Vai al contenuto

Pagamento della tassa del tempio

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Il pagamento della tassa del tempio, conosciuto anche come la moneta nella bocca del pesce, è uno dei miracoli attribuiti a Gesù, raccontato nel Vangelo secondo Matteo[1].

Secondo il racconto, Pietro fu avvicinato a Cafarnao dagli esattori della tassa del Tempio, che gli chiesero se Gesù pagasse la tassa; Pietro rispose di sì. Quando arrivò a casa, Gesù lo prevenne e gli chiese: "I re di questa terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli altri?". Pietro rispose: "Dagli estranei". E Gesù disse: "Quindi i figli sono esenti. Ma perché non si scandalizzino, va' al mare, getta l'amo e il primo pesce che viene prendilo, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d'argento. Prendila e consegnala a loro per me e per te".

La tassa per il Tempio non va confusa con le tasse civili, come il tributo a Cesare a cui accenna il Vangelo secondo Luca[2]. La tassa di cui si parla serviva per il mantenimento del Tempio di Gerusalemme ed era pagata da tutti gli ebrei maschi a partire dal compimento del ventesimo anno di età.

Dato che i sacerdoti erano esenti dal pagamento e Gesù era conosciuto come un Maestro, gli esattori di Cafarnao non erano certi se dovesse pagare la tassa, così si rivolgono a Pietro. Gesù, che si considerava figlio del Dio adorato nel tempio, argomenta che non avrebbe dovuto pagare la tassa e neanche i suoi discepoli, che egli considera come fratelli; tuttavia, per non scandalizzare la gente semplice, decide di pagarla. Associando Pietro al pagamento, Gesù sottolinea la sua preminenza sugli altri apostoli.

Il modo di procurarsi la somma per il pagamento è molto singolare. L’elemento miracoloso non sta nella presenza della moneta nel pesce (è facile che esso ingoi ciò che vede in acqua) ma nella preveggenza di Gesù, che indica esattamente a Pietro il modo con cui essi avrebbero pagato la tassa. Alcuni commentatori considerano questo miracolo un po’ strano e non immediatamente comprensibile. Probabilmente vuole sottolineare da un lato la poca importanza che Gesù dava alla cosa e dall’altro il suo stile di vita, per cui non possedeva neanche la piccola somma per pagare la tassa del tempio.[3][4]

  1. ^ Mt 17,23-27, su laparola.net.
  2. ^ Lc 20,20-26, su laparola.net.
  3. ^ Commento a Matteo 17, 22-27
  4. ^ AA.VV., I quattro vangeli, Rizzoli, 2005

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
pFad - Phonifier reborn

Pfad - The Proxy pFad of © 2024 Garber Painting. All rights reserved.

Note: This service is not intended for secure transactions such as banking, social media, email, or purchasing. Use at your own risk. We assume no liability whatsoever for broken pages.


Alternative Proxies:

Alternative Proxy

pFad Proxy

pFad v3 Proxy

pFad v4 Proxy