Il territorio italiano vive gli orrori della guerra ed il passaggio del fronte sconvolge tutto, compreso il calcio. Questo è un campionato anomalo e si svolge per decisione del governo fascista repubblicano solo nei territori occupati dai nazi fascisti. Il calcio ufficiale è fermo e quindi non verrà omologato. La Reggiana è inserita nel campionato Alta Italia Emilia nel girone C con Carpi, Modena, Mantova e Centese. Tra gli altri giocano alcuni giocatori come Bruno Borri, Pier Luigi Alvigini e Aldo Zucchero che erano militari a Reggio Emilia, oltre ai vecchi Vivaldo Fornaciari e Arturo Benelli. Torna a Reggio anche Raggio Montanari.
La prima di campionato al Mirabello col Mantova si svolge il 13 febbraio, a un mese di distanza dal grande e cruento bombardamento che ha provocato 275 morti in città. Lo stadio è ovviamente deserto. Al turno successivo passano le prime due, alla fine la Reggiana dovrebbe presentarsi a Modena per lo spareggio con il Carpi valevole per il secondo posto essendo entrambe con 11 punti, ma preferisce non presentarsi. Il primo posto nel girone è del Modena con 14 punti.
Ezio Fanticini, Andrea Ligabue, La storia della Reggiana, Reggio Emilia, Il Resto del Carlino, edizione Reggio, 1993, p. 18.
Carlo Fontanelli, Alfredo Ferraraccio, 1919-2003 - La favola granata - La storia dell'A.C. Reggiana, Empoli (FI), Geo Edizioni S.r.l. - stampa: Tipografia Palagini, San Miniato (PI), pp. 98-99.
Mauro Del Bue, Una storia Reggiana, le partite, i personaggi, le vicende dai pionieri alla liberazione, 1919-1945 (1º volume), Montecchio Emilia (RE), Aliberti Editore, 2006, pp. 335-353.