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Pieter van Hanselaere

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Autoritratto, 1824

Pieter van Hanselaere, talvolta francesizzato in Pierre van Hanselaere[1] (Gand, 31 luglio 1786Gand, 10 marzo 1862), è stato un pittore belga specializzato in ritratti e scene storico-religiose in stile neoclassico.

Pieter van Hanselaere nacque a Gand il 31 luglio 1786. Egli studiò dapprima all'accademia reale di belle arti di Gand presso Pierre Van Huffel e poi a Parigi all'accademia reale di pittura e scultura presso Jacques-Louis David, nel 1809.[2] Nel 1814, egli tornò a Gand e partecipò a una gara per vincere il premio di pittura a tema storico; vincendolo, riuscì a finanziarsi un viaggio in Italia.[3]

Susanna e i vecchioni, 1820

Inizialmente egli si specializzò nei ritratti e acquisì un alto livello di perfezione tecnica. Nei colori si riconoscono delle influenze rubensiane.[1] A causa dei conflitti napoleonici non poté viaggiare l'Italia fino al 1816; quando finalmente giunse nel Belpaese, dapprima si stabilì a Roma e dipinse dei ritratti di alcuni ufficiali di alto rango, poi si trasferì a Napoli ed ebbe successo anche qui, diventando il pittore della corte reale.[3][4] Nel 1828 ritornò a Gand, dove nel 1829 si aggiudicò la cattedra di professore all'accademia gandavese grazie alla tela Susanna e i vecchioni, dipinta nel 1820.[5]

Tra i suoi alunni ci citano Cornelis Kimmel (1804-1877)[6] e Pierre Olivier Joseph Coomans (1816–1889). Van Hanselaere aveva esposto le sue opere in molte città e acquisito una fortuna considerevole, che gli permise di comprare tre case nella Rue Courte du Marais. Nel 1844 egli concluse il suo capolavoro, un dipinto di 24 piedi di larghezza e sedici di altezza raffigurante Filippo d'Artevelde e il suo esercito che lasciavano Gand per combattere contro il conte delle Fiandre Luigi II nel 1381. La critica giudicò negativamente l'opera larga e confusa e van Hanselaere non si riprese mai da questa delusione.[2] La morte del suo unico figlio non fece che avvicinarlo di più verso la morte, che avvenne il 10 marzo 1862.[2]

Nel 1890 alcune sue opere erano esposte al museo statale di Amsterdam.[7]

Galleria d'immagini

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  1. ^ a b (FR) Sur M. Van Hanselaere, P. De Goesin, 1824. URL consultato il 21 febbraio 2022.
  2. ^ a b c (FR) Messager des sciences historiques, ou archives des arts et de la bibliographie de Belgique: 1862, Vanderhaeghen, 1862. URL consultato il 21 febbraio 2022.
  3. ^ a b Pieter Van Hanselaere - Biografia e opere a Caserta - Arte.it, su caserta.arte.it. URL consultato il 21 febbraio 2022.
  4. ^ Costanza Lorenzetti, L'Accademia di belle arti di Napoli (1752-1952), F. Le Monnier, 1953. URL consultato il 21 febbraio 2022.
  5. ^ Lucrezia Tornabuoni e Ornella Casazza, La istoria della casta Susanna, Moretti & Vitali, 1992, ISBN 978-88-7186-025-1. URL consultato il 21 febbraio 2022.
  6. ^ (NL) Frederik Nagtglas, Levensberichten van Zeeuwen: deel. Aalst-Kwekkeboom, J. C. & W. Altorffer, 1890. URL consultato il 21 febbraio 2022.
  7. ^ (EN) Rijksmuseum, Guide to the National Museum at Amsterdam, H. A. M. Roelants, 1890. URL consultato il 21 febbraio 2022.

Altri progetti

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