Poliacrilonitrile
Il poliacrilonitrile, spesso indicato con l'acronimo PAN, è il polimero ottenuto dalla polimerizzazione dell'acrilonitrile. Viene prodotto in mezzo acquoso, a temperatura di 40-55 °C, tramite l'utilizzo di catalizzatori (persolfato di potassio, potassio idrossilammina disolfonato biidrato e solfato ferroso).[1] Esiste anche un'altra metodica che sfrutta l'utilizzo di perossido quale iniziatore radicalico e richiede temperature superiori.
La prima fibra acrilica ottenuta, nota col nome commerciale Orlon, fu prodotta dalla DuPont nel 1950 ed era costituita da poliacrilonitrile.[2] L'uso di questo polimero è principalmente rivolto alla produzione di fibre sintetiche resistenti all'invecchiamento, a tarme, ad agenti fisici e chimici e caratterizzate da notevoli proprietà meccaniche. Il PAN viene utilizzato anche come precursore per ottenere fibra di carbonio ad alta qualità.
Il poliacrilonitrile si decompone prima di fondere (315-320 °C)[3] ed è filabile solubilizzandolo in solventi aprotico quali dimetilformammide, dimetilacetammide e dimetilsolfossido.
Con ioni di litio si usa come elettrolita solido negli accumulatori litio-polimero
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Catalytic process for the preparation of polyacrylonitrile and acrylonitrile copolymers
- ^ Fibers: Acrylic, John Wiley & Sons, Inc. (2006) DOI: 10.1002/0471743984.vse8039
- ^ V.D. Fikhman, B.V. Radushkevich, V.P. Napasnikov, High-elasticity and tensile properties of polyacrylonitrile yarn in the stretching process, Fibre Chemistry 11(4): 284-287 (1980) DOI: 10.1007/BF00547760
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) polyacrylonitrile, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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