Gyeongsang Meridionale
Gyeongsang Meridionale provincia | |
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Hangŭl: 경상남도 Hanja: 慶尙南道 | |
Localizzazione | |
Stato | Corea del Sud |
Amministrazione | |
Capoluogo | Changwon |
Governatore | Park Wan-soo |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 35°16′15″N 128°39′47″E |
Superficie | 11 859 km² |
Abitanti | 2 970 929 (2000) |
Densità | 250,52 ab./km² |
Contee | 8+10 |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+9 |
ISO 3166-2 | KR-48 |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
La provincia del Gyeongsang Meridionale (Gyeongsangnam-do; 경상남도; 慶尚南道) è una delle suddivisioni amministrative della Corea del Sud.
Venne creata nel 1896 insieme alla provincia del Gyeongsang Settentrionale dalla divisione della precedente provincia di Gyeongsang.
Il capoluogo è Changwon.
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Suddivisioni amministrative
[modifica | modifica wikitesto]Il Gyeongsang Meridionale è suddiviso in 8 città (si) e 10 contee (gun).
Città
[modifica | modifica wikitesto]Contee
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Monumenti e luoghi di interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]Situato sui pendii del monte Yeongchuksan, il tempio Tongdosa venne fondato nel 646 durante il regno di Silla ed è il più grande in Corea. È famoso per l'assenza di statue di Buddha, in quanto quali le sharira (reliquie del Buddha) sostituiscono le statue. Nel complesso del tempio si trova anche un museo dedicato alla preservazione dei dipinti dei templi buddhisti. Tongdosa è stato inserito nella lista dei patrimoni mondiali dell'UNESCO nel 2018.
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]Situato sopra una rupe sul fiume Namgang, il padiglione Chokseongnu fu costruito nel 1241 (durante la dinastia Goryeo) e usato, in guerra, come posto di comando e, in tempi di pace, come luogo dove tenere gli esami di stato. La struttura subì danni da incendio durante la guerra di Corea e fu ristrutturata nel 1960.
Architetture militari
[modifica | modifica wikitesto]La fortezza di Jinju nacque come castello di fango, ma venne ricostruito in pietra nel 1379, durante la dinastia Goryeo. Nel XX secolo è stato oggetto di tre progetti di restauro: nel 1969, nel 1979 e nel 1992. È particolarmente importante per il suo ruolo nella guerra Imjin contro il Giappone: nel 1592 è stata infatti luogo di una delle tre più grandi vittorie dell'esercito di Joseon guidato dal generale Kim Si-min, che bloccò l'avanzata dei nemici. L'anno successivo, però, settantamila coreani persero la vita in battaglia.
Aree naturali
[modifica | modifica wikitesto]La valle Baenaegol è lunga 8 km ed è circondata dalle alte cime dell'insieme di montagne chiamate Alpi di Yeongnam. Il nome può essere tradotto come "Valle delle pere", dato dai peri selvatici che vi crescono nei dintorni. Lo sciroppo di acero mono prodotto in primavera è famoso in tutta la nazione.
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Musei
[modifica | modifica wikitesto]Il Museo nazionale di Jinju venne aperto per promuovere la cultura dell'antico regno di Gaya e dedicarsi alla ricerca archeologica nel Gyeongsang Meridionale occidentale, ma in seguito si è concentrato anche sulla guerra Imjin e la storia generale dell'Asia orientale.
Il Museo di Yansan è stato aperto nel 2013 per preservare e studiare i reperti che sono stati trovati durante gli scavi nell'area di Yangsan. Il design ricorda i dolmen di Singi-dong e le linee curve dei cornicioni nella sala Daeungjeon del tempio di Tongdosa.
Eventi
[modifica | modifica wikitesto]Il festival delle lanterne di Jinju si svolge ogni anno nei primi di ottobre lungo il fiume e attorno alla fortezza della città. Deve le sue origini alla guerra Imjin, quando le lanterne venivano lasciate sul fiume Namgang come segnali militari.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gyeongsang Meridionale
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Gyeongsang Meridionale
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (KO) Sito ufficiale, su gyeongnam.go.kr.
- (EN) South Kyŏngsang, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 139571865 · ISNI (EN) 0000 0004 6001 6039 · LCCN (EN) n82017479 · BNF (FR) cb16154095p (data) · J9U (EN, HE) 987007555006605171 · NDL (EN, JA) 00633338 |
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