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I nuovi mostri

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I nuovi mostri
Nerina Montagnani nell'episodio Mammina e mammone
Paese di produzioneItalia
Anno1977
Durata108 min (versione integrale)
102 min (versione francese)
87 min (versione ridotta dalla censura per la Rai)
Generecommedia, drammatico, grottesco
RegiaMario Monicelli, Dino Risi, Ettore Scola
SoggettoAge, Scarpelli, Bernardino Zapponi, Ruggero Maccari
SceneggiaturaAge, Scarpelli, Bernardino Zapponi, Ruggero Maccari
ProduttorePio Angeletti, Adriano De Micheli
Casa di produzioneDean Film
Distribuzione in italianoTitanus
FotografiaTonino Delli Colli
MontaggioAlberto Gallitti
MusicheArmando Trovajoli
ScenografiaLuciano Ricceri
CostumiVittoria Guaita
TruccoMaurizio Giustini, Franco Rufini
Interpreti e personaggi
episodio L'uccellino della Val Padana:

episodio Con i saluti degli amici:

episodio Tantum Ergo:

episodio Autostop:

episodio Il sospetto:

episodio First Aid (Pronto soccorso):

episodio Hostaria!:

  • Ugo Tognazzi: il cuoco
  • Vittorio Gassman: il cameriere

episodio Pornodiva:

episodio Come una regina:

episodio Cittadino esemplare:

  • Vittorio Gassman: il padre di famiglia
  • Pippo Franco: se stesso, in televisione

episodio Mammina e mammone:

episodio Sequestro di persona cara:

  • Vittorio Gassman: il marito

episodio Senza parole:

episodio L'elogio funebre:

Doppiatori italiani
  • Michele Gammino: vari personaggi
  • Mario Milita: vari personaggi
  • Sergio Fiorentini: un portantino (episodio First Aid-Pronto soccorso), il parrocchiano che prende la sberla (episodio Tantum Ergo)
  • Mario Frera: il produttore del film porno (episodio Pornodiva)
  • Marcello Prando: uno dei parrocchiani (episodio Tantum Ergo), vigile (episodio Mammina e mammone)
  • Antonio Guidi: uno dei clienti della trattoria (episodio Hostaria!), il chirurgo (episodio L'uccellino della Val Padana)
Episodi
  • L'uccellino della Val Padana di Ettore Scola
  • Con i saluti degli amici di Dino Risi
  • Tantum Ergo di Dino Risi
  • Autostop di Mario Monicelli
  • Il sospetto di Ettore Scola
  • First Aid (Pronto soccorso) di Mario Monicelli
  • Hostaria! di Ettore Scola
  • Pornodiva di Dino Risi
  • Come una regina di Ettore Scola
  • Cittadino esemplare di Ettore Scola
  • Mammina e mammone di Dino Risi
  • Sequestro di persona cara di Ettore Scola
  • Senza parole di Dino Risi
  • L'elogio funebre di Ettore Scola

I nuovi mostri è un film collettivo a episodi italiano del 1977, diretto da Mario Monicelli, Dino Risi ed Ettore Scola, a quindici anni dal precedente film a episodi I mostri diretto da Risi.

I nuovi mostri è una sequenza di 14 episodi disgiunti tra di loro, come nel film del 1963, per una durata complessiva di 108 minuti. Ciascuno è di durata diversa, con ambientazione la Roma degli anni settanta, ad eccezione dei primi due, la cui scena è l'Emilia-Romagna e la Sicilia.

Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman ritornano ad interpretare personaggi caricaturali, con la partecipazione di attori di spicco come Alberto Sordi e altri attori e attrici (Eros Pagni, Ornella Muti, Nerina Montagnani e la cantante Orietta Berti). Rispetto al film precedente i toni grotteschi e violenti, da commedia nera, sono più accentuati.[1]

L'uccellino della Val Padana

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Adriano, un meschino e cinico impresario, sfrutta oltre ogni limite la cantante, nonché consorte, Fiorella. Quando la donna, a causa del superlavoro, manifesta dei dolori alla gola, lui la induce a una rischiosa quanto inutile operazione alle corde vocali, col risultato che Fiorella perde completamente la voce. Pur di non rinunciare a far esibire la compagna, le provoca, facendola cadere dalle scale, una frattura alle gambe. La moglie, da cantante, è ora proposta al pubblico come caso umano, in modo che la sua mancanza di voce passi in secondo piano. Come se non bastasse Adriano fornisce alla stampa una versione "eroica" dell'incidente, sostenendo che Fiorella si è infortunata salvando un bimbo che stava per essere investito da un'auto.

Con i saluti degli amici

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Il mafioso Salvatore, elegante e in piena forma, è ossequiato dagli avventori del bar del borgo siciliano, viene ferito gravemente nella piazza del paese da una banda di sicari. I presenti si allontanano mentre l'uomo viene soccorso da un carabiniere, al quale egli nega omertosamente la stessa aggressione.

Il pretino (Paolo Baroni) in una scena dell'episodio Tantum Ergo

Bloccato davanti a una parrocchia di borgata a causa di un guasto alla propria vettura, un cardinale entra in chiesa e si accorge che è in corso una riunione del "collettivo parrocchiale". Dopo aver ascoltato, il cardinale improvvisa un sermone, acquietando le focose rimostranze dei parrocchiani, a rischio sfratto da parte del Comune, e del loro prete operaio.

La tragicità di questa scena starebbe nel fatto che il popolo, disagiato e in difficoltà nell’esercitare l’assai complessa democrazia, preferisca farsi trascinare con le emozioni da un leader carismatico, in questo caso il Cardinale (interpretato da Gassman), il quale li commuove con un discorso che farebbe dimenticare loro le grandi difficoltà da affrontare. Tuttavia questo è uno dei corti meno tragici dell’intera produzione, costituendo di fatto, da un certo lato, persino una storia commovente e gaudiosa.

Un rappresentante di commercio offre un passaggio a una giovane e attraente autostoppista la quale, pur di resistere alle sue avance sempre più insistenti, al limite della molestia, si finge una criminale, spacciando il suo asciugacapelli per un'arma. Spaventato, l'uomo estrae una pistola dal cruscotto uccidendo la donna. All'arrivo dei carabinieri, resosi conto che la ragazza era disarmata, non esprime alcun rimorso e cerca di giustificare il suo gesto.[2]

Un brigadiere si infiltra in un gruppo di giovani contestatori sui quali sta indagando. Arrestati e condotti in commissariato, il sottoposto infiltrato gli fa una pernacchia di nascosto. Il commissario se ne accorge e, dopo avergli fatto una ramanzina in privato nel proprio ufficio, lo congeda con una semplice pacca sulla spalla.

First Aid (Pronto soccorso)

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Un affettatissimo e logorroico esponente della nobiltà nera romana, si reca con un'auto di lusso per partecipare a una riunione familiare a carattere religioso[3], quando soccorre un uomo gravemente ferito. Dopo aver tentato in tre ospedali, senza trovare un pronto soccorso disponibile, il nobile lo abbandona esattamente dove l'aveva trovato, ai piedi del monumento a Mazzini (che egli chiama Mussolini), non senza provarvi un certo divertimento e non vedendo l'ora di raccontarlo ai suoi amici[4].

In un'umile e rustica osteria romana, il cameriere e il cuoco litigano forsennatamente in cucina per questioni di gelosia, arrivando, tra sberle, sputi, lancio di cibo e tanto altro, a rovinare e insudiciare le pietanze in cottura. La cena risulterà comunque gradita a un gruppo di commensali capitolini d'alto rango.

Il produttore (Vittorio Zarfati) in una scena dell'episodio Pornodiva

Una coppia di coniugi ha un colloquio con un produttore di film pornografici, il quale, in cambio di un lauto compenso, propone una scena forte tra la protagonista e una scimmia. Il marito non solo accetta il compenso, ma esige di presenziare alle riprese del film. Solo alla fine si scoprirà che la protagonista non sarà la moglie, come l'intera scena fa presumere, ma la loro figlioletta.[1][5]

Come una regina

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Pur di liberarsene durante le vacanze estive, su pressioni di sua moglie tedesca Patrizia, Franchino accompagna sua madre, attempata ma ancora lucida e autosufficiente, in un ospizio dove è noto che gli anziani sono abbandonati dai familiari e bistrattati dal personale.

Cittadino esemplare

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Un impiegato, rientrato dal lavoro, assiste sgomento all'aggressione e all'accoltellamento in strada di un individuo ad opera di una banda di teppisti. L'uomo rientra tempestivamente in casa, abbandonando l'aggredito agonizzante. Saluta moglie e figlio e, come se nulla fosse, si abbuffa su un piatto di spaghetti all'amatriciana guardando uno spettacolo televisivo.

Mammina e mammone

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Due barboni, madre e figlio, vanno in giro per Roma raccattando rifiuti come se fossero cose preziose: si sfamano come possono, prendono in giro i poliziotti, assistono a uno spettacolo di burattini e alla fine della giornata tornano nella loro desolante baracca, in mezzo a un immondezzaio, chiudendo accuratamente la finestra per non farsi notare dai vicini.

Sequestro di persona cara

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Un pover'uomo rivolge un appello televisivo ai rapitori di sua moglie affinché chiamino a casa per comunicare l'entità del riscatto. Appena la troupe televisiva lascia l'abitazione, si scopre che l'uomo aveva tagliato i fili del telefono.

Una hostess viene sedotta da un affascinante giovane mediorientale. L'uomo non conosce alcuna lingua a lei nota, ma tra i due nasce un'intensa relazione, senza dialogo, sulle note di Ti amo di Umberto Tozzi e All by Myself, di Eric Carmen, successi di allora. I due si rincontrano per l'ultima volta in un aeroporto e lei riceve in regalo un mangiadischi con la romantica canzone di Carmen. Successivamente, l'uomo segue impassibile un telegiornale che riporta la notizia di un attentato terroristico aereo dove non vi sono superstiti. L'ordigno era celato nel mangiadischi.[6]

L'elogio funebre

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Un membro del cordoglio funebre (Aristide Caporale) in una scena dell'episodio L'elogio funebre

I membri oramai anziani di una ex compagnia di avanspettacolo presenziano alle esequie del capocomico. La sua storica spalla inizia con un classico elogio per presto cedere il passo a una rievocazione del loro repertorio, con la partecipazione di tutti gli attori, fra musica, balli, risa e doppi sensi, riscuotendo consensi tra gli altri presenti nel cimitero, con tanto di applauso finale.

I tre registi del film (Monicelli, Risi e Scola) non vollero firmare i singoli episodi come gesto di solidarietà nei confronti dello sceneggiatore Ugo Guerra, a suo tempo rimasto paralizzato da diversi anni. Il film è stato scritto da Age & Scarpelli, Bernardino Zapponi e Ruggero Maccari e fatto per aiutare lo sceneggiatore Ugo Guerra[non chiaro], gravemente malato.

Ettore Scola dirige sette episodi, Dino Risi ne dirige cinque e Mario Monicelli due.

Distribuzione

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La versione integrale è composta da 14 episodi, per una durata totale di 108 minuti, e nelle sale ottenne il visto di censura n. 71.288 del 15 dicembre 1977, per una lunghezza di 3.294 metri; la commissione espresse parere favorevole alla proiezione in pubblico senza limiti di età.[7] Quella più nota tuttavia, è la cosiddetta "versione televisiva", trasmessa dalla Rai intorno agli anni ottanta, che consta di soli 9 episodi per la durata di circa 87 minuti, posizionati in ordine diverso rispetto all'originale (Tantum Ergo, Autostop, tagliato nella scena finale, Con i saluti degli amici, Hostaria!, First Aid - Pronto soccorso, L'uccellino della Val Padana, tagliato nella scena dell'incidente, Come una regina, Senza parole e L'elogio funebre) nella quale sono stati rimossi Mammina e mammone, Cittadino esemplare, Il sospetto, Sequestro di persona cara e Pornodiva.

In tre occasioni, a partire dal 13 luglio 2015 su Rai Movie, la Rai ha trasmesso una versione con i nove episodi citati più tre episodi, per un totale di 12 su 14, con il reintegro di Mammina e mammone, Cittadino esemplare e Pornodiva quest'ultimo tagliato nella parte finale quando entra in scena la bambina. Continuano a mancare all'appello in televisione in Italia gli episodi Sequestro di persona cara e Il sospetto.

Periodicamente, il film viene trasmesso dal canale Cine34 con gli episodi in questo ordine: L'uccellino della Val Padana (con tagli), Come una regina, Hostaria!, Senza parole, Mammina e mammone, First Aid - Pronto Soccorso, Autostop (con tagli), Con i saluti degli amici, Tantum ergo, Pornodiva (con tagli), Cittadino esemplare, Elogio funebre.

Riconoscimenti

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  1. ^ a b Massimo Castiglioni, Mostri e nuovi mostri, su libereta.it, LiberEtà, 27 aprile 2016 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2017).
  2. ^ Secondo gli autori, ci sarebbe un riferimento al recente fatto di cronaca nera, sulla morte del calciatore Luciano Re Cecconi.
  3. ^ Riferimento all'allora recente vicenda tra l'arcivescovo Marcel Lefebvre e il Vaticano.
  4. ^ Sordi fa il verso al suo personaggio, parimenti sofisticato, in Mamma mia, che impressione! (1951)
  5. ^ Sia nella versione televisiva, sia nella versione DVD, ma non nella distribuzione francese dove l'episodio è integrale, viene tagliata la scena finale dove compare la bimba della coppia, rendendo chiaro allo spettatore che i coniugi ingaggiano la loro figlioletta e non la madre per la scena sordida.
  6. ^ L'episodio è ispirato all'attentato al volo LY 444 della compagnia israeliana El Al, fortunatamente sventato.
  7. ^ I nuovi mostri di Mario Monicelli, Dino Risi, Ettore Scola, su Cinecensura. URL consultato il 13 agosto 2022.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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