Serdiana
Serdiana comune | |
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(IT, SC) Serdiana | |
Chiesa di Santa Maria Sibiola | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sardegna |
Provincia | Sud Sardegna |
Amministrazione | |
Sindaco | Maurizio Cuccu (lista civica) dal 26-10-2020 |
Territorio | |
Coordinate | 39°22′28.14″N 9°09′32.37″E |
Altitudine | 171 m s.l.m. |
Superficie | 55,71 km² |
Abitanti | 2 647[1] (29-2-2024) |
Densità | 47,51 ab./km² |
Comuni confinanti | Dolianova, Donori, Monastir, Sant'Andrea Frius, Sestu (CA), Settimo San Pietro (CA), Soleminis, Ussana |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 09040 |
Prefisso | 070 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 111076 |
Cod. catastale | I624 |
Targa | SU |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Nome abitanti | (IT) serdianesi (SC) serdianesus |
Patrono | san Salvatore, santa Maria di Sibiola |
Giorno festivo | 9 novembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Serdiana all'interno della provincia del Sud Sardegna | |
Sito istituzionale | |
Serdiana è un comune italiano di 2 647 abitanti[1] della provincia del Sud Sardegna.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Abitata sin dall'epoca neolitica, l'area dove sorge oggi Serdiana vide nel corso dei secoli il passaggio della civiltà nuragica, punica e romana quando presumibilmente sorse l'abitato vero e proprio. Dopo la dominazione vandalica e bizantina, nel medioevo, Serdiana fu parte del giudicato di Cagliari, nella curatoria di Dolia o Parte Olla. Al 1125 risale la costruzione della chiesa di Santa Maria di Sibiola quando nel territorio si insediarono i monaci benedettini e vittorini.
A seguito della scomparsa manu militari del giudicato cagliaritano nel 1257 passò per breve tempo al giudicato di Arborea e dal 1297 alla Repubblica di Pisa. Dal 1323 passò sotto il dominio aragonese. Serdiana venne concessa in feudo insieme ad altri villaggi, nel 1328, a Clemente Salavert. Nel 1358 la signoria passò ai Mont Pavon, al quale gli abitanti versavano una quota corrispondente alla tassa versata in precedenza al Comune di Pisa. In quel periodo Serdiana si spopolò completamente a causa della peste, delle carestie e delle guerre. Tra il 1440 e il 1540 si avvicendarono diverse famiglie di feudatari. Nel 1728, in epoca sabauda, il paese fu incorporato nel marchesato di San Saverio, e nel 1839 fu riscattato ai Brunengo, ultimi feudatari, con la soppressione del sistema feudale.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di Santa Maria di Sibiola (del XII secolo, di impianto romanico)
- Chiesa parrocchiale SS. Salvatore
Architetture civili-militari
[modifica | modifica wikitesto]- Castello Roberti (XVIII secolo)
Luoghi di interesse naturalistico
[modifica | modifica wikitesto]- Stagno salato (oggetto di studi) dal nome "Su Stani saliu", ove dimorano diverse specie di uccelli.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[3]
Lingue e dialetti
[modifica | modifica wikitesto]La variante del sardo parlata a Serdiana è il campidanese occidentale.
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Musei
[modifica | modifica wikitesto]- Museo Etnografico e Archeologico di Serdiana
Economia
[modifica | modifica wikitesto]In origine era un centro abitato da agricoltori e allevatori. Ora la sua economia è basata sulla fiorente e rinomata produzione di uva, olive e sull'allevamento ovino e suino, anche se un gran numero di abitanti è impiegato nel terziario. Nel comune hanno sede le cantine Argiolas, famose in tutto il mondo per i loro vini[4][5].
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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31 maggio 2015 | 26 ottobre 2020 | Antonio Pala | Lista civica "Serdiana rinasce" | Sindaco | |
26 ottobre 2020 | in carica | Maurizio Cuccu | Lista civica "Po Serdiana" | Sindaco |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 29 febbraio 2024.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ lestradedelvino.it - Articolo, "La Sardegna entra per la prima volta nel palmarès dei top brand più rappresentativi del made in italy enologico, riuniti nell'Istituto del vino Grandi Marchi e lo fa con le Cantine Argiolas di Serdiana (Cagliari) [...]"
- ^ divini.corriere.it - Ecco le 100 cantine migliori d'Italia per Wine Spectator"
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X. URL consultato il 9 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2014).
- Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007. URL consultato il 9 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2012).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Serdiana
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Serdiana
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna, su comunas.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 237073537 |
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