Zaha Hadid

Zaha Hadid (1950 – 2016), architetta e designer irachena naturalizzata britannica.

Zaha Hadid – Intervista alla Prima Donna Pritzker Prize

archpostdecostruttivista.altervista.org, 22 maggio 2017.

C’è un aspetto dell’architettura che spesso viene trascurato. L’architettura deve essere piacevole, deve dare il piacere di trovarsi in uno spazio incantevole. Una bella camera non importa se è grande o piccola. Quel che la gente fatica a capire del lusso è che il lusso non ha nulla a che vedere con il prezzo. Questo deve fare l’architettura: dare l’idea del lusso su una scala più ampia.
Per la mia famiglia studiare era il passaporto per un mondo migliore, ma io non sapevo ancora bene che cosa volevo fare. Ho scoperto soltanto al quarto anno di università la passione per l’architettura.
Se l’edificio che hai costruito funziona, e tutti lo riconoscono, perché non dovresti riproporlo? […] Non occorre reinventare ogni giorno la ruota ma naturalmente variano i programmi. Una stazione ferroviaria non può avere nulla in comune con una stazione di traghetti, un museo della scienza, una scuola pubblica o una fabbrica. Nessuna analogia di programma. Del resto vi sono cose che non sono ripetibili.

Zaha era fatta così. Le piaceva superare i limiti, fare le cose che tutti gli altri consideravano impossibili. Era così che aveva creato un genere di edifici che nessun altro avrebbe mai potuto immaginare. (Francesca Cavallo)