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Valeria Valeri

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Valeria Valeri

Valeria Valeri, pseudonimo di Valeria Tulli (Roma, 8 dicembre 1921[1]Roma, 11 giugno 2019[2]), è stata un'attrice e doppiatrice italiana.

Apprezzata attrice del genere brillante, si dimostrò anche di ottimo spessore drammatico. Debuttò con la compagnia di Laura Carli nella stagione 1948-1949 e recitò ininterrottamente sui palcoscenici teatrali diventando una delle presenze storiche del teatro italiano del dopoguerra.

A 22 anni, mentre segue i corsi di recitazione tenuti da Elsa Merlini, partecipa a un concorso per annunciatrice radiofonica indetto dalla Rai, classificandosi al 2º posto. Rinuncia ad entrare alla radio, dopo il saggio di diploma tenuto, ed intraprende la carriera teatrale sin dalla stagione 1948-1949, nella Compagnia di Laura Carli, debuttando a Forlì,[3] nello spettacolo Caldo e freddo di Fernand Crommelynck. Sul palcoscenico recita ininterrottamente sino agli anni 2010, diventando una delle più apprezzate attrici del genere brillante, ma dimostrandosi anche di ottimo spessore drammatico.

Valeria Valeri con Annibale Ninchi durante la rappresentazione della commedia Anfitrione di Plauto. Piccolo Teatro della Città di Genova, stagione teatrale 1955-56. Archivio storico del Touring Club Italiano.

Dopo il debutto a Forlì (1948-49), a partire dalla stagione 1950-1951 recitò con Gino Cervi e Andreina Pagnani in testi contemporanei del livello di L'albergo dei poveri di Gorkij, Harvey di Mary Chase, I figli di Edoardo di Jackson, Bottomley e Marc-Gilbert Sauvajon, nonché del classico Il mercante di Venezia di William Shakespeare. Dalla stagione 1955-1956 entra a far parte della Compagnia del Teatro Stabile di Genova, recitando testi di Giraudoux, Cechov, Dostoevskij e, tra gli italiani, Bertolazzi (La Gibigianna), Diego Fabbri e Marco Praga (La moglie ideale). Nel 1958 avviene la svolta decisiva della carriera, sia professionale che personale: entra a far parte della celebre Compagnia Attori Associati, accanto a Ivo Garrani, Giancarlo Sbragia e con Enrico Maria Salerno; insieme a quest'ultimo ottiene i primi grandi consensi nel 1960, nello spettacolo Sacco e Vanzetti (dove interpretò il ruolo della moglie di Nicola Sacco) ed instaurò un sodalizio artistico e affettivo tra i più importanti nel mondo dello spettacolo in Italia dell'epoca. Da Enrico Maria Salerno ebbe anche una figlia, Chiara, apprezzata attrice e doppiatrice, ma non si sposarono mai. Nel 1968 recitarono insieme anche nella serie televisiva La famiglia Benvenuti.

Durante la stagione 1963-1964 recitò insieme ad Alberto Lupo (in quel periodo popolarissimo), tornando allo Stabile di Genova in testi come La vita è sogno di Pedro Calderón de la Barca, Baciami Alfredo di Carlo Terron e Alfa Beta di E. A. Whitehead. Ma è tra la fine degli anni '60 e i primi anni settanta che la Valeri conosce i maggiori successi, in coppia con Alberto Lionello nelle commedie brillanti Occupati di Amelia! di Georges Feydeau e L'anatra all'arancia di William Douglas-Home. Nella stagione 1977-1978 recitò con Gino Bramieri e Paola Tedesco nella commedia di Italo Terzoli ed Enrico Vaime Anche i bancari hanno un'anima e affrontò anche testi goldoniani come La vedova scaltra.

Dalla stagione 1981-1982 affrontò un altro importante sodalizio artistico con Paolo Ferrari, in testi come Fiore di cactus di Barillet e Gredy, Vuoti a rendere di Maurizio Costanzo (1986), Sinceramente bugiardi di Alan Ayckbourn (1987), portata in tournée per tre anni e nella quale recitò insieme alla figlia Chiara, Senti chi parla di Derek Benfield (1989), Gin Game di Donald Lee Coburn (1990), Il diario di una cameriera di Octave Mirbeau, (1991) dove ritrovò Giancarlo Sbragia. Quindi, nel 1992, gli ultimi spettacoli con Paolo Ferrari, Love Letters di A. R. Gurney, Trappola mortale di Ira Levin, Io... e ancora io di Marie Pacorme e per finire La cicogna si diverte di André Roussin. Venne diretta da registi del calibro di Gianfranco De Bosio e Giancarlo Zanetti.

Attrice instancabile, dalla metà degli anni novanta continua a calcare i palcoscenici teatrali con dedizione, stavolta con commedie brillanti, sotto la direzione di Patrick Rossi Gastaldi, Giuseppe Cairelli e Claudia Della Seta, a partire da Colpo di sole di Marcel Mithois, diretta da Ennio Coltorti (1994), Il clan delle vedove e molte altre. All'età di 85 anni è tornata a recitare con Paolo Ferrari, nella commedia di Costanzo Vuoti a rendere. A vent'anni circa dalla loro prima interpretazione della commedia di Donald Coburn, nel gennaio 2012, la coppia Valeria Valeri e Paolo Ferrari torna ad interpretare la commedia Gin Game, in un nuovo allestimento diretto da Francesco Macedonio. A ottobre 2012 è in scena al Teatro Ghione di Roma nello spettacolo L'isola che non c'è, scritto e diretto da Guido Governale e Veruska Rossi. Accanto a lei i Piccoli per Caso, la prima Compagnia in Italia di bambini professionisti, giovanissimi talenti tra i 10 e i 15 anni.

Nel 2012 le viene assegnato il premio Alabarda d'oro per il teatro. Sempre nello stesso anno, è al quarto anno di repliche (debutto al Teatro Ghione nel 2009) con lo spettacolo teatrale Le fuggitive, in scena con Milena Vukotic e con la regia di Nicasio Anzelmo. Dopo un incidente occorsole all'inizio del 2015, è stata costretta ad annullare la ripresa de Le fuggitive, prevista per la stagione 2014-2015. Sempre nel 2015, le viene conferita la cittadinanza onoraria di Forlì, in considerazione dei legami fra Valeria Valeri e la città del suo debutto teatrale. Nell'occasione, si esibisce in una lettura pubblica di testi di Jurij Ferrini. A dicembre del 2015, torna nuovamente in teatro con Love Letters, questa volta accanto a Giancarlo Zanetti, che l'ha vista protagonista fino a maggio 2016.

Sul grande schermo non ebbe una frequentazione altrettanto importante: interpretò soltanto 7 pellicole tra il 1950 e il 1981, e sempre in ruoli di supporto. Nel 1966 recitò insieme al compagno di vita Enrico Maria Salerno in un film importante di Florestano Vancini, Le stagioni del nostro amore. Ma al cinema la sua carriera termina di fatto lì, a causa di pressanti e importanti impegni teatrali.

Il doppiaggio

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Ha prestato la voce a Natalie Wood in La grande corsa, Ellen Burstyn in Alice non abita più qui, Maggie Smith in Invito a cena con delitto, Diana Douglas in Vizio di famiglia e diverse altre, anche in serie televisive molto popolari come Capitol e Beautiful. Doppia anche alcune attrici straniere che recitano in film italiani, come Betsy Blair ne I delfini (1960), Martine Carol in Vanina Vanini di Roberto Rossellini (1961), Marina Vlady in Una storia moderna - L'ape regina di Marco Ferreri (1962) e Margaret Lee in 2 samurai per 100 geishe di Giorgio Simonelli (1964). Ha terminato l'attività di doppiatrice nel 2008.

La televisione

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Sul piccolo schermo sarà ricordata principalmente per i due ruoli che la resero molto popolare negli anni '60, non a caso entrambi riguardanti madri apprensive e ansiose: la signora Stoppani, madre dell'inquieto Giannino Stoppani (Rita Pavone) nello sceneggiato musicale Il giornalino di Gian Burrasca diretto nel 1964 da Lina Wertmüller e dove recitò accanto al compagno teatrale Ivo Garrani nella parte dell'irascibile padre, quindi nel biennio 1968-1969 con le due serie di telefilm La famiglia Benvenuti dirette da Alfredo Giannetti, sempre accanto ad Enrico Maria Salerno, dove è la madre di un ragazzino che affronta diverse, bonarie avventure familiari, dopo aver improvvisamente cambiato abitazione e amicizie.

In televisione tornerà, insieme al compagno di vita, nel film Disperatamente Giulia (1990), tratto dal best seller di Sveva Casati Modignani e diretto dallo stesso Salerno. Dopodiché si farà vedere ancora nel 2001, nella serie Compagni di scuola diretta da Tiziana Aristarco e Claudio Norza e nella soap-opera nostrana Un posto al sole, nel ruolo di Agnese Cozzolino, la madre di Giulia Poggi. Quindi ottiene un discreto successo con altri due telefilm, La Tassista diretta da José Maria Sànchez nel 2004, dove interpreta la madre della tassista Stefania Sandrelli accanto ad Andrea Giordana e Riccardo Garrone, e infine nel ruolo di una nonna intraprendente investigatrice in Una famiglia in giallo diretta da Alberto Simone nel 2005, con Giulio Scarpati e Milena Miconi, che ricalca in qualche maniera la fortunata serie statunitense di telefilm La signora in giallo con Angela Lansbury. Il medesimo personaggio ricompare nella serie Il commissario Manara del 2009 e 2011.

Nel 2008 recita al fianco dei ragazzi di Amici di Maria De Filippi, nel musical Portamitanterose.it. Nella primavera del 2014 torna ancora una volta in TV, accanto a Camillo Milli, Lino Banfi e Milena Vukotic, in occasione della nona stagione di Un medico in famiglia. Il 16 gennaio 2016, novantaquattrenne, è ospite di Massimo Ranieri, nel corso della trasmissione Sogno e son desto.

È morta a Roma l'11 giugno 2019, all'età di 97 anni. I funerali si sono svolti il giorno seguente nella Chiesa degli artisti.

Prosa televisiva Rai

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Prosa radiofonica Rai

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Premi e riconoscimenti

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Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 23 febbraio 2006[5]

Dal 1º dicembre 2015 fino alla morte è stata cittadina onoraria di Forlì.[6]

  1. ^ Alcuni siti Internet, tra cui l'IMDb riportano la data 1925, ma l'anno esatto di nascita è il 1921, come confermato dalla stessa Valeri durante la tournée teatrale della stagione 2011/12 dello spettacolo Gin Game con Paolo Ferrari, durante la quale sono stati festeggiati i novant'anni dell'attrice.
  2. ^ Valeria Valeri: muore a 97 anni l'attrice dal sorriso garbato, su VanityFair.it, 11 giugno 2019. URL consultato il 26 aprile 2021.
  3. ^ Anche per questo, la città di Forlì le concede, nel 2015, la cittadinanza onoraria.
  4. ^ Albo d'oro dei premiati, su premiflaiano.com. URL consultato il 18 maggio 2022.
  5. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  6. ^ Valeria Valeri è cittadina onoraria di Forlì: emozione in Comune, in FORLÌ NEWS, 1º dicembre 2015. URL consultato il 16 gennaio 2016.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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