Teatro Gaetano Donizetti
Teatro Donizetti | |
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Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Bergamo |
Indirizzo | Piazza Cavour 15 |
Dati tecnici | |
Tipo | Sala a ferro di cavallo con tre ordini di palchi e loggione a galleria |
Fossa | presente |
Capienza | 1 154 posti |
Realizzazione | |
Inaugurazione | 24 agosto 1791 |
Architetto | Giovanni Francesco Lucchini |
Sito ufficiale | |
Il teatro Gaetano Donizetti a Bergamo nasce verso la fine del XVIII secolo col nome di teatro nuovo o teatro di Fiera in un'area anticamente adibita a fiera, di fronte al Sentierone, il più famoso viale della parte bassa cittadina.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La zona dove sorge il teatro si presentava al viaggiatore dell'epoca come un insieme di baracche di legno in cui i mercanti esponevano le loro merci. In quel luogo di grande afflusso sorgevano alcuni teatri temporanei in legno, che venivano demoliti alla fine della stagione e riedificati la stagione successiva con il medesimo materiale appositamente conservato
Fu proprio in quel luogo che Bortolo Riccardi, ricco commerciante, senza curarsi troppo delle polemiche che ne conseguirono, edificò il primo nucleo del teatro stabile che conosciamo, che prese il nome di teatro Riccardi. Quando ancora il teatro era in costruzione si cominciarono a dare alcune rappresentazioni artistiche: la prima opera vi fu rappresentata nel 1784 e fu Medonte re di Epiro di Giuseppe Sarti.
L'inaugurazione ufficiale invece avvenne il 24 agosto 1791. La struttura originaria, completamente diversa da quella poi ricostruita, fu distrutta da un incendio nel 1797. L'architetto Giovanni Francesco Lucchini, che già aveva progettato l'interno del teatro andato distrutto, ricevette la commissione di guidare i lavori di costruzione del nuovo teatro. Bisogna aspettare il 30 giugno 1800 per l'inaugurazione della struttura così come la conosciamo. I cinque finestroni centrali hanno incisi alcuni titoli di opere del musicista bergamasco Gaetano Donizetti: Lucia di Lammermoor, La Favorite, Dom Sébastien, Don Pasquale e Linda di Chamounix. L'interno fu decorato con stucchi dorati e affrescato dal pittore Francesco Domenighini (1901-1903)[1].
Le vicende storiche risorgimentali passano da Bergamo e coinvolgono il teatro, tra fortune alterne e amministrazioni illuminate. Vincenzo Bellini vi cura la messinscena della Norma nel 1831.
Nel 1840 per la prima volta Bergamo tributa una pubblica manifestazione al bergamasco Gaetano Donizetti, presente in teatro per la rappresentazione della sua opera L'esule di Roma. Giuseppe Verdi, presente in sala, debutterà al Riccardi con Ernani nel 1844.
Nel 1897, in occasione del centenario della nascita del compositore, il teatro Riccardi assume il nome di teatro Gaetano Donizetti. Nell'occasione furono avviati i lavori per la costruzione della nuova facciata neoclassica, opera dell'architetto romano Pietro Via. Gli interni sono stati ristrutturati nel 1964.[2]
Nel 2017 iniziano i lavori di restauro dell'intero teatro che si concludono nel 2020.[3]
Nell'ambito del Donizetti Opera Festival del 2019, il cantiere del Teatro Donizetti accoglie la prima rappresentazione italiana e in forma scenica dell'opera considerata perduta del compositore bergamasco, L'ange de Nisida.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Teatro Donizetti, restauro decorativo, su teatrodonizetti.it.
- ^ Beatrice Gelmi e Valeriano Sacchiero, Bergamo passo passo... - Nuova guida pratica ragionata della città, 4ª ed., 1982, p. 13.
- ^ Verso il nuovo Teatro Donizetti, su teatrodonizetti.it, 12 dicembre 2020.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Antonio Carminati, Teatri minori di Bergamo nell’Ottocento.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Teatro Gaetano Donizetti
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su teatrodonizetti.it.
- (EN) Teatro Gaetano Donizetti, su Structurae.
- Teatro Gaetano Donizetti, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.
- Teatro e monumento Donizetti (PDF), su territorio.comune.bergamo.it, Comune di Bergamo IBCAA. URL consultato il 23 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2021).