardo del fu Giovanni Ronchi di Breno.[4]
Il 15 maggio 1365 il vescovo di Brescia Enrico da Sessa investe iure feudi dei diritti di decima nei territori di Breno, Vione, Vezza, Sonico, Malonno, Berzo Demo, Astrio, Ossimo e Losine Giovanni e Gerardo del fu Pasino Federici di Mù.[5]
Il 17 settembre 1423 il vescovo di Brescia Francesco Marerio investe iure feudi dei diritti di decima nei territori di Monno, Cevo, Andrista, Grumello, Saviore, Cemmo, Ono, Sonico, Astrio, Malegno, Cortenedolo, Vione, Incudine e Berzo Demo a Bertolino della Torre di Cemmo .[6]
Ricorrenze
[modifica | modifica wikitesto]Durante il periodo estivo è rinomato in valle per la sua sagra del baccalà (da cui lo scotöm dei suoi abitanti).
Feudatari locali
[modifica | modifica wikitesto]Famiglie che hanno ottenuto l'infeudazione vescovile dell'abitato:
Famiglia | Stemma | Periodo |
Ronchi | 1336 - ? | |
Federici | 1365 - ? | |
Della Torre | 1423 - ? |
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]Le chiese di Astrio sono:[3]
- Parrocchiale di SS Vito, Modesto e Crescenzia, il portale ha la data 1787.
- Chiesa di san Martino, di struttura cinquecentesca, rimaneggiata nel XVIII secolo, si trova lungo la strada per il Passo di Crocedomini
Società
[modifica | modifica wikitesto]Tradizioni e folclore
[modifica | modifica wikitesto]Gli scütüm sono nei dialetti camuni dei soprannomi o nomignoli, a volte personali, altre indicanti tratti caratteristici di una comunità. Quello che contraddistingue gli abitanti di Astrio è Bacalà (baccalà)[2] o Marà.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Marcello Ricardi, Giacomo Pedersoli, Grande guida storica di Valcamonica Sebino Val di Scalve, Cividate Camuno, Toroselle, 1992, p. 207.
- ^ a b Lino Ertani, Dizionario del dialetto camuno e di toponomastica, Artogne, Tipografia M. Quetti, 1980, p. 165.
- ^ a b Eugenio Fontana, Terra di Valle Camonica, Brescia, Industrie Grafiche Bresciane, 1984, p. 59.
- ^ Roberto Celli, Repertorio di fonti medievali per la storia della Val Camonica, Brescia, Tipolitografia Queriniana, 1984, p. 83, ISBN 88-343-0333-4.
- ^ Roberto Celli, Repertorio di fonti medievali per la storia della Val Camonica, Brescia, Tipolitografia Queriniana, 1984, p. 104, ISBN 88-343-0333-4.
- ^ Roberto Celli, Repertorio di fonti medievali per la storia della Val Camonica, Brescia, Tipolitografia Queriniana, 1984, p. 206, ISBN 88-343-0333-4.
Altri progetti
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