Sébastien Ogier e Julien Ingrassia erano i campioni in carica dopo aver conquistato il quinto titolo consecutivo nella passata stagione al 73º Wales Rally GB. La M-Sport, il team per cui hanno guidato per il 2017, era a sua volta il campione in carica per i costruttori[1]. Per i francesi la stagione 2018 ha visto la riconferma dei titoli piloti e co-piloti per la sesta volta consecutiva, mentre il campionato marche è stato invece conquistato della squadra ufficiale Toyota, diretta da Tommi Mäkinen, alla quarta affermazione della sua storia nel mondiale costruttori, che mancava alla scuderia giapponese dal 1999. I titoli sono stati tutti vinti all'ultima gara, il Rally d'Australia[2][3].
La FIA decise di togliere dal calendario 2018 il Rally di Polonia per le difficoltà incontrate da parte degli organizzatori nel controllare l'afflusso e il comportamento degli spettatori, ritenuto troppo pericoloso, durante l'edizione 2017; l'appuntamento polacco già nel 2015 aveva ricevuto un cartellino giallo (ammonizione formale) dalla Federazione per motivi legati alla sicurezza, venendo quindi cancellato dal calendario 2018.[6] Al suo posto è stato inserito il Rally di Turchia, al ritorno nel mondiale a 8 anni dalla sua ultima presenza, che fu nella stagione 2010.[7] Vennero inoltre invertiti gli appuntamenti del Rally di Gran Bretagna e del Rally di Spagna.
Rispetto alla precedente stagione, nel 2018 vennero apportate alcune modifiche nel regolamento sportivo, di seguito le principali:
Venne abolita la regola secondo cui le scuderie private o singoli equipaggi non potevano iscrivere alle gare iridate le vetture in configurazione 2017 con il proprio nome; nel 2017 infatti esse potevano essere schierate soltanto dai costruttori ufficiali.[8][9]
Venne abolito il Trofeo WRC per piloti e co-piloti, che era dedicato agli equipaggi alla guida di vetture WRC con specifiche tecniche 2016 o precedenti. Tali equipaggi potranno continuare a concorrere alla classifiche piloti e co-piloti generali.[8][9]
Il campionato WRC-2 sarà sempre costituito da sette eventi (di cui soltanto i migliori sei risultati verranno conteggiati per la classifica finale) ma non vi saranno più appuntamenti obbligatori per gli equipaggi, che potranno quindi scegliere liberamente le gare a cui partecipare tra le 13 totali in programma.[9]
Il campionato Junior WRC sarà costituito da cinque appuntamenti definiti (nel 2017 erano sei), l'ultimo dei quali, il Rally di Turchia, assegnerà un punteggio doppio.[9][10]
Pirelli si affiancherà a Michelin e DMACK nella fornitura degli pneumatici e sarà inoltre il fornitore ufficiale della serie Junior WRC.[9]
Erano al via del campionato gli stessi quattro costruttori protagonisti della precedente stagione:
M-Sport Ford World Rally Team: la scuderia britannica venne supportata nello sviluppo della Ford Fiesta WRC dalla casa madre Ford, la quale dichiarò di voler aumentare il proprio coinvolgimento per la nuova stagione, testimoniato anche dall'inserimento del proprio nome nella denominazione ufficiale del team[11]; soprattutto grazie a questo Malcolm Wilson, titolare della M-Sport, riuscì a rinnovare il contratto al campione del mondo in carica Sébastien Ogier che venne inoltre affiancato per tutto l'anno dal galleseElfyn Evans, promosso a seconda guida ufficiale[12]; il finlandeseTeemu Suninen disputò undici appuntamenti iridati con la terza Fiesta WRC[13] mentre al Rally di Monte Carlo e al Tour de Corse la vettura numero 3 fu affidata all'asfaltista franceseBryan Bouffier[14].
Toyota Gazoo Racing WRT: la casa giapponese, rientrata nel mondiale WRC nella precedente stagione dopo un'assenza di 18 anni, continò ad affidare le proprie vetture alla scuderia Toyota Gazoo Racing, diretta dall'ex-campione Tommi Mäkinen, che da quest'anno spostò la propria sede in Estonia. A ottobre del 2017 Toyota ingaggiò il pilota estone Ott Tänak, proveniente dalla M-Sport e vincitore di due prove del mondiale 2017, che si affiancò quindi ai finlandesi Jari-Matti Latvala ed Esapekka Lappi, confermati per tutta la stagione alla guida della Yaris WRC[16].
Citroën Total Abu Dhabi WRT: il marchio francese, anch'esso rientrato ufficialmente nel mondiale 2017 dopo un 2016 disputato in veste non ufficiale, confermò inizialmente per tutta la stagione il britannicoKris Meeke, mentre l'irlandeseCraig Breen, anch'egli rinnovato per il 2018, dovette però cedere la propria C3 WRC al rientrante Sébastien Loeb in tre appuntamenti iridati: il Rally del Messico, il Tour de Corse e il Rally di Spagna[17]. Una terza vettura venne lasciata a disposizione dell'emiratinoKhalid Al-Qassimi a eventi selezionati mentre in Svezia e in Portogallo essa è stata affidata al norvegese Mads Østberg[18][19]. Circa una settimana dopo il termine del rally del Portogallo i vertici Citroën annunciarono che Kris Meeke non avrebbe più gareggiato per il team francese per il resto della stagione 2018, decisione maturata in seguito all'incidente occorso al britannico nell'appuntamento portoghese[20]. Il suo posto venne preso proprio da Mads Østberg ingaggiato ufficialmente dal Raly d'Italia-Sardegna in poi[21]. Nel Rally di Spagna fu Østberg (anziché Breen) a cedere la propria vettura a Sébastien Loeb.
Il campionato WRC-2 era sempre costituito da sette eventi e venivano considerati per la classifica finale soltanto i migliori sei risultati ottenuti. Tuttavia non vi erano appuntamenti obbligatori per gli equipaggi, i quali potevano quindi scegliere liberamente le gare a cui partecipare tra le 13 totali in programma[9].
Come nella precedente stagione il campionato WRC-3 era costituito da sette eventi (a libera scelta) e soltanto i migliori sei risultati vennero conteggiati per la classifica finale.
Per il JWRC valeva lo stesso sistema di punteggio degli altri campionati con l'aggiunta che ogni equipaggio avrebbe totalizzato un punto in più per ogni prova speciale vinta. L'appuntamento finale in Turchia assegnò punteggio doppio purché i contendenti avessero disputato almeno tre dei quattro eventi precedenti. I punti per la posizione finale in ogni appuntamento vennero assegnati tenendo in considerazione soltanto i migliori quattro risultati ottenuti; regola non valida invece per quelli conquistati a seguito delle speciali vinte, accumulabili in tutti e cinque gli appuntamenti.
^(EN) Rally Sweden 2018 - Official Entrylist (PDF), su rallysweden.com, 19 gennaio 2018. URL consultato il 31 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2018).
^(EN, ES) YPF Rally Argentina 2018 - Entry list (PDF), su rallyargentina.com, 2018 +eventos, 3 aprile 2018. URL consultato il 9 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2018).
^(EN) 2018 Dayinsure Wales Rally GB - Entry list (PDF), su walesrallygb.com, International Motor Sports Ltd, 14 settembre 2018. URL consultato il 30 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2018).