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Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/42

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34 EURIPIDE


Giunge un bifolco, e si rivolge ad Ettore.
bifolco
Sempre di tali nuove araldo giungere
a te debba, o signor, come ora io giungo.
ettore
Sempre i bifolchi hanno pel capo mille
goffi pensieri. Ai tuoi signori certo
tu giungi ad annunciar che i greggi figliano;
e non è questo il punto. E non conosci
la casa mia, la reggia di mio padre?
Corri a gridare lí, se il gregge prospera.
bifolco
Ricco pastor sono io: non lo contendo;
ma pur, l’annuncio ch’io ti reco è fausto.
ettore
Desisti e non parlar di villerecce
fortune: e spade e lancie ora s’impugnino.

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