Macruronus magellanicus
Macruronus magellanicus | |
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Macruronus magellanicus | |
Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Gnathostomata |
Classe | Actinopterygii |
Sottoclasse | Neopterygii |
Infraclasse | Teleostei |
Ordine | Gadiformes |
Famiglia | Merlucciidae |
Genere | Macruronus |
Specie | M. magellanicus |
Nomenclatura binomiale | |
Macruronus magellanicus Lönnberg, 1907 |
Macruronus magellanicus (Lönnberg, 1907), noto comunemente come nasello patagonico o merluzzo patagonico[1] è un pesce osseo marino della famiglia Merlucciidae.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Macruronus magellanicus è diffuso su entrambi lati della parte più a sud dell'America meridionale, sulla costa est (argentina) arriva a nord all'altezza di Buenos Aires, su quella ovest, di pertinenza cilena raggiunge a settentrione l'isola di Chiloé. Effettua migrazioni a nord nell'estate australe mentre si sposta verso sud in inverno. Si tratta di una specie bentonica frequente sulla parte esterna della piattaforma continentale tra 30 e 500 metri di profondità[2][3].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La parte anteriore del corpo è simile a quella dei naselli da cui si distingue facilmente per avere la seconda pinna dorsale, la pinna caudale e la pinna anale in una pinna impari continua. L'aspetto di questa specie è molto simile a quello del Macruronus novaezelandiae. Il corpo è appiattito e allungato, l'estremità caudale è sottile. I denti sono più grandi sulla mandibola che sulla mascella, sulla quale però sono presenti alcuni denti caniniformi. La colorazione è bluastra con riflessi violacei sul dorso mentre sul ventre è argenteo con riflessi blu. Sulle pinne dorsale e anale vi sono minuti punti neri. La bocca all'interno è di colore nero. La taglia massima è di 115 cm, mediamente si aggira sugli 80 cm. Il peso maggiore noto è di 5 kg[2][3].
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Gregario, forma banchi[2].
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Le prede principali sono costituite da crostacei (misidacei, anfipodi ed eufausiacei), cefalopodi e pesci (soprattutto pesci lanterna, clupeidi e engraulidi)[2].
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Si riproduce nell'inverno australe, in acque lontane dal fondo a una profondità di circa 100 metri[3].
Pesca
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie ha un notevole interesse per la pesca commerciale[2]. La pesca avviene soprattutto al largo delle coste del Cile meridionale. Si cattura prevalentemente con reti a strascico. I paesi che catturano le maggiori quantità sono Cile e Argentina. Viene utilizzato per consumo umano o per la produzione di farina di pesce[3].
Sinonimi[4]
[modifica | modifica wikitesto]- Macruronus novae-zelandiæ Günther, 1880
- Macruronus argentinæ Lahille, 1915
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Denominazione obbligatoria in Italia ai sensi del DM 31 gennaio 2008
- ^ a b c d e (EN) Macruronus magellanicus, su FishBase. URL consultato il 06.07.2015.
- ^ a b c d (EN) Scheda dal sito della FAO
- ^ Scheda dal sito della FAO
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Macruronus magellanicus
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Macruronus magellanicus, su FishBase. URL consultato il 06.07.2015.
- (EN) Scheda dal sito della FAO, su fao.org. URL consultato il 7 dicembre 2016.
Controllo di autorità | J9U (EN, HE) 987007554785305171 |
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