Governo Calvo-Sotelo
Governo Calvo-Sotelo | |
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Un Consiglio dei Ministri del Governo Calvo-Sotelo, il 27 novembre 1981 | |
Stato | Spagna |
Presidente del Governo | Leopoldo Ramón Pedro Calvo-Sotelo Bustelo (UCD) |
Coalizione | UCD |
Legislatura | I |
Giuramento | 27 febbraio 1981 |
Dimissioni | 3 dicembre 1982 |
Governo successivo | 3 dicembre 1982 |
Il Governo Calvo-Sotelo fu l’esecutivo in carica nel Regno di Spagna dal 27 febbraio 1981 al 3 dicembre 1982. Fu il secondo governo della I legislatura.
Gli successe, il 3 dicembre 1982, il Governo González I.
Tentatato colpo di stato durante l’investitura
[modifica | modifica wikitesto]Il 23 febbraio 1981, durante la seconda votazione di investitura del candidato Leopoldo Calvo-Sotelo, un gruppo di militari tra Guardia Civil e Forze Armate favorevoli al franchismo, guidate principalmente dal Tenente colonnello Antonio Tejero Molina, hanno fatto irruzione nel Congresso dei Deputati, interrompendo i lavori parlamentari e tenendo in ostaggio i deputati, tra cui anche i ministri del governo uscente e di quello entrante.
A causa di ciò, l’investitura formale di Leopoldo Calvo-Sotelo fu sospesa e per questo, tecnicamente, Adolfo Suárez sarebbe stato ancora nelle piene facoltà di Presidente del Governo di Spagna, per quanto ciò non fosse chiaro sia perché Leopoldo Calvo-Sotelo era già stato nominato dal re Juan Carlos I, e sia perché, essendo tenuto in ostaggio, non poté deliberare. Per questo motivo, si ritiene che, in quel momento, il Re ed i sottosegretari di Stato fossero de facto in carica[1].
Alla fine, in seguito al fallimento del golpe, la votazione di investitura poté essere tenuta il 25 febbraio, permettendo al governo di entrare in carica, seppur in ritardo di 2 giorni.
Situazione parlamentare
[modifica | modifica wikitesto]Camera | Collocazione | Partiti | Seggi |
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Congresso dei Deputati[2] | Governo | UCD (168) | 168 / 350
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Appoggio esterno | CD (9), CiU (9), UPN (1), PAR (1), GM (1) | 21 / 350
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Opposizione | PSOE (119), PCE (23), EAJ/PNV (7), PA (5), GM (3), UN (1), ERC (1), EE (1), UPC (1) | 158 / 350
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Non partecipanti | HB (3) | 3 / 350
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Composizione
[modifica | modifica wikitesto]Questa la composizione dell'esecutivo[3]:
Unione di Centro Democratico (UCD)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (ES) «Al amanecer se derrumbarán» [«All'alba crolleranno»], El Comercio, 20 febbraio 2011.
- ^ Viene riportata la situazione parlamentare solo di questa camera (e non anche del Senato) poiché solo quest'ultima ha il potere di controllare il rapporto di fiducia con l'esecutivo
- ^ Gobiernos Transición
- ^ A cui è aggiunto il ministro senza portafoglio Jaime Lamo de Espinosa y Michels de Champourcin (dal 1º dicembre 1981
- ^ Congiuntamente con il ruolo di Ministro per l’Amministrazione territoriale
- ^ Congiuntamente con il ruolo di Ministro per l’Economia ed il Commercio
- ^ In seguito alle dimissioni del Primo Vicepresidente, Rodolfo Martín Villa, il 30 luglio 1982, il Secondo Vicepresidente, Juan Antonio García Díez, pur conservando la sua posizione al Ministero, ha assunto la carica di vicepresidente e la posizione, di conseguenza, è stata soppressa
- ^ Soppresso in data 1º dicembre 1981 per istituire il Ministero dell’Istruzione e della Scienza
- ^ Istituito in data 1º dicembre 1981 dopo la soppressione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
- ^ Soppresso in data 1º dicembre 1981 per istituire il Ministero del Lavoro e della Sicurezza sociale ed il Ministero della Salute e del Consumo
- ^ a b Istituito in data 1º dicembre 1981 dopo la soppressione del Ministero del Lavoro, della Salute e della Sicurezza sociale
- ^ Dal dicembre 1981; Originariamente e fino al maggio 1981, Ministero dell’Agricoltura e dal maggio al dicembre 1981 Ministero dell’Agricoltura e della Pesca