Trypanosoma brucei gambiense
Trypanosoma brucei gambiense | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Protozoa |
Sottoregno | Euglenozoa |
Phylum | Euglenozoa |
Classe | Kinetoplastea |
Sottoclasse | Metakinetoplastina |
Ordine | Trypanosomatida |
Sottordine | Trypanosomatina |
Famiglia | Trypanosomatidae |
Genere | Trypanosoma |
Specie | T. brucei |
Sottospecie | T. b. gambiense |
Nomenclatura trinomiale | |
Trypanosoma brucei gambiense Dutton, 1902 |
Il Trypanosoma brucei gambiense (o t.b.g.) è l'agente eziologico della Tripanosomiasi africana umana (o malattia del sonno) insieme a Trypanosoma brucei rhodesiense. Questo agente eziologico si rintraccia nell'Africa Occidentale e centrale[1].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il Trypanosoma brucei gambiense è trasmesso dalle glossine igrofile, nome che deriva dalla loro tendenza a vivere in zone particolarmente umide. Non possiede serbatoi animali. È un'antropoparassitosi esclusiva dell'uomo che dà una patologia cronica per anni.
Durante il ciclo vitale, il parassita si presenta in due tipi diversi: epimastigote e trypomastigote, distinguibili tramite il punto di incrocio del flagello rispetto alla punta avanti della cellula[1]. Le infezioni di questa sottospecie si passano da persona a persona con la puntura della mosca tse-tse (Glossina palpalis). Infatti, se avviene questo processo, bisogna che ci sia un'attività di controllo per evitare ulteriori danni[2]. Il periodo di incubazione varia, ma solitamente può perdurarsi per qualche anno, lasso di tempo in cui l'individuo infettato può anche non manifestare nessun segnale. Il principio attivo usato è eflornitina[3].
Il processo infiammatorio chiamato Meningoencefalite ha come patogeno il Trypanosoma brucei gambiense, oltre a Naegleria fowleri, Trypanosoma brucei rhodesiense, Trypanosoma cruzi e il Toxoplasma gondii[4].
Classificazione
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1901 Robert Michael Forde vede per la prima volta questa sottospecie nel sistema vascolare umano, mentre l'anno successivo Joseph Everett Dutton la classifica come Trypanosoma gambiense[5] (poi rinominata Trypanosoma brucei gambiense) sulla nave "The Gambia" in cui stava viaggiando[6].
Diffusione
[modifica | modifica wikitesto]Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità circa il 98% di casi di tripanosomiasi sono imputabili a questa sottospecie. Inoltre, sempre secondo quanto riportato dallo stesso organo l'infezione è limitata, con una maggiore diffusione nella Repubblica Democratica del Congo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Andrea Borsa, I segreti di Trypanosoma brucei, microbiologiaitalia.it, 8 marzo 2017. URL consultato l'8 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2018).
- ^ Robbins, Kumar, Klatt, Il manuale di patologia generale e anatomia patologica, Edra Masson. URL consultato l'8 maggio 2018.
- ^ Malattia del sonno, my-personaltrainer.it. URL consultato l'8 maggio 2018.
- ^ P.R. Murray, Ken Rosenthal, Michael Pfaller, Microbiologia medica, Edra, 2017. URL consultato l'8 maggio 2018.
- ^ (EN) Thomas Davis, Pharmacology of the Blood Brain Barrier, Academic Press, 2014, p. 248. URL consultato l'8 maggio 2018.
- ^ (EN) Gordon Cook, Tropical Medicine, Academic Press, p. 168. URL consultato l'8 maggio 2018.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Trypanosoma gambiense
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Trypanosoma brucei gambiense, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.