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Gran Premio d'Australia 2000

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Australia (bandiera) Gran Premio d'Australia 2000
647º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 1 di 17 del Campionato 2000
Data 12 marzo 2000
Luogo Circuito Albert Park
Percorso 5,303 km
Circuito cittadino
Distanza 58 giri, 307,574 km
Clima sereno in tutto il week - end
Risultati
Pole position Giro più veloce
Finlandia (bandiera) Mika Häkkinen Brasile (bandiera) Rubens Barrichello
McLaren - Mercedes in 1'30"556 Ferrari in 1'31"481
(nel giro 41)
Podio
1. Germania (bandiera) Michael Schumacher
Ferrari
2. Brasile (bandiera) Rubens Barrichello
Ferrari
3. Germania (bandiera) Ralf Schumacher
Williams

Il Gran Premio d'Australia 2000 è stato un Gran Premio di Formula 1 disputato il 12 marzo 2000 sul Circuito Albert Park a Melbourne, in Australia. La gara, la prima del Campionato mondiale di Formula 1 2000, fu vinta da Michael Schumacher alla guida della Ferrari, davanti al compagno di squadra Rubens Barrichello e al fratello Ralf Schumacher, su Williams - BMW.

La gara vide il debutto del futuro campione del mondo Jenson Button, di Nick Heidfeld e di Gastón Mazzacane, e la prima apparizione del team Jaguar Racing, dopo che la casa inglese aveva rilevato la Stewart Grand Prix.

Aspetti tecnici

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Nelle verifiche tecniche svolte giovedì, l'argomento più dibattuto furono le protezioni ai lati della testa dei piloti, la cui forma era stata ridefinita nel nuovo regolamento tecnico. Nonostante durante i test invernali le soluzioni adottate da Ferrari e Jordan per ridurre l'impatto della nuova configurazione avessero destato polemiche, le verifiche non rilevarono irregolarità sulle monoposto delle due scuderie; risultò non regolare, invece, la Arrows, che fu quindi costretta ad alzare le protezioni laterali con materiale posticcio, in attesa di una sistemazione definitiva nel successivo Gran Premio del Brasile[1]. Risultò irregolare anche la McLaren di Coulthard: il pilota scozzese aveva chiesto di limare leggermente le protezioni laterali per consentire un maggiore movimento laterale della testa[1].

Le prove libere della prima gara della stagione furono, come prevedibile, caratterizzate da diversi problemi tecnici. Ne fecero le spese, tra gli altri, il campione del mondo in carica Mika Häkkinen, fermato sabato mattina da un guasto al motore Mercedes, e il suo rivale più accreditato Michael Schumacher, la cui Ferrari ebbe un problema elettrico durante la prima sessione di prove libere. Il pilota tedesco fu anche protagonista, venerdì pomeriggio, di un violento incidente, dopo aver segnato il miglior tempo.

Johnny Herbert, alla guida della nuova Jaguar, ebbe un weekend particolarmente tormentato: venerdì mattina il pilota inglese fu costretto a fermarsi per un guasto al motore, nel pomeriggio accusò problemi al cambio, alla frizione e allo sterzo, e sabato mattina sulla sua monoposto cedette il motore[2].

I tempi migliori della prima sessione di prove libere di venerdì furono i seguenti:[3]

Pos No Pilota Costruttore Tempo
1 1 Finlandia (bandiera) Mika Häkkinen McLaren - Mercedes 1'32"738
2 3 Germania (bandiera) Michael Schumacher Ferrari 1'32"965
3 4 Brasile (bandiera) Rubens Barrichello Ferrari 1'33"060

I tempi migliori della seconda sessione di prove libere di venerdì furono i seguenti:[3]

Pos No Pilota Costruttore Tempo
1 3 Germania (bandiera) Michael Schumacher Ferrari 1'32"130
2 2 Regno Unito (bandiera) David Coulthard McLaren - Mercedes 1'32"144
3 4 Brasile (bandiera) Rubens Barrichello Ferrari 1'32"482

I tempi migliori delle sessioni di prove libere di sabato mattina furono i seguenti:[3]

Pos No Pilota Costruttore Tempo
1 3 Germania (bandiera) Michael Schumacher Ferrari 1'30"439
2 2 Regno Unito (bandiera) David Coulthard McLaren - Mercedes 1'30"958
3 5 Germania (bandiera) Heinz-Harald Frentzen Jordan - Mugen-Honda 1'31"020

Nelle qualifiche la McLaren piazzò entrambi i propri piloti in prima fila. Häkkinen conquistò la sua ventiduesima pole position in carriera, infliggendo un distacco di quasi quattro decimi al compagno di squadra Coulthard, protagonista di un violento incidente che portò alla sospensione della sessione. Alle spalle delle monoposto anglo - tedesche si schierarono le due Ferrari di Michael Schumacher e Barrichello, con il pilota tedesco costretto a rinunciare al proprio tentativo migliore in seguito all'incidente di Coulthard[4]. La terza fila fu occupata dalle due Jordan di Frentzen e Trulli, seguite da Eddie Irvine alla guida della nuova Jaguar e da Jacques Villeneuve sulla BAR ora motorizzata Honda.

Non brillò, almeno in qualifica, la Williams, dotata del nuovo motore BMW: Ralf Schumacher si piazzò undicesimo, l'esordiente Button, alla guida del muletto[2], addirittura penultimo. La Arrows compì invece un salto di qualità rispetto al 1999, abbandonando le ultime file dello schieramento con De la Rosa dodicesimo e Verstappen subito dietro. Proseguì, infine, il difficile fine settimana di Herbert, vittima di una seconda rottura del motore dopo quella avvenuta in mattinata[2].

Pos No Pilota Costruttore Tempo Distacco
1 1 Finlandia (bandiera) Mika Häkkinen McLaren - Mercedes 1'30"556
2 2 Regno Unito (bandiera) David Coulthard McLaren - Mercedes 1'30"910 +0"354
3 3 Germania (bandiera) Michael Schumacher Ferrari 1'31"075 +0"519
4 4 Brasile (bandiera) Rubens Barrichello Ferrari 1'31"102 +0"546
5 5 Germania (bandiera) Heinz-Harald Frentzen Jordan - Mugen-Honda 1'31"359 +0"803
6 6 Italia (bandiera) Jarno Trulli Jordan - Mugen-Honda 1'31"504 +0"948
7 7 Regno Unito (bandiera) Eddie Irvine Jaguar - Cosworth 1'31"514 +0"958
8 22 Canada (bandiera) Jacques Villeneuve BAR - Honda 1'31"968 +1"412
9 11 Italia (bandiera) Giancarlo Fisichella Benetton - Playlife 1'31"992 +1"436
10 17 Finlandia (bandiera) Mika Salo Sauber - Petronas 1'32"018 +1"462
11 9 Germania (bandiera) Ralf Schumacher Williams - BMW 1'32"220 +1"664
12 18 Spagna (bandiera) Pedro de la Rosa Arrows - Supertec 1'32"323 +1"767
13 19 Paesi Bassi (bandiera) Jos Verstappen Arrows - Supertec 1'32"477 +1"921
14 12 Austria (bandiera) Alexander Wurz Benetton - Playlife 1'32"775 +2"219
15 15 Germania (bandiera) Nick Heidfeld Prost - Peugeot 1'33"024 +2"468
16 23 Brasile (bandiera) Ricardo Zonta BAR - Honda 1'33"117 +2"561
17 14 Francia (bandiera) Jean Alesi Prost - Peugeot 1'33"197 +2"641
18 20 Spagna (bandiera) Marc Gené Minardi - Fondmetal 1'33"261 +2"705
19 16 Brasile (bandiera) Pedro Diniz Sauber - Petronas 1'33"378 +2"822
20 8 Regno Unito (bandiera) Johnny Herbert Jaguar - Cosworth 1'33"638 +3"082
21 10 Regno Unito (bandiera) Jenson Button Williams - BMW 1'33"828 +3"272
22 21 Argentina (bandiera) Gastón Mazzacane Minardi - Fondmetal 1'34"705 +4"148

I tempi migliori fatti segnare nel warm up di domenica mattina furono i seguenti:[3]

Pos No Pilota Costruttore Tempo
1 3 Germania (bandiera) Michael Schumacher Ferrari 1'31"225
2 10 Regno Unito (bandiera) Jenson Button Williams - BMW 1'32"798
3 1 Finlandia (bandiera) Mika Häkkinen McLaren - Mercedes 1'32"918

Alla partenza le due McLaren mantennero il comando della corsa, con Häkkinen davanti a Coulthard. Dietro di loro Barrichello fu superato da Frentzen; il pilota della Jordan attaccò anche Michael Schumacher, senza però riuscire a superarlo. Trulli conservò la sesta posizione, mentre Irvine ne perse due, scivolando al nono posto. Al sesto giro entrambe le Arrows subirono la rottura di un braccetto dello sterzo: de la Rosa andò a sbattere contro le barriere e, per evitarlo, Irvine finì in testacoda e fu costretto ritirarsi.

Entrò in pista la safety car: alla ripartenza, all'inizio del decimo passaggio, Coulthard rallentò improvvisamente per un problema idraulico; il pilota scozzese fu in grado di raggiungere i box, dove furono effettuate delle riparazioni, ma nel giro di rientro in pista il motore cedette definitivamente. Häkkinen rimase in testa, ma Schumacher sembrò riuscire a tenere il ritmo del finlandese, ottenendo per due volte il giro più veloce; il loro duello a distanza fu però interrotto al diciottesimo giro, quando sulla monoposto di Häkkinen si ruppe il motore. Da questo momento Schumacher poté quindi permettersi di amministrare la corsa.

Alle sue spalle, invece, il suo compagno di squadra Barrichello era bloccato dietro a Frentzen, apparentemente senza la possibilità di superarlo; alla Ferrari si decise di modificare la strategia del brasiliano, anticipando il primo pit stop ed aggiungendone un secondo a fine gara. Lo stratagemma funzionò, anche grazie a problemi al cambio che rallentarono il pilota della Jordan, costringendolo al ritiro poco dopo la sua sosta, al 39º giro; poco prima anche Trulli si era ritirato a causa di un problema al motore. Barrichello si ritrovò così secondo ed avendo meno carburante a bordo rispetto al compagno di squadra lo raggiunse, arrivando a superarlo al 45º giro; tuttavia il brasiliano dovette fermarsi di nuovo appena una tornata più tardi.

Schumacher vinse davanti a Barrichello, autore del giro più veloce per la prima volta in carriera, mentre alle loro spalle giunse Ralf Schumacher, autore di una gara regolare. Villeneuve, quarto, conquistò i primi punti nella storia della BAR dopo il disastroso 1999, mentre Fisichella e Salo chiusero rispettivamente al quinto ed al sesto posto, dopo aver superato negli ultimi giri Zonta. Tuttavia a fine gara il pilota finlandese della Sauber fu squalificato a causa di un'irregolarità tecnica dell'alettone anteriore, troppo vicino alle ruote; Zonta conquistò quindi il primo punto in carriera. Fuori dalla zona punti conclusero Wurz, Gené e Heidfeld.

Pos No Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritiro e posizione al ritiro Griglia Punti
1 3 Germania (bandiera) Michael Schumacher Ferrari 58 1h34'01"987 3 10
2 4 Brasile (bandiera) Rubens Barrichello Ferrari 58 +11"415 4 6
3 9 Germania (bandiera) Ralf Schumacher Williams-BMW 58 +20"009 11 4
4 22 Canada (bandiera) Jacques Villeneuve BAR-Honda 58 +44"447 8 3
5 11 Italia (bandiera) Giancarlo Fisichella Benetton-Playlife 58 +45"165 9 2
6 23 Brasile (bandiera) Ricardo Zonta BAR-Honda 58 +46"468 16 1
7 12 Austria (bandiera) Alexander Wurz Benetton-Playlife 58 +46"915 14
8 20 Spagna (bandiera) Marc Gené Minardi-Fondmetal 57 +1 giro 18
9 15 Germania (bandiera) Nick Heidfeld Prost-Peugeot 56 +2 giri 15
Rit 10 Regno Unito (bandiera) Jenson Button Williams-BMW 46 Motore 21
Rit 16 Brasile (bandiera) Pedro Diniz Sauber-Petronas 41 Cambio 19
Rit 21 Argentina (bandiera) Gastón Mazzacane Minardi-Fondmetal 40 Cambio 22
Rit 5 Germania (bandiera) Heinz-Harald Frentzen Jordan-Mugen-Honda 39 Impianto idraulico 5
Rit 6 Italia (bandiera) Jarno Trulli Jordan-Mugen-Honda 25 Scarico 6
Rit 14 Francia (bandiera) Jean Alesi Prost-Peugeot 27 Elettronica 17
Rit 1 Finlandia (bandiera) Mika Häkkinen McLaren-Mercedes 18 Distribuzione pneumatica 1
Rit 19 Paesi Bassi (bandiera) Jos Verstappen Arrows-Supertec 16 Sospensione 13
Rit 2 Regno Unito (bandiera) David Coulthard McLaren-Mercedes 11 Distribuzione pneumatica 2
Rit 18 Spagna (bandiera) Pedro de la Rosa Arrows-Supertec 6 Incidente 12
Rit 7 Regno Unito (bandiera) Eddie Irvine Jaguar-Cosworth 6 Incidente 7
Rit 8 Regno Unito (bandiera) Johnny Herbert Jaguar-Cosworth 1 Frizione 20
SQ 17 Finlandia (bandiera) Mika Salo Sauber-Petronas 58 Squalificato 10

Classifiche Mondiali

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ a b Giorgio Piola, «Le regole in gioco», Autosprint n. 11 (14-20 marzo 2000), p.46
  2. ^ a b c «Herbert e Irvine ridotti... al verde», Autosprint n. 11 (14-20 marzo 2000), p.42
  3. ^ a b c d «tutti i tempi delle prove», Autosprint n. 11 (14-20 marzo 2000), p.38
  4. ^ «Prima fila tutta McLaren, Hakkinen pole numero 22», Autosprint n. 11 (14-20 marzo 2000), p.37

Altri progetti

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Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 2000

Edizione precedente:
1999
Gran Premio d'Australia Edizione successiva:
2001
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